Capitolo 30

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<<Ranpo sveglia!>>
Ranpo si rigirò nel letto, ma la voce non taceva.
<<Ranpo sveglia!>>
Aprì lentamente gli occhi e la vista offuscata si fece man mano più nitida. Era Poe.
<<Ranp->> Ranpo tappò la bocca a Poe che rimase estasiato, respirando il suo profumo.
Era un po' così.
<<Edgar ho capito! Non voglio pensare a cosa ci aspetta...>> Lasciò la mano ma Poe non ebbe reazione, rimanendo a guardarlo stupito:
<<Sai già vero?>>
Ranpo annui, allora poe fece un respiro e disse:
<<Ci tocca andare.>>
<<E già... Ma per un dolce
Possono aspettare!>>

Dopo la colazione estremamente dolce di Ranpo si diressero verso il luogo del crimine.
La casa aveva un brutto aspetto già da fuori.
Sangue, sangue, sangue.
I cadaveri raggiungevano perfino il giardino, alcuni erano irriconoscibili, Poe e Ranpo avanzavano cercando di tenere il sangue freddo, ma era davvero dura.
Camminando Ranpo calpestò un dito, si scansò velocemente e guardò meglio, era il cadavere di una donna, lo capì dalla veste completamente inzuppata di sangue, aveva uno squarcio enorme sul collo e il viso non si vedeva più coperto dal rosso. Le braccia erano martorizzate ed il corpo altrettanto.
Dentro la situazione si faceva anche peggio, Ranpo dovette mettere la mano sul volto e stringersi le narici tanto da fare male per non sentire quel disgustoso odore. Le persone sembravano sacchi di carne ed ossa. Per la disperazione c'erano alcuni impilati uno sull'altro, qualche strano tentativo di fuga?
Quelli vicini alle porte erano poi la cosa più disgustosa, si faticava a pensare fossero stati uomini, non si capiva nemmeno chi fossero. Mascelle spaccate, braccia distrutte, gambe girate, erano gli scenari migliori.
Yosano era lì al centro, a guardare tutto stringendo i denti. Poe e Ranpo si avvicinarono subito.
<<Siete arrivati...>> Disse senza girarsi, Ranpo le mise una mano sulla spalla e provò a dire:
<<Dimmi che...>>
<<Ne ho potuti aiutare pochi, la maggior parte erano già morti.>>
Rimasero in silenzio, poi la ragazza si girò e fece un respiro per ritrovare la sua serietà nel lavoro.
<<Secondo le varie testimonianze è stato uno scempio... Ricordi confusi, ma più o meno verso la mezza è iniziata la strage, nessuno ricorda i volti, sono stati chiusi nella casa, e sono stati aggrediti, la folla ha fatto il resto anche quando finalmente sono potuti uscire.
Non abbiamo i terroristi se non un volto...>> Fece un respiro per continuare ma Ranpo parlò al suo posto:
<<Osamu Dazai. O mi sbaglio?>>
<<Esatto.>>
Poe rimase in ascolto poi disse:
<<Un avvertimento per noi un escamotage per loro..>>
Ranpo si girò verso di lui e completò
<<Esatto...vogliono ovviamente scagliare la folla contro il conte, non sarà difficile vista la sua fama, inoltre di certo sono pronti a far di peggio, soprattutto con noi.>>
Ranpo si avvicinò ad un corpo, doveva essere una ragazza di nemmeno 14 anni, il corpo esile si vedeva oltre tutto, gli venne il freddo addosso.
<<Però Perché?>> Disse Poe, Yosano si pose la mano sul mento e disse:
<<Vogliono fermare Dazai ad ogni costo.>>
<<Sono dei maledetti puristi e Dazai con la ricerca li distruggerebbe tutti, non è questo il punto.>> Li interruppe Ranpo
<<Qual è il punto allora?>> Chiese Yosano
E Ranpo la guardò dritta negli occhi, fece un respiro e disse:
<<I ricordi sono scomparsi così...la realtà alterata, hanno quello stramaledetto libro!>>
Poe a Yosano rimasero senza parole, Yosano si portò le mani alla bocca e fece un passo indietro.
<<Era distrutto!>>
<<Ed invece ti dico di no!>> Gli urlò contro Ranpo poi guardo poe:
<<La prima abilità del primo vampiro era il libro che cambiava la realtà, e loro lo hanno. Il perché da capire è... Perché non cambiarla direttamente, perché voler incastrare Dazai?>>
<<Forse non lo hanno...ne hanno un pezzo e l'hanno usato per questo.>> Rispose poe.
Ranpo lo indicò con dito in segno di assenso scuotendolo su e giù, poi disse:
<<Probabilmente stanno minacciando Dazai...o uno di loro o ancora troveranno il modo di prender il suo posto.>>  Poi si grattò velocemente la testa urlando e scompigliandosi i capelli.
Yosano e Poe si avvicinarono a lui e questo disse:
<<Odio questo caso! Mi sembra...mi sembra di dover giocare contro Dazai.>>
Rimasero tutti e tre in silenzio poi Yosano disse:
<<Se solo avesse fatto quella stramaledetta assemblea!>> Poe però provó a correggerla dicendo:
<<Avrebbero potuto farlo lì o fare peggio.>>
<<Vuole salvare l'umano.>> Disse Ranpo completamente fuori discorso.
I due lo guardarono e lui continuò a parlare:
<<Probabilmente vogliono boicottare la sua ricerca, lo vogliono mettere in trappola, da una parte aumentano la furia delle persone, dall'altra se l'avessero trovato avrebbero ucciso Chuuya o reso uno di loro, lo vogliono portare davanti ad una strada retta che li avvantaggia. O morirà avendo la gente alle calcagna o avranno comunque vinto loro, poiché davanti a lui c'è il rischio di Chuuya.>>
<<Potremmo farla lo stesso..>> aggiunse poi tra sé e sé, Yosano si avvicinò e chiese di ripetere poi Ranpo mise le mani incrociate e ripeté scocciato:
<<Dovremmo farla l'assemblea...sarebbe un grande rischio, ma bisogna capire cosa fare, anche perché penso non ci attaccheranno.>>
<<E perché non dovrebbero!>> Lo bloccò poe, poi rendendosi conto di star parlando con Ranpo inziò a parlare più timidamente:
<<Ecco....volevo dire...sarebbe il momento perfetto per eliminarci.>>
<<Ma non è quello che vogliono, vogliono portarci dalla loro parte, che allora si lasci decidere chi vuole e chi non vuole.>> Rispose Ranpo.
Crollò il silenzio.

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