|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟒𝟒|

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Pov. Toni

<Malachai fermati, rischi che le svegli! Sta seduto diamine.>
<Come faccio a starmene seduto!? L'hai vista!?>
<Shh cazzo si, ma abbassa la voce!>

Maledizione ma che sono queste urla? Alzo un braccio passandomi la mano sul volte come per togliermi un velo di sonno e rincoglionimento che non mi fa manco ricordare cos'è successo. Quando apro gli occhi vedo Malachai di schiena a dove solo io con Crystal spiaccicata davanti che prova a fermarlo. Riesce a farlo indietreggiare fin sopra a una poltrona ed è in quell'istante che guadagno l'attenzione di entrambi senza aver pronunciato parola.

<Toni...> Crystal lascia seduto il Ghoulies per venire a sedersi accanto a me che inizio a prendere coscienza del mio corpo o meglio dei dolori che lo scuote. Sento la spalla pulsare in modo più prepotente del braccio mentre sento l'intorpedimento su tutto il busto.

<Crys.> Pronuncio il suo nome mezza confusa, ma poi inizio a collegare le cose. Il dolore, le ferite, lo scontro con i Crocodile, Jack e... il mio sguardo scatta subito verso di lui che era già pronto ad accoglierlo, ma non trovo nulla in quegli occhi mentre in me si accende la rabbia.
<Tu...>

<Lo so hai tutto il diritto ad essere arrabbiata.> Mi precede come ad mettere in chiaro che è normale essere arrabbiati, ma io non lo sono.

<Io sono incazzata! Non avevate alcun diritto di nascondermi la verità, nessuno di voi.> Allento le coperte che ho sollevate per potermi sedere, ma Crystal mi posa una mano sulla spalla sana rispingendomi giù.

<Sis va bene, arrabbiati, porta rancore verso tutti e desidera di ucciderli, ma adesso riposa e non urlare. Uno non ti fa bene e due la svegli.> Stavo per averne anche per lei quando mi accorgo di un dettaglio che non capisco, chi sveglio? Seguo la direzione del movimento che compie la sua testa e sgrano gli occhi. C'è Cheryl abbastanza colorata di rosso in volto che dorme coperta fin sotto al collo dal piumone. Che ci fa qui!? Mi giro verso Crystal chiedendole con lo sguardo se è impazzita o cosa, ma in quel momento Malachai si alza e cattura subito la sua attenzione.
<Dove vai?> Sembra quasi allarmata o preoccupata e la cosa non è che mi sorprende, qualcosa di più da parte sua.

<Resto qui respira. Prendo qualcosa da mangiare per entrambe, dovete mangiare o tu ti indebolisci.> Le dice con fare apprensivo per poi guardare me.
<E tu non ti rimetterai mai.> Prende il telefono da un mobile e poi guarda lo spazio al mio fianco, verso la sorella...
<Torno tra poco.> Quelle sono le ultime parole che dice prima di uscire da questa sorta di stanza in cui rimaniamo solo io e Crystal dato che qualcuno dorme beatamente.

<Dove sono i miei?> Le chiedo dato che nonostante sono incazzata sono anche preoccupata, non sono acque calme queste e loro...

<A casa. Stanno bene. Sono in contatto io con loro mentre la cerchia pensa ai Serpents.> Mi assicura premendo leggermente con la mano come ad intimarmi di non pensare neanche lontanamente di mettermi seduta e di restare stesa.
<Va tutto bene, devi solo rimetterti.>

<Va tutto bene? Davvero lo hai detto? Secondo te va tutto bene?? Perché veramente io non trovo nulla che rispecchi il "tutto bene".> Ribatto forse in modo un po' troppo duro dato che lei non c'entra nulla con tutto ciò che è successo.

<Ne sei sicura? Perché non ci sono stati feriti gravi in nessuna delle due gang, tu respiri, noi stiamo qui vive entrambe e Cheryl è di nuovo qui. Quindi penso che qualcosa di buono ci sia.> Mi riprende in modo paternale, però con lo sguardo dolce di chi non vuole attaccare o rimproverare troppo ma solo di fare capire che non è tutto così negativo.

<Che cos'è?> Le chiedo appena si tira una ciocca bionda dietro l'orecchio ed io noto la fasciatura della mano che adesso è nella mia.

<Una fasciatura?> Mi risponde in modo ovvio e scontato, ma io alzo lo sguardo verso i suoi occhi come a chiederle se è scema o meno.
<Mentre tu e Cheryl dormivate Malachai mi ha aiutato con il taglio sul labbro e l'escoriazione sul dorso e il taglio sul palmo.> Mi spiega lasciandomi a bocca aperta, l'ha curata Malachai!?
<Non fare quella faccia Toni, non l'ho mai conosciuto bene, ma non è cattivo. Abbiamo parlato molto mentre facevate il vostro sonno ristoratore. È un po' come te, se non lo attacchi piano piano si scioglie anche se ha la battutina pronta come la sorella.> Per poco non mi cade la mascella per terra per quello che sento uscire dalla sua bocca, mi sembra non assurdo... di più!

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