|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟖|

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Pov. Cheryl

<Nana Nana dai!> Mi dirigo tutta contenta verso una porta a vetri non riuscendo a vedere oltre. Jason mi segue standomi accanto e aiutandomi a spingere la grande porta che riusciamo ad aprire anche grazie all'intervento di Nana che si trova dietro di noi con la mano sulla maniglia a differenza di noi che le abbiamo a pieno contatto con il vetro.

<Cher, Jay, qui ci sono persone che lavorano, dovete fare i bravi.> Ci avvisa Nana prima di afferrare una mano di entrambi con la propria. Io e Jay Jay ci guardiamo annuendo sorridendo sapendo che stiamo andando dalla mamma. Entriamo dentro una cosa che Nana chiama ascensore e dopo che ha premuto un tasto le porte si chiudono e io percepisco che ci stiamo muovendo.

<Move!> Esclama Jay Jay guardando Nana così anch'io lo faccio guardandola curiosa. Come facciamo a muoverci?

<Si Jay, si muove. Ci porta sia in alto che in basso lungo i piani che ci sono nell'edificio.> Spiega a lui, ma anche a me che rimango in silenzio ad ascoltarla. La porta che prima si era chiusa si apre dopo pochi secondi ed io lascio subito la mano di Nana uscendo fuori contenta volendo andare da mamma anche senza la guida di Nana perché ricordo la strada.

<Mam...>

<Dimmi la verità!> Mi fermo di botto a quell'urlo, ma lo faccio troppo velocemente cadendo indietro con il sedere a terra. Mi fa un po' male, ma non piango e non dico nulla perché osservo la scena davanti a me. C'è la mamma attaccata a un grosso affare di metallo da cui ogni volta che veniamo la mamma tira fuori per magia qualcosa da mangiare o da bere solo infilando delle monete. Ma davanti a lei c'è... c'è papà con in mano un oggetto che non so cos'è però è nera e luccica alla luce presente nella stanza.

<Clifford calmati, non è...> Un uomo prova ad avvicinarsi sotto lo sguardo di altri che non fanno un fiato. Sembrano tutti congelati sul posto e sembrano avere la mia carnagione pallida.

<Non è vero!? Allora cos'erano quegli sguardi!?> Papà urla ancora ed io mi tiro indietro spingendo con i piedi restando con il sedere per terra. Mi fermo quando sbatto contro qualcosa, ma non faccio in tempo a girarmi che due braccia mi stringono forte sopra le spalle e un volto si nasconde vicino al mio collo.

<Cherry...>

<Clifford ma che stai facendo!?> Nana va avanti e si avvicina a papà che si volta verso di lei sorpreso. Per un istante i suoi occhi si posano su di me e Jay Jay che rimaniamo immobili dove siamo ed io credo di aver smesso anche di respirare per colpa di quello sguardo, sembra che gli occhi gli stiano per uscire per quanto grandi sono.

<Che ci fate qui!? Non avevate detto di venire.>

<Non abbiamo bisogno di dirtelo per venire. Ma sei impazzito!? Abbassa la pistola Clifford!> La voce di Nana è tanto arrabbiata e papà la guarda nello stesso modo in cui guardava me e Jay Jay, ma non so che modo è. Però capisco che quella cosa che ha in mano si chiama pistola e dalla reazione di Nana, di mamma e di tutti penso sia una cosa brutta. Papà fa come gli ha detto Nana e da un pugno al muro prima di andarsene senza degnarci di uno sguardo. Abbasso la testa triste e spaventata perché ho sentito paura in tutti, un po' quella cosa che ho provato quando ho visto un ragno sulla parete mentre mamma mi faceva il bagnetto, però tanto tanto più forte.

<Cheryl, Jason!> Alzo subito la testa e vedo la mamma correre verso di noi finché non si inginocchia e ci prende tra le braccia. Subito sorrido contenta di essere abbracciata sia da mamma che da Jay Jay e scuoto leggermente la testa in cerca di altre coccole quando la mamma posa una mano sulla mia testa.

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