CAPITOLO 33
REXANAfferro una mano di Skyler e la stringo alla mia. Questa notte resteremo qui a dormire e domani, ci trasferiremo a casa mia. La comunità è stata già informata. Vi chiederete come siamo arrivati a questo punto e come ho convinto Quantico, vero? Un attimo. Ho una questione urgente che mi preme.
Preme parecchio. Non sapete quanto.
Accanto alla porta di quella che sarà la nostra camera per questa notte, c'è una consolle. Sollevo Skyler per le natiche e la faccio adagiare sul legno. Vado dritto sulle sue labbra, morbide come mi ricordavo e insisto, senza perdere tempo, stuzzicando la sua lingua con la mia. Poggio entrambe le mani sul muro dietro di lei, ai lati della sua testa, per paura che possa scappare.
Brava la mia principessa. Docile e arresa ai colpi della mia lingua.
Ma lo so che non scappa. Se scappa mi perde per sempre. E io difficilmente concedo seconde possibilità.
Skyler risponde ai miei baci e alla mia invasione nella sua bocca, succhiandomi la lingua. Quel movimento, quel risucchio, arriva direttamente nel mezzo dei miei jeans. La stronzetta bionda lo capisce e allunga una mano sul mio membro, teso ed emozionato per lei.
Non smettiamo un secondo di baciarci, neanche quando lascio che una mano scenda fino alle sue cosce. Ha un vestito corto che mi sta mandando al manicomio. Il solco che divide i seni è coperto da una sorta di rete ad effetto vedo non vedo. Anzi vedo, vedo benissimo. Ti verrebbe solo voglia di affondarci il viso dentro. Non solo il viso. Sono un uomo, non giudicatemi come un maiale. Non credo di esserlo o almeno, non lo sono con Skyler.
M'intrufolo sotto la stoffa, fino a raggiungere la sua intimità che mi è mancata da impazzire.
Non ci credo.
Ora m'incazzo.La mano scivola via e va ad afferrarle il mento. Ha la bocca rossa per i miei baci.
<<Adesso mi fai incazzare sul serio>>.
<<Devi credermi, sono spariti tutti i miei vestiti e anche la biancheria. Non ho idea di cosa sia successo>>.
Poi sorrido.
Perché le sue cose sono state messe nei bagagli.
Perché sta per cominciare la nostra vita insieme.<<Un'altra volta, senza mutande e ti faccio male>>.
Le mie parole però, è come se l'avessero incuriosita. Mi afferra il polso che le stringe il mento e riporta la mano tra le sue pieghe calde, mentre lascia unire di nuovo le nostre bocche.
<<Senti cosa mi fai>>.
Le dita scivolano sulla sua pelle liscia e morbida. Quel miele t'invita a prenderne di più, ad andare oltre. Ed è lì che vado, in quel posto che tanto mi è mancato e che solo io ho varcato. So già che non è stata con nessuno. Lei mi ama, vive per me, non si farebbe toccare da un altro. Non avrei dissentito, sarebbe stata comunque libera non essendo la mia fidanzata ma sono felice così. Da uomo, non posso che esultare.
Skyler spalanca le gambe poggiando i talloni sulla consolle. Mi sta consumando la bocca e io sto divorando la sua.
Spingo un dito dentro di lei ma è talmente bagnata che capisco il suo bisogno di volerne ancora. Ad un tratto, si stacca dalle mie labbra.
<<Non ci vedono, vero?>>
<<I proprietari quando ho prenotato, si sono scusati per il servizio di sorveglianza in disuso. Lo ripareranno la prossima settimana>>.
<<E se passa qualcuno?>>
<<Principessa, secondo te, lascio che gli altri ti guardino mentre hai le mie dita dentro?>>