|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟏|

366 18 35
                                    

Pov. Toni

<Oh no no, noi andiamo a riposare. Voi restate e finitelo tranquille.> Nonna si alza dal divano seguita da nonno sentendo la stanchezza della giornata e io li guardo mettendo il broncio.

<Dai rimanete. Fino alla pubblicità?> Chiedo cercando di fare una faccia da cucciolo che riesce a fare ridere nonna.

<La prossima volta promesso. Voi non fate troppo tardi al massimo può restare qui.> Non si riferisce a me verso la fine, ma piuttosto alla ragazza che sta mangiando le pop corn sbriciolandomi sul petto.

<Oh vediamo, state tranquilli davvero.> Li rassicura lei distogliendo l'attenzione dal film che la sta prendendo particolarmente. I miei insistono un'ultima volta, ma poi ci lasciano sole ed io abbasso lo sguardo su di lei provando a chiederle seriamente se vuole restare però mi becco una pizza giocosa sul petto.
<Shh fammi sentire! Guarda ora gli toglie il cuo...> Non fa in tempo a dirlo che il protagonista strappa dal petto il cuore di uno con cui stava discutendo. Che dire... la classe ragazzi.

<Passami i pop corn.> Le dico visto che non posso muovermi con lei sopra.

<Ecco le pop corn ora zitta.> Irritante e a volte autoritaria come Ch... Ringhio scuotendo la testa al paragone che mi stava uscendo e la lascio stare mentre mangiamo e vediamo il film.

<Mamma mia finalmente.> Borbotto alzando le braccia per stiracchiarmi, mi fa quasi male il culo a forza di stare in questa posizione.
<Grazioso, ma eterno.> Dico sbadigliando mentre lei si scansa da me per alzarsi.

<La solita esagerata. Comunque torno a casa Keira mi ha detto che passa a svegliarmi lei e mi porta la colazione del Pop's. Quindi per stavolta devo rifiutare il tuo letto.> Mi stampa un bacio sulla guancia ed io alzo gli occhi al cielo per non mostrare altre emozioni, anche a me succedeva...

<Puffetta... Ehy sveglia.> Mi rigiro nelle coperte nascondendo la testa sotto il cuscino, voglio dormire.
<Puffetta.> Aspetta... puffetta? Ma è... Sollevo di scatto la testa facendo rotolare di lato il cuscino e i miei occhi incontrano una figura fine e formosa con i capelli rossi.
<Piccola! Che ci fai qui?> Le chiedo sorpresa tenendomi su un gomito per restare sollevata.
<Sorpresa. Ti ho portato la colazione che adori, pancake con sciroppo d'acero e caffè.> Indica con la testa il comodino su cui vedo tutto ciò che ha detto, ma per due e subito l'idea di continuare a dormire non mi interessa più.
<Diamine se ti adoro!> Esclamo tirandola sul letto troppo contenta di quel risveglio.

<Mi hai ascoltata?> Alzo gli occhi dal punto indefinito in cui l'avevo perso e lo poso su Crystal che è vicino alla porta che sta prendendo la giacca.

<Eh? Dove vai sola? È pericoloso.> Le dico subito alzandomi dal divano appena capisco che vuole fare.

<Mi faccio solo due passi Sis, sta tranquilla.> Ma io dico proprio domani mattina doveva venire Keira? Che ne so dopo domani o un altro giorno?

<Mi infilo una felpa e ti accompagno.> Le dico in modo da non accettare repliche. Prendo la felpa bianca con delle righe rosse sulle maniche e una scritta nera sul davanti e poi metto sopra la giacca dei Serpents. Sneakers sempre bianche e direi che per arrivare a casa di Crystal va più che bene. Prendo le poche cose che porto con me ogni volta e poi insieme a Crystal esco di casa chiudendo la porta a chiave, non si sa mai di questi ultimi tempi.
<Come vanno le cose con Keira?> Le chiedo dopo un po' che camminiamo lei con le mani nelle tasche della giacca e io una in quella dei pantaloni della tuta neri e l'altra che tiene la sigaretta che sto fumando.

<Molto bene, qualche scenata di gelosia qua e là e disaccordi, ma è normale. In più ora si trova molto bene nel nuovo lavoro che ha trovato e non posso negarlo giova al rapporto.> Non ne dubito, mi ricordo ancora la discussione in cui ho fatto capitolino per sbaglio, Keira doveva andare a lavorare di notte e Crys non voleva perché era preoccupata. Che poi... È una Serpents e lei anche, non farla andare a quel turno per paura quando ogni giorno c'è un pericolo che ora si potrebbe attribuire la colpa ai Crocodile...

Find MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora