|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑𝟒|

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Guardo Crystal dormire come un sasso per la stanchezza che le ha portato la giornata in aggiunta anche ai residui dei postumi della sera precedente mentre io guardo solo il soffitto non sapendo come riuscire a prendere sonno. Prendo il telefono per cercare di svagare la mente e stancarmi in quel modo da farmi venire sonno, ma oltre a vedere storie senza senso, post di cui alcuni anche divertenti che al momento mi irritano e video noiosi arrivo alla fine della mia pazienza. Prima di svegliare Crystal mi alzo dal letto mettendomi le scarpe per poi uscire lentamente dalla camera, ma appena lo faccio vedo una figura scura che sta scendendo le scale e che si blocca non appena sente la porta. Io rimango ferma, quella figura rimane ferma e tutto rimane sospeso. Tiro lentamente fuori il telefono dalla tasca dei pantaloncini premendo due volte il tasto d'accensione attivando la torcia per puntarla contro...

<Malachai diamine!> Urlo a bassa voce abbassando il telefono dato che lo stavo accecando e provava a coprirsi il volto con una mano.

<E chi? Babbo Natale?> Alzo gli occhi al cielo avvicinandomi un po' a lui che si rimette bene e riusciamo a vederci con la poca luce che emana la torcia pur rivolta verso il pavimento. Senza dire nulla scendiamo insieme le scale per scendere al piano inferiore e alla fine andiamo in cucina.
<Qualcosa di pesante?> Vedo che sta prendendo una bottiglia di... bourbon? Be' siamo comunque in casa di Cheryl non potevo aspettarmi un qualcosa di amaro. Annuisco soltanto mentre io prendo due bicchieri da whisky sedendomi poi su una sedia insieme a lui. Lo osservo in silenzio mentre versa la bevanda nei bicchieri e noto che lui indossa una semplice tuta in netto contrasto a come lo vedo di solito. Ci poggiamo entrambi con la schiena alla parete mentre io il braccio con cui reggo il bicchiere lo poso sullo schienale in modo da averne metà a penzoloni.

<Fatichi a dormire?> Chiedo in modo distratto facendo un sorso del bourbon che emana un profumo di vaniglia in contrasto con il legno e le spezie.

<Semplicemente non ci riesco, proprio come te.> Gli scocco un'occhiata per capire il significato delle sue parole, ma lui era già pronto ad incrociare i miei occhi e ciò che vedo non mi piace. È da quando ho fermato Cheryl dall'urlare che a volte mi guarda così e vorrei davvero sapere esattamente cosa pensa in quei momenti.

<Hai preso la stanza con Delano.> Gli faccio capire che l'ho notata la cosa per cambiare argomento sicura di andare in una zona tranquilla.

<E tu con Crystal.> Apro leggermente le labbra per ribattergli e fargli notare che non è la stessa cosa che intendevo io, però la richiudo quando mi fa un sorrisetto stronzo.
<Grazie per prima.> Aggrotto le sopracciglia confusa dai suoi ringraziamenti sicura di non avergli fatto alcun favore a lui.
<Per aver fatto mangiare Cheryl e per averla portata in camera.> Oh... Quello. Il fatto che mi ha ringraziato mi fa pensare al fatto che lui è suo fratello.

<Com'è possibile tu... tu e lei.> Faccio dei gesti con l'indice della mano con cui tengo il bicchiere per intendere il legame tra di loro.

<Te lo stai chiedendo ora quando dovevi farlo mesi fa.> Il suo sguardo si indurisce come se stesse pensando a qualcosa in particolare, ma non c'entro io perché neanche mi sta guardando.

<Te lo sto chiedendo ora e mi pare anche in modo gentile.> Gli faccio notare che potevo benissimo essere più scorbutica di così anche se so che dopo tutto questo tempo non ho il diritto di pretendere alcuna risposta.

<Lo stai chiedendo alla persona sbagliata. Eri la ragazza di mia sorella non la mia, devi chiederlo a lei.> "La ragazza di mia sorella" quella definizione mi fa andare del calore alle guance e non so se in senso positivo o negativo, anche se dopo oggi...

<Io e lei non eravamo fidanzate diamine perché tutti lo pensano!?> Chiedo abbastanza frustrata dato che non è l'unico che lo dice o lo pensa. C'è da dire però che c'è un cambiamento, il suo sguardo duro si muta in uno che urla "ma sei impazzita?".

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