Erkencikus - La Scena Mai Girata

Erkencikus - La Scena Mai Vista capitolo 26

Il Mattino Dopo...

I primi raggi di sole attraversano l'oblo e accarezandomi il viso mi indicano che è già  mattino... lentamente mi sgranchisco le ossa, e senza svegliare Sanem mi alzo dal letto, prendi la felpa e salgo sul ponte... il mare oggi è calmo, non troppo ma il giusto... osservo i gabbiani volare già alti nel cielo, e sento il profumo del mare che mi solletica la pelle... avvolte mi sembra ancora incredibile che stia girando il mondo con Sanem, quante volte nel anno in cui siamo stati separati non c'era giorno ho notte in cui non pensassi a lei, al profumo della sua pelle, al quelle sue fossette che si dal primo istante mi hanno toccato il cuore, al suo sguardo ancora incredibilmente pieno di purezza... e adesso che qui al mio fianco mi sembra ancora tutto un sogno...

Sanem<< Bungiorno già sveglio CapiCan ??
Can<< Buongiorno amore si, tu invece che fai già in piedi potevi restare a dormire ancora un po...
Sanem<< no... appena ho sentito le tue braccia lasciarmi mi sono svegliata...
Can<< hai dormito bene??
Sanem<< si... le tue braccia sono il mio porto sicuro...
Can<< allora che ne dici di fare colazione e poi rimeterci in viaggio, così in tre ore saremo a Nizza...
Sanem<< d'accordo ma durante la collazione voglio chiamare i miei, ho trovato sul cellulare una loro chiamata e voglio sincerarmi che sia tutto apposto...
Can<< certo... dico rubandole un bacio per poi scendere insieme in coperta e prepare la colazione... quando un ricordo accarezza la mia mente...

Flashback

Io e Can alla fine siamo diventati soci, lui della produzione delle mie creme ed io della frikyAyka... sembra assurdo lo so ma ancora una volta e dopo molto tempo ci siamo salvati avvicenda... da una parte sono agitata lavorare con lui non sarà facile emotivamente parlando, ma dal altra sono felice... lentamente stiamo tornando ad essere Can e Sanem dei primi giorni in cui ci siamo conosciuti, quelli che si situzicavano, mangiavano di sguardi, e lavorando in perfetta simmetria...  per festeggiare questa nuova società Mirbhan a deciso di organizzare una cena qui alla tenuta, con le nostre famiglie e se da un lato ne sono felice, dal altro ho paura di come reagiranno i miei nel ricontrare Can e sapere che oltre soci in affari siamo anche vicini di casa spero siano comprensivi anche se so che non sarà facile per loro, hanno accolto Can come un figlio e quando mi ha "distrutta" lasciandomi, per loro e stato un duro colpo e tradimento... ma ormai è passato ciò che conta adesso e il destino a ricongiunto le nostre strade donando chi sa un altra possibilità alla nostra storia... penso mentre finisco di cucinare le kofte, era da un anno che non le cucinavo, ma oggi ho ritrovato la voglia di farlo... una volta preparato l'impasto inizio a prepare le polpette che appoggio su di un vasio e ripongo su di un vasoio che poi ricopro con un canovaccio per farlo riposare... metto i piatti sporchi in lavastoviglie e poi vado a prepararmi...

Alla fine anche se mio padre si è ripreso ho deciso di non ripartire, andarmene sarebbe significato ferire ancora una volta Sanem e con lei anche me stesso... così sono rimasto e insieme grazie anche al suggerimento di mio padre abbiamo riaperto la FrikiAyka diventando soci per essa e per le creme di Sanem, e anche tra noi le cose sono migliorate, lentamente e ha piccoli passi siamo tornati il Can e Sanem degli inizi quelli che si stuzicavano e mangiavano di sguardi... se per i nostri amici e le nostre famiglie e una gioia, non lo è per Ygit che da quando a saputo che sono tornato viene quasi ogni giorno qui alla tenuta e con ogni scusa passare più tempo possibile con lei... stasera per festeggiare il nostro essere diventati soci, Mirbhan a deciso di dare una cena riunendo i nostri amici e le nostre famiglie, e stasera dopo un anno rivedrò i genitori di Sanem non nascondo di essere agitato so di aver fatto loro molto male, e sopratutto di averli delusi, ma spero nel loro cuore vogliano darmi una seconda possibilità se non per me ma per Sanem perché so quanto conta per lei la sua famiglia e il loro benestare... penso mentre indosso la camicia bianca, lasciando il coletto aperto, pettino i capelli, un goccia di profumo e mi dirigo al picup Emre mi ha chiesto di vederti al Bar del club di vela per parlarmi...