|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓𝟐|

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Pov. Toni

Mi guardo allo specchio con il cuore che sento rimbombare nelle orecchie. No non mi aspettavo questo, manco per niente. Non so che pensare, che fare, che dire. Non so come comportarmi mi sembra di essere sballottata da un'emozione all'altra tutte contrastanti e in più il mio ruolo di Serpents Queen... Non posso ricoprir...

<Toni se non ti sbrighi mi mangio tutte le patatine!> Crystal che bussa più volte alla porta mi riscuote dai miei pensieri e d'improvviso sento il petto pesante, il volto a fuoco e gli occhi che iniziano a supplicarmi di chiuderli e lasciarmi andare.
<Toni mi ris... Oh ehy.> Come sento una porta aprirsi la sento subito richiudersi e trovo immediatamente due braccia pronte a prendermi mentre io mi lascio seduta sulla tazza facendo cadere alcune lacrime.
<Tranquilla è tutto ok, sono qui.> Stringo forte con un braccio il suo corpo attutendo contro di esso i singhiozzi che non riesco a trattenere mentre lei mi tiene forte a sé.
<Ehy ehy, guardarmi.> Dopo un po' mi prende il volto tra le mani in modo che possa vedermi in faccia e nonostante il magone ricambio lo sguardo.
<Mangiamo e poi mi invento che c'è stato un disguido tra i Serpents e devi risolverlo in quanto Regi... Ok ok no no niente Serpents Queen e gang tranquilla.> Appena sento le parole "Serpents" e "Regina" ricomincio contro la mia volontà a piangere e lei elimina ogni traccia sul nascere con il passaggio dei suoi pollici.
<Ci rinchiudiamo in camera tua dicendo che ti fa male la spalla. Mh? E parliamo un po' solo io e te, ok?> Annuisco sapendo di riuscire a vedere il mio limite vicino e non so per quanto potrò ancora resistere.
<Brava la mia Sis, ora lavati il volto e andiamo a mangiare su.> Scelgo di risparmiare le forze e annuisco senza risponderle. Mi lavo il volto chiudendomi anche il pantalone della tuta con il laccetto e poi dopo essermi raccolta i capelli in uno chignon alto usciamo dal bagno.

<Si è data alla pazza gioia esatto.> Mi conferma nonno che vede la mia faccia sorpresa non appena arrivo a tavola, nei sacchetti non sembrava tutta questa roba.

<Be' Pop's sicuro era contento e lo sarà anche il mio stomaco!> Esclama quella presa in causa che si siede accanto a mia nonna posta sulla sinistra di nonno che è a capotavola. Dall'altra parte c'è Malachai e poi proprio lei che una volta che mi siederò a capotavola, l'unico posto libero, me la ritroverò a sinistra.

<Povera me.> Borbotto sedendomi e non essendo abituata colpisco per sbaglio con il ginocchio il suo che sussulta come me al contatto.
<Scusa.> Brontolo quasi in modo impercettibile per poi concentrarmi sulla cena. Il momento di down di poco fa inizia man mano ad acquietarsi forse anche perché tengo sotto controllo ogni momento della serata. Ho accettato di fare rimanere i due Ghoulies per vedere come si sarebbero comportarti con Crystal, ma soprattutto e decisamente con i miei. Malachai a questo punto già conosceva i miei e quindi volevo vedere come avrebbero interagito adesso mentre Cheryl... non so in realtà cosa di preciso volevo controllare, ma il tutto non sta andando in modo malvagio se non contiamo che spiccico poche parole e... e qualcuno non mangia.

<Oh no no, Toni sembra essersi abituata a me, se non è un problema resto da voi e poi domani tiro via le cuoia.> A quella frase mi scambio uno sguardo con Crystal che mi fa un sorriso come per rassicurarmi e in più mi dà un colpetto con la gamba come per dirmi "rilassati e respira".

<Sai che puoi rimane ogni volta che vuoi, non devi neanche dircelo.> Nonno e nonna neanche danno troppo peso alle parole di Crystal che veramente ancora non capisce che casa mia è casa sua. Passiamo il Natale, i compleanni o festività del genere tutti insieme, insomma non riesco a capire perché pensa che possano esserci dei problemi se resta a dormire.

<Mi rifarai quei pancake?> Crystal fa il labbruccio a mia nonna che ride portandosi una mano davanti alla bocca per poi indicare una persona.

<Be' sicuramente la proprietaria della ricetta è molto più brava di me a farli.> E così tutti si voltano, compresa me, verso Cheryl che diventa esattamente come i suoi capelli. Questa sera è diversa, è... è quella ragazza che ho conosciuto man mano quando arrivò nel Southside e... mi fa strano. Prima è andata nel pallone iniziando a balbettare e a parlare a raffica, poi il suo aiuto in camera, quel tocco sfiorato sulla mia spalla, quell'insistenza... sembra tanto la lei di prima.

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