Sento delle fiamme ardermi nella gola ogni volta che il respiro mi sfiora le pareti della gola e inconsciamente so che dovrei svegliarmi, ma sono avvolta in qualcosa di altrettanto caldo però questo è piacevole e morbido. Respiro dopo respiro mi sembra quasi che quelle fiamme inizino a corroderli le pareti interne della trachea fino alla laringe tanto da...
<Coff coff!> Apro di scatto gli occhi portando una mano davanti alla bocca e chiudendo forte gli occhi per il mal di testa che mi provoca il brusco movimento.
<Piano che cadi.> Sbatto qualche volta le palpebre alzando la testa e vedo Crystal in piedi accanto a me. Ma che... la guardo confusa guardandomi intorno e mi ritrovo in un posto nettamente diverso da quello che ricordavo.
<Cos'è successo?> Le chiedo con voce roca peggiorando la situazione lungo la gola, ma ciò non cancella la mia confusione che riesce a vedere quando incontra il mio sguardo.
<Quando stavo tornando ho incontrato Malachai, appena siamo venuti qui ti abbiamo trovata addormentata sulla poltrona così ti abbiamo steso sul letto per farti stare più comoda.> Mi spiega con tono abbastanza dolce e non mi passa inosservato che mi sistema i capelli al lato del volto per poi passarmi il pollice sulla tempia da quel lato. Mi lascio un secondo andare a quella carezza dato che sento la testa battere per il dolore, ma poi registro le sue parole e... ha detto che mi hanno trovata addormentata sulla poltrona, ma io stavo osservando... aspetta... sul letto c'era... Appena realizzo quel pensiero mi giro di scatto provocandomi un lampo doloroso che mi offusca la vista, ma poi... poi la vedo. È proprio lei che continua a dormire con il volto rilassato e le labbra leggermente schiuse, riesco addirittura a vedere il leggero colorito un po' accentuato sulle guance adesso che è girata verso di me, deve darle naturalmente fastidio l'altro lato che è ferito.
<Fammi alzare no...>
<Tu non ti alzi dal letto. Adesso ti prendo una tachipirina per la febbre e tu non fai un fiato.> Mi rimette giù con troppa veemenza tanto da farmi gemere dal dolore. Non so se ho più dolore alla testa ho lungo il corpo, fatto sta che riesco a non prenderla a parolacce e il che è tanto.
<Cazzo scusa io...><Crystal tranquilla non sono di vetro.> Ma non per questo nascondo qualche smorfia mentre mi metto meglio e stavolta mi aiuta in modo più delicato mettendomi anche un cuscino in più per stare rialzata. Ricordandomi con testuali parole di "stare con il culo sotto le coperte" esce dal privé per andare non so dove, la porta del bagno collegato è chiusa, nel locale non deve esserci gente e io non so che giorno è, che ora è e dov'è mio fratello. Non so niente, so solo che sto influenzata come la merda e a letto con lei che dorme ignara della mia presenza, se poco poco si sveglia ci rimetto la vita sul serio. Muovendomi con lentezza per non far esplodere nuovamente un'ondata di dolore mi volto leggermente verso di lei che farebbe il diavolo a quattro se sapesse che le sono poco distante sullo stesso letto.
<Mh...> Muove leggermente la testa come se fosse infastidita, ma sta dormendo, forse sta facendo un brutto sogno. Allungo lentamente una mano posandola sulla sua testa e inizio ad accarezzarle i capelli.
<Shh... è tutto ok.> Le sussurro portando l'altra mano davanti alla bocca per trattenere un colpo di tosse. Le accarezzo un po' i capelli per poi scendere sul volto sfiorandole la guancia.
<È tutto ok, tranquilla.> Le ripeto a bassa voce facendo un lungo respiro, non penso che avrà sogni tranquilli dopo ciò che le abbiamo detto e la rabbia che si porta dentro alimenta solo tutto. Spero davvero che con il tempo le cose si calmino, so quanto è brutto non riuscire a dormire per gli incubi, per mancanza di sonno o sovraccarico di stress involontario e non voglio questo per lei... voglio che stia bene...<È bello che ti occupi di lei, ma devi pensare a te adesso.> Sussulto per lo spavento e ritiro subito la mano girandomi verso l'entrata trovando Crystal con un bicchiere d'acqua, una pasticca e una ciambella?
<Non fare quella faccia, devi iniziare a mettere qualcosa nello stomaco non penso che i Crocodile avevano il servizio ristorante per i prigionieri.> Assottiglio subito le labbra per il disagio infatti abbasso leggermente il volto evitando il suo sguardo. Ad essere sincera non mi ricordo nemmeno quando è stata l'ultima volta che ho mang... oh sì a cena con mia madre prima che incontrassi prima lei e poi Toni.
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Find Me
FanfictionSequel di "Complete me" Quanto può essere labile una situazione? Da una parte c'è una Regina che rinnega il suo titolo per quanto le è possibile, l'altra accoglie il suo ruolo come fa da anni. Cheryl e Toni non potrebbero essere in modo più evidente...