Le prime carrozze facevano già la fila. Il paesino non era stato mai tanto pieno. Persone su persone si muovevano verso la collina e i cittadini guardavano stupefatti.
Nel Palazzo Dazai ormai si preparavano gli ultimi addobbi, Atsushi camminava con un enorme rotolo di stoffa tra le mani, ondeggiando goffamente nel tentativo di non fare cadere tutto. Alzava lievemente lo sguardo e rimaneva tanto stupito da lasciare la presa e da rendere vano il suo impegno. Akutagawa teneva i nastri con i suoi artigli, Lucy e Anna chiacchieravano mentre intrecciavano ghirlande di peonie e Kyoka camminava fianco a fianco con il suo demone Biancaneve che la aiutava a rendere tutto pulito e brillante. Insomma l'unico a faticare li era lui. Mentre si guardava intorno fuori si udì forte il nitrire di cavalli, che segnavano l'arrivo dei primi invitati. Subito dopo si sentì battere alla porta ed i servi non furono lenti ad aprire agli ospiti. C'era la folla e non erano nemmeno tutti lì, alcuni con tanto di bagagli reduci di lunghi viaggi.
<<Hey boy!>> Sentì Atsushi nella sua direzione, si girò e si imbatté in un uomo alto e snello, con i capelli biondi tirati indietro, accompagnato da una fanciulla che gli si nascondeva dietro le spalle ed una dama più sicura di sé sebbene dal colorito pallido che le dava un aspetto malaticcio.
Atsushi sussultò davanti a quelle figure, poi fece un respiro e si indicò con l'indice:
<<Io..?>>
<<Certo che si chi sono i servi qui! Che brutto modo di accogliere gli ospiti... Sono Francis Scott Fitzgerald dov'è il conte? >>
Atsushi lo squadrò qualche secondo,
Si ricordò che gli era stato avvisato di alcuni membri "speciali" dell'assemblea tra cui un americano miliardario ed egocentrico come descritto da Dazai.
Americano? A sentirlo non c'erano dubbi.
Miliardario? Gli diede un altra occhiata ma era sicuro che dai modi non poteva essere uno di basso rango.
Egocentrico? Questo non aveva nemmeno bisogno di pensarci su.
Doveva essere lui.
<<Ecco il conte...>> Provò a dire lui ma fitgerald gli si avvicinò ancor di più e la sua figura non faceva che farlo sentire sempre più piccolo.
<<La convocherà a breve.>> Si intromise sorridente Lucy poi tirò un occhiata ad Atsushi che le rispose dicendo col labbiale "grazie" e girò lo sguardo verso le valige.
<<Dateci il permesso di accompagnarvi nella vostra stanza...la più grande della casa.>>
Fitgerald alzò il sopracciglio poi prese Zelda, la donna che doveva essere sua moglie, e guardarono Atsushi che fu costretto a portare le mille valige che avevo portato. Mentre la fanciulla più giovane e goffa li seguiva timidamente senza dare fastidio.Nel mentre in città gli animi si animavano. Tutti erano stupefatti, mai visti tanti arrivi in così poco tempo, inoltre tutti diretti nello stesso luogo. Tante non erano solo le carrozze, si udiva il treno fischiare con le urla gioiose ed un po' inquietanti di un bambino.
<<Qualcuno vuole giocare!>>
E veniva portato via con il muoversi dei vagoni.
Le strade brulicavano di genti spaesate che le osservava come turisti, tutto questo sebbene il cielo fosse scuro e non fosse di certo ora degli arrivi.
Perfino la taverna Red Crown quel giorno era più affollata, non dei nuovi arrivi, ma dei cittadini del posto tutti riuniti a chiacchierare della situazione.
Kyoyo e Chuuya in quel momento erano nella stanza a perfezionare il loro piano, ma la donna che sentiva il bisogno di refrigerarsi lo lasciò a provare un po' di portamento mentre lei si dirigeva della signora Anderlean per qualche buona chiacchiera. E c'era tanto di cui parlare.
La locandiera era ferma al bancone a pulire qualche bicchiere e Koyo stringendo con le mani lo scialle che indossava sulle spalle si avvicinò a lei pronta per il suo ordine.
<<Madame Koyo! La aspettavo... finalmente qualche donna raffinata con cui parlare!>>
<<Ah così arrossisco signore Anderlean...>> Rispose lei con finto pudore, poi le chiese di portarle gentilmente un tè e la locandiera sorridendo inziò la preparazione, nulla che potesse fermarla da conversare e intrigarsi nei fatti altrui.
<<Madame Koyo...>> La chiamò mentre prendeva la teiera e la rossa mentre si sventolava le rispose prontamente.
<<Mi dica...>>
<<Lei è stata ospite dal conte come mai il suo soggiorno qui?>>
Koyo sorrise e si posò una mano davanti per dare un espressione elegante.
<<Bè come può vedere sono una signora al di là con gli anni è arrivato il tempo di tornare a casa e ritirarmi dalla gita...anche se preferivo prendermi una leggera pausa prima dell'astenuante viaggio.>> disse con finta modestia, la donna di certo con meno grazia esclamò:
<<Al di là con gli anni lei!>>
<<Signoria mi farete diventare paonazza!>> Continuò koyo con la sua faccia da civetta.
Poi si guardarono entrambe intorno ascoltando la campanellina che suonava all'impazzata.
<<E quindi si è ritirata di sua volontà?>> Chiese la signora Anderlean e Koyo annuì aggiungendo:
<<Certamente...anche se ho ritenuto più corretto anticipare di un po' la mai partenza, il conte organizza un ballo non volevo recare disturbo.>>
<<Un ballo! Ecco allora tutta questa ammoina!>
Disse la signora con la sua parlata casareccia,
<<Eh già.>> Rispose Koyo che adorava sfoggiare la sua eleganza e superiorità.
In quel momento la campanella suonò ancora una volta, ma tutto fu seguito dal silenzio.
La signora Anderlean allungò lo sguardo verso la porta e Koyo si girò di conseguenza dovendo poi spalancare gli occhi dallo stupore.
Il conte stava varcando la sala, con la sua postura sicura, passeggiava disinvolto per la come non avesse mille occhi addosso, con la schiena inarcuata e le mani nelle tasche del pantalone, nascondendole dietro la giaccia nera che indossava.
<<Oh a parlare del diavolo!>> Disse la signora Anderlean che inziò già a preparare la bottiglia di scotch che sapeva avrebbe ordinato il conte.
Koyo ebbe un momento di panico, se l'avesse vista sarebbe stata la fine, avrebbe potuto alzarsi e andar via ma non voleva dare sospetti alla locandiera. Così senza un'idea prese il velo che aveva sulle spalle e lo usò comprendosi i capelli e tirandoli in modo che non si vedesse il viso.
<<Ah signora Anderlean non sono proprio abituato a queste temperature!> Disse fingendo un brivido di freddo.
<<Eh già, cosa ci fa a noi la pioggia di
Londra!>> Esclamò la donna poi chiamò il marito per far intensificare il fuoco nel camino.
Dazai nel mentre arrivò al bancone e si accomodò con il braccio poggiato allo schienale della sedia come di solito era abituato a fare, in quel luogo non era costretto alle buone maniere, si girò verso la sua destra dove siedeva koyo che si girò leggermente il viso per non farsi vedere.
<<Signoria Anderlean per favore mi dia qualcosa di forte... Ne ho bisogno>> Disse lui,
Koyo gli diede un occhiata, aveva quel suo solito fare affabile e un po' da pagliaccio ma era allo stesso tempo spento, non sorrideva con gli occhi, ma pure quel sorriso si vedeva essere sforzato, in più pareva tanto stanco.
<<Brutta giornata conte? >> Chiese la locandiera
<<Diciamo solo molto faticosa...>>si limitò a rispondere. I vocii dietro di lui si facevano sempre più intensi e perfino koyo non riusciva a sopportarli.
<<Ci credo con tutte queste persone! Ho sentito che da un ballo è così?>>
Dazai inclinò la testa ma non sorrise, come fosse un gesto troppo faticoso e gli rispose.
<<Certamente. Ho invitato i miei familiari e compagni e come vede ne conosco di gente...>>
<<Non mi aspettavo di meno da lei conte.>> Disse la donna ridacchiando poi aggiunse:
<<E cosa si festeggia?>>
<<Bè il fatto che sto invecchiando...>> Disse lui con una finta risata, koyo lo osservava ma non osava dire nulla per paura che riconoscesse la sua voce, anche se qualche sorriso non riusciva ad evitarlo.
<<Ah le farei gli auguri più grandi ma non voglio portare iella! >> Esclamò la donna poi mentre versava la bevanda nel bicchiere da dargli disse:
<<E allora ha deciso dove vuole vivere questi altri anni?>>
<<Signora Anderlean ne abbiamo già parlato...>> Rispose lui sorridendo ma lei facendosi un po' rossa insistette:
<<Ma lei lo sa' quanto abbiamo bisogno della sua presenza poi sarebbe un peccato andarsene.>>
<<Ne dubito...>> Disse Dazai e si guardò alle spalle, tenendo a bada quegli occhi che lo guardavano in cagnesco ed effettivamente koyo avrebbe detto lo stesso.
Si rigirò davanti e in quel momento esatto gli fu lanciata contro una mela che però riuscí ad afferrare ad occhi chiusi lasciando di sasso entrambe le donne.
<<Penso che gli mancherò...>> Disse ridacchiando e diede un morso alla mela che aveva preso.
La signora guardò arrabbiata il tavolo da cui proveniva, poi si rivolse nuovamente al conte cercando di rimediare:
<<Si ma non bisogna fare di una voce un popolo!>>
<<Dubito ci sia qualcuno che mi voglia ancora vicino.>> Rispose Dazai sorridendo, la donna balbettò cercando un modo per insistere poi guardo koyo e disse:
<<Come vede la signora non si è allontanata!>>
Koyo gelò e la paura aumento quando vide il conte girarsi verso di lei. Lo guardò girando solo lievemente la testa, abbastanza per non mostrarsi, si era sporso verso di lei con quel suo carismatico sorriso e gli occhi d'oro sarà stata anche vecchia, ma quegli occhi facevano sciogliere chiunque.
Le diede un occhiata dopodiché si rigirò verso la locandiera.
<<Bhe... Le donne di classe non mi hanno mai allontanato.>> Koyo si fece scappare una risatina coperta dalla mano e Dazai sorrise di conseguenza, ma la donna si bloccò subito dopo, avesse perso più il controllo si sarebbe fatta smascherare.
<<Offro io per lei...>> Disse il ragazzo e la tavernaia si girò verso koyo che tratteneva a malapena le parole.
<<Così la ricambio di avermi fatto compagnia.>> Disse regalandole un altro sorriso. Koyo voleva maledire il figlio per essere stato capace di rifiutare una cosa simile. Ci voleva coraggio.
<<La ringrazio infinitamente.>> Disse koyo cercando il più possibile di mascherare la sua voce, ormai la stava mettendo in ballo nella conversazione le pareva scortese tacere ma anzi ne approfittò per aiutarsi nel suo piano.
<<Di nulla madame...> Rispose lui e si prestò a bere il suo scotch bagnando le labbra nella bevanda dorata.
<<Ci saranno dei debutti al ballo? Sa' siamo di stagione ormai...>> Disse lei, Dazai si bloccò dal bere e sorrise poi le rispose:
<<Immagino di sì.>>
<<Forse sarà il momento buono per trovare moglie!>> Esclamò la signora Anderlean e Dazai sentí il sorso di scotch andargli di traverso. Si pose la mano dinanzi la bocca ed inziò a tossire ridacchiando, poi si ricompose rispondendo alla donna:
<<Signora lo sa che non sono il migliore dei partiti.>>
<<Non sia modesto! E poi le ci vorrebbe una bella moglie che si prenda cura di lei con tutto il lavoro che ha!>> Ribatté la donna e Koyo colse la palla al balzo
<<Come la desidererebbe?>>
Dazai iniziò a ridere poi rispose:
<<Concedetemi di dire che le donne sono belle tutte...>>
<<Si ma qualche preferenza ci sarà...>> Insistette koyo,
Allora dazai alzò gli occhi pensando e disse:
<<Forse le fanciulle fini, con la pelle chiara come la porcellana perché mi sembrano molto leggiadre ed eleganti...ma come ho detto non penso che troverò moglie.>>
Koyo sospirò compiaciuta tenendo nota nella sua testa.
<<Le basta così poco? Molte ragazze sono così...>> Continuò lei e Dazai rispose:
<<Se dovessi sposarmi preferirei una donna con carattere con la quale possa parlare piuttosto che una dalla bellezza rara.>>
La sua donnina aveva di certo carattere, pensò tra sé e sé koyo, dopodiché si alzò dal bancone, ma quando ormai si era allontanata di qualche passo si sentì chiamare da Dazai.
<<Madame!>> Koyo andò nel panico, non poteva girarsi senza fare vedere il volto, così rimase di spalle e rispose:
<<mi dica?>>
Dazai ridacchiò e rispose:
<<Quasi dimenticavo...mi piacciono le rosse.>> Poi si rigirò a bere lasciando koyo come un peperone. L'aveva scoperta? Poco importava, rispose ridendo e si licenziò da entrambi ritornando nella sua stanza. Era il momento di riempire il figlio di fondotinta e cipria.Note autrice
HEY HEY HEY VI SONO MANCATA!?
Dai lo so che vi sono mancata...dai
AHAHAH scherzi apparte ecco finalmente il capitolo 35 spero vi piaccia. Non è nulla di particolare solo un capitolo introduttivo a quello che verrà e di passaggio dopo gli altri un po' più pesantucci ( e dopo lady Chuuya)
Con questo vi saluto e al prossimo capitolo!
Bye Bye
-yres
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𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭𝔂 𝓵𝓸𝓿𝓮 // 𝓼𝓸𝓾𝓴𝓸𝓴𝓾
FanfictionChuuya è un ragazzo giovane, con una marea di responsabilità sulle spalle ed eccellente nel suo lavoro, ma la sua dedizione non è abbastanza per equilibrare il suo carattere scontroso che fa scappare colleghi e clienti, fino a fargli quasi perdere i...