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Come immaginavamo, a Sofia è salita la febbre. Rexan non si è mosso di casa, è rimasto con noi e tuttora è con noi. La bimba, come tutte le volte in cui ha la temperatura alta, ha le guanciotte rosse ed è senza forze. Si scrolla dalle braccia del padre, solo per venire tra le mie. Neanche io sono andata a lavoro oggi, non me la sono sentita di lasciarla da sola. Per fortuna, Stuart non fa problemi.
<<Dovresti uscire comunque, resto io con Sofia>>dice Rexan.
<<Non se ne parla. Posso rimandare e poi Giulia è tornata per restare>>.
<<Skyler...>>
<<Rexan, posso fare come ritengo opportuno? Per favore>>.
<<Avvisa il tuo amichetto piuttosto>>.
Gli piacerebbe. Eh no. Boris fa parte della mia vita e gli voglio bene. Lui lo sa com'è quando vuoi bene a qualcuno, no?
<<Passeranno comunque qui ma non uscirò a cena>>.
<<Mi fai incazzare>>.
<<Mi vuoi bene lo stesso, no?>>
Dal modo in cui mi osserva, capisco che ha capito. Quello che mi ha detto stanotte, non mi ha lasciata indifferente! Come puoi dirmi che mi vuoi bene? Anche se lo pensi, come fai a dirmelo?
Si avvicina a me.
<<Posso capire qual è il problema? Ho detto qualcosa di sbagliato?>>
All'improvviso bussano alla porta.
<<Inizia a darmi davvero fastidio>>biascica, andando ad aprire. È Boris ed è solo.
<<Ciao fratello>>lo saluta, oltrepassandolo.
<<Ciao piccola mia>>mi stringe tra le braccia.
<<Ciao tesoro. Dov'è il mio nipotino?>>.
<<Ha la febbre. L'ho lasciato con Nora. Non posso fare tardi>>.
<<Cosa posso offrirti?>>
<<Nulla. Voglio solo stare un po' con te>>dice, lasciandomi un bacio su una guancia.
<<Sei sempre gentile>>.
<<Rexan, hai ancora le palle gonfie?>>
<<Boris...>>
<<Cos'è successo? È nero>>.
<<Sostiene che Stuart mi stia rifilando il fratello>>.
