CAPITOLO 18
REXANPer tutto il viaggio in macchina, Skyler tiene la testa poggiata contro il mio braccio che si sbaciucchia per bene. Il suo profumo fruttato, a un palmo dal mio naso, ha alleviato il mio malessere. Vederla in lacrime è stato straziante. All'inizio, quando i miei occhi hanno intercettato i suoi, pensavo che stesse piangendo per Elizabeth, ma in fondo alla mia anima, sapevo che Skyler non potesse avere una reazione di gelosia così tanto esagerata.
E ho fatto bene, l'altro giorno, a non credere alle sue parole. Vincent l'aveva minacciata. Siccome Skyler non è partita da sola con lui e ha rifiutato le sue avances, lui gliel'ha fatta pagare. Che bastardo. È una tortura voler spaccare la faccia a qualcuno ma avere le mani legate. Per quanto voglia torturalo con il metodo Bérovic, l'idea di tornare in prigione mi stizzisce di più. Fino al mese scorso non avevo niente da perdere. Adesso, c'è una persona importante nella mia vita e non voglio lasciarla qui fuori da sola. Me la ruberebbero in un battito di ciglia.
Mi sto prendendo il mio tempo, per metabolizzare, per convincere me stesso di non essere affatto un pericolo per la biondina al mio fianco. Non mi ha mollato un attimo. E a me sta bene così. Averla addosso,
averla vicino,
placa i miei sensi di colpa.Lei lo vuole. Tu lo vuoi. Ora puoi fidarti di te stesso.
Il rumore della sua pancia è un campanello d'allarme. Le rivolgo la parola, senza distogliere lo sguardo dalla strada.
<<Non hai mangiato oggi?>>
<<No>>.
<<Cazzo, Sky>>.
<<Non posso più venire al bistrot. Purtroppo, quelli che lavorano nello scantinato devono portarsi il cibo da casa>>.
Sbatto un pugno sul volante. Il metodo Bérovic lampeggia nella mia mente. Se solo potessi.
<<Essere schifoso e maledetto>>digrigno, furioso.
<<Non ti arrabbiare amore>>sussurra, lasciandomi un altro bacio sul braccio. <<Ti prego, ti amo>>.
<<Ti prometto che continuerai a mangiare il cibo del bistrot>>.
<<Non è possibile, te l'ho detto>>.
<<Tu lascia fare a me>>.
Ho avuto un'idea. Ad Angelo farà piacere, ne sono convinto. E poi, non gli chiedo mai niente.
<<Grazie per il peluche, è bellissimo>>.
Lo stringe tra le mani e non lo molla.
<<Tu sei bellissima, bionda>>.
Quando arriviamo al camper, Skyler sbuffa.
<<Non vuoi ?>>domando, di poco sollevato. La voglio con tutto me stesso ma la paura sale a galla ogni volta che sono vicino a toglierle una delle cose più pure che ha.