Posso dormire da te?

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Capitolo 7
Seconda parte
Skyler

Non do neppure il tempo a Lizzie di capire chi è che bussa alla porta del van da cui lei non si decidere ad andare via che l'afferro per i capelli e la sbatto contro la porta

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Non do neppure il tempo a Lizzie di capire chi è che bussa alla porta del van da cui lei non si decidere ad andare via che l'afferro per i capelli e la sbatto contro la porta. Stava facendo colazione la bimba? Che gran peccato, le andrà di traverso.

<<Fuori, via, adesso>>.

<<Lasciami>>biascica, tentando di dimenarsi.

<<Chiamo la polizia>>.

<<Chiamala. Stai occupando una mia proprietà>>.

<<È di Rexan e Ron ha detto che posso starci>>.

Fermi tutti. Ron? Mio fratello Ron?

<<In ogni caso, Rexan ha cambiato idea e la proprietaria del camper sono io. L'assicurazione la pago io. Quindi, via, smamma. Hai dieci minuti di tempo>>.

<<Non lo riavrai comportandoti così>>.

<<Chi c'era stanotte tra le sue gambe? Tu o io? Il tempo della comprensione e della bontà è finito. Ho detto fuori>>.

<<Io non c'entro maledizione. Non è colpa mia. Mia sorella mi ha usata>>.

<<Interessante. Fuori>>.

<<Come vuoi, bambina viziata ma sappi, che come ha dato una seconda opportunità a te, la darà anche a me>>.

<<Certo. Deve solo azzardarsi>>.

Alla fine, per me, mandarla via è stato rapido e indolore, meno per lei che adesso non ha una sistemazione. A me non interessa. Sua sorella l'ha usata? Problema suo. Non ha un posto dove dormire? Problema suo! Il camper è mio e decido io! Sapesse cosa ho dovuto subire per tre anni io, senza il mio compagno al mio fianco, senza poter godere e gioire di lui, della sua presenza e del suo aiuto con una bambina piccola.

Quando ritorno a casa, mi sento leggera, felice a mio modo e molto soddisfatta. Non appena apro la porta, poggio il regalo che ho fatto a Rexan a terra, prima che il rottweiler lo rompa. Zeus mi assale, poggiando le zampe sulle mie spalle.

<<Cucciolotto. Eccomi, sono tornata>>.

<<Siii, sei bellissimo tu. Sei il mio amore grande, il mio bimbo>>dico dolce, spupazzandolo. Zeus Dimitrijevic, il vero padrone di casa, mi lecca il viso con la sua lingua rosa. Come si può solo pensare che sia un cane pericoloso? È un amore ed è sicuramente meno rumoroso di alcuni animali a quattro zampe, di taglia minore. Lui è il nostro bodyguard, mio e della piccola.

<<Dov'è Sofia? Dov'è la tua piccolina?>>

Pongo questa domanda a voce alta e all'improvviso compare Rexan, a torso nudo, proprio come questa mattina. Mi sorride. Mi fa strano. È la prima volta che torno a casa e lo trovo. Sarebbe bello se ciò avvenisse tutti i giorni. Il cuore scalpita ogni volta che lo vedo, proprio come quando cinque anni fa, lo vidi dalla finestra della Silk & Co'. Da quel momento, ha invaso la mia anima e il mio corpo, facendomi conoscere l'amore nella sua essenza, quello vero, quello che non tutti hanno la fortuna d'incontrare.

Rexan-L'ombra di loroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora