|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟔𝟗|

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<Sei sicura che conviene fare solo questo?> Ronnie chiede qualcosa a mia madre mentre gironzola per il suo studio, ma io e lei ci guardiamo ignorando la terza persona nella stanza. Lei mi guarda con uno sguardo indagatore e allo stesso colpevolizzante che mi porta a restare con la bocca cucita ad osservarla continuando a dirmi nella mia testa di non arrossire.
<Mi state ascoltando? Che succede?> Sbatto un paio di volte le palpebre velocemente riprendendomi e quando mi giro leggermente verso destra vedo Ronnie con la mano piantata sui fianchi che ci guarda.

<Oh sì certo, fate solo quello. Cheryl sarà stanca dopo ieri.> Porc... Sgrano gli occhi avendo paura di tornare a vedere Veronica dato che non appena aveva iniziato a parlare sono tornata a guardare mia madre.

<Dopo ieri? È successo qualcosa con i Serpents? Non dovevate esporre la pace?> Mi chiede giustamente confusa Veronica e io vorrei davvero sotterrarmi in questo preciso istante.

<Ok va bene, ricevuto. Vedremo i fornitori e chiederò alcune cose che non ho capito a Veronica.> Non continuerò assolutamente il suo giochetto di mettermi in imbarazzo.

<Ma...>

<Ci vediamo dopo.> Dico a mia madre interrompendo Veronica che prendo per il braccio e tiro verso la porta per uscire e andare in quello che è diventato il mio studio con il sottofondo del risolino della stronza di madre che ho.

<Vi manca qualch... Woo!> Probabilmente mi stava per affettare domande su domande, ma si ferma non appena apro il cappotto e mi guarda. Avevo tirato fuori una gonna in pelle nera che mi arriva a metà coscia con un piccolo spacco su quella sinistra mentre sopra una camicetta bordeaux con la chiusura a nodo che mi lascia leggermente scoperto un pezzetto di pelle all'altezza dell'ombelico.

<Mettiamoci a lavoro.> Le dico mettendo una mano sotto il suo mento per chiuderle la bocca, ma quando mi siedo sulla mia sedia girevole due mani si piantano davanti a me sulla superficie della scrivania e due occhi che mi squadrano.

<Oh assolutamente no. Cos'è successo ieri? Perché è successo qualcosa, questa non è la Crow Queen è la Bombshell che non vedevo da un bel po'.> O mio dio. Penso di aver esagerato nello scegliere i vestiti se è stato così lampante. In effetti da Maggio sono passata a pantaloncini, magliette e giacche in pelle sempre nel mio stile si lo sentivo mio, ma ho sempre vestito così fino a quel momento e... cavolo mi è bastata una giornata con lei per cambiare.

<Potrebbe essere successo qualcosa, ma dobbiam...>

<Oddio c'entra Toni vero!? Vi siete baciate!?> Sgrano gli occhi tirandole di getto la pallina antistress che è stato un suo gentile regalo nel mio primo giorno.

<Abbassa la cazzo di voce o darai altro su cui far divertire mia madre per mettermi in imbarazzo!> Le ringhio contro disperata, ma quando mi accorgo che le ho confermato ciò che mi ha chiesto e anzi le ho detto che mia madre lo sa, poggio disperata la fronte sulla scrivania volendo piangere.

<Cosa??? Tua madre lo sa!? Ma quando è successo?? Ieri vero?? Stronza non mi hai raccontato nulla!> Stavolta mi sommerge di domande con un tono più basso, ma comunque va a manetta ed io alzo leggermente la testa guardandola come un cucciolo che chiede clemenza, ma non ho fortuna e lo dovevo immaginare essendo lei. Armandomi di pazienza le racconto tutto avendo la sua completa attenzione, ometto la gravità della quasi crisi con l'attacco d'ansia come non le dico degli incubi avuti. Dall'euforia passa alla sorpresa fino alla serietà e questo mi preoccupa un po'.

<Ho come la sensazione che c'è qualcosa che non ti piace.> Le dico prendendo almeno il faldone dov'è presente il plico con su scrivo i fornitori di cose che prendiamo da loro e annessi prezzi, quantità e cose del genere.

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