Dazai rimase fermo davanti a Nae, in un baleno sentì un dolore al petto come l'avessero pugnalato e sussurò:
<<Chuuya dove sei..>> spalancò gli occhi e si ricordò di averlo abbandonato, così urlò:
<<Cristo santo!>>
Nae rimase accucciolato nei suoi vestiti guardandolo spaventato.
<<Conte sta bene?>> Dazai si girò verso di lui e lo strinse per poi dirgli:
<<Sai dove sono?>> Il bambino scosse la testa, poi si toccò la ferita, usciva più sangue di prima e la mano gli si era completamente tinta di rosso.
Pochi secondi dopo invece il sangue diminuí enormemente, come non avesse sanguinato.
Dazai rimase a guardarla, e tastò la cicatrice cercando di capire cosa ci fosse di sbagliato.
Assolutamente nulla.
Guardò nuovamente il piccolo Nae nei suoi lucidi occhi blu, l'espressione dolorante pareva seguire l'andamento della ferita, il dolore passava e tornava, passava e tornava, come fossero passi vicini e lontani...passi.
Che il suo corpo lo avissase dei pericoli? un abilità, tutti loro le avevano, ma non poteva esserne certo.
<<Daza->> provò a dire Nae ma questo gli tappò la bocca cercando il silenzio.
Si sentivano dei passi di sottofondo sopra di loro, che si allontanavo e avvicinavano, così come il sangue della ferita aumentava e diminuiva. Dovevano andarsene da lì, dovevano cercare Chuuya.
<<Nae qui non è sicuro.>> Gli disse sussurando,
<<Devi seguirmi e rimanermi sempre vicino chiaro...?>> Nae annui e Dazai lo afferrò per la mano aprendo lentamente la porta. Preferiva evitare i rumori non sapeva le loro intenzioni.Nel mentre Chuuya seguiva quella fanciulla rampante, che ridendo lo portò al centro della pista. Lui rimaneva sempre impassibile con il suo solito fare un po' provocante ed un po' scocciato, anche se dentro di sé aveva paura di calpestarle i piedi.
<<Ah premetto...non sono una brava ballerina.>> Sussurò la fanciulla mentre gli si inchinava davanti per l'inizio delle danze, lui mentre faceva l'usuale gesto rispose a bassa voce:
<<Non sono di certo qui per giudicarla.>>
La musica inziò ad intensificarsi, si presero le mani inziando a volteggiare, e nessuno dei due in realtà era goffo come detto.
Stranamente parvero unirsi perfettamente l'uno a l'altro, alla musica e alle danze degli altri invitati. Lei lo guardava sorridendo, Chuuya invece era pensieroso, o meglio, si sentiva strano, questo perché non provava assolutamente nulla durante quella danza. Aveva vicino una fanciulla incantevole, ammaliante, stava ballando unito a lei, eppure non riusciva a sentire quella sensazione, quella mancanza di fiato, quell'eccitazione che invece aveva sentito durante le mille prove con Dazai. In quel momento gli ritornò subito il pensiero di lui, il desiderio di poterlo sentire sotto i polpastrelli che lo faceva imbestialire e che avrebbe punito torturandogli i piedi. Ma era scappato via con i suoi soliti misteri e nonostante la sua assenza, il rosso non riusciva a capacitarsi della sua voglia di essere libero di volteggiare li con lui. Forse aveva voglia di lui ma non lo avrebbe ammesso.Le musiche aumentavano di intensità e i violini si facevano più acuti, mentre i piedi si muovevano a ritmo più veloce.
Anche il passo di Dazai si faceva più svelto, trascinando Nae quasi facendolo strisciare per terra tanto veloce andava.
Attraversò tutto il corridoio e si sporse alla balconata quasi a caderci, non gli sarebbe dispiaciuto se non avesse dato tanto scalpore...preferiva una cosa più intima era una cosa seria!
Aguzzò la vista e lo cercò tra mille, non fu per nulla difficile, infondo era raro vedere una testa rossa come la sua.
Lo guardò ballare, sarebbe rimasto lì a osservarlo e ridere ed arrossire se non fosse stato per la presenza al suo fianco che gli fece mancare il respiro.
La musica si velocizzava Ancor di più arrivando al suo climax, sentiva il cuore battere al suo ritmo e fece un passo all'indietro sconvolto. Guardò Nae, infondo non poteva di certo metterlo a rischio, così lo avvicinò e lo fece nascondere nei dintorni, costringendolo a non muoversi. Poi scese le scale a gran fretta mentre la musica aveva raggiunto la massima intensità. Si mescolò alle danze, mentre giravano e rigiravano, vedeva le persone passargli davanti, cercando di non perdere il suo punto fisso, non voleva distrarsi da Chuuya. Davanti gli passavano le gonne, i capelli che si spettinavano, uomini e donne che si alternavano, ma lui era concentrato su quegli occhi azzurri che guardavano quella fanciulla. Si avvicinò ancora ed ancora mentre la musica pareva stordirlo, gli archi sembravano tuonargli nelle orecchie come fulmini, si avvicinò ancora e gli arrivò davanti afferrandò con impeto la mano della ragazza e esclamando:
<<Agatha!>>
Chuuya rimase immobile e la ragazza altrettanto, la musica arrivò al termine e ci fu solo il silenzio.
Pochi avevano udito quel nome, chi l'aveva ascoltato era rimasto altrettanto fermo, chi tra gli uomini si girò intorno cercando l'origine della voce, chi si fece rosso, chi volle andare a bere come nulla fosse successo.
<<Dazai sei qui! Dove cavolo ti eri cacciato!>> Lo sgridò Chuuya ma il conte non lo considerò guardando invece la ragazza con occhi duri come il ghiaccio, la ragazza invece al suo tocco arrosí ed abbassò il viso. Inziò a tremare, e non aveva il coraggio di dire una parola.
<<Dazai cosa sta succedendo!>> Chuuya cercò spiegazioni ma Dazai parve essere diventato particolarmente scontroso.
<<Ti stavi facendo abbindolare così! A ballare con donne come lei!>>
Le afferrò il mento e alzò il viso verso di lui, il suo sguardo era impassibile e la sua voce era suadente:
<<Puoi cambiare il tuo viso tutte le volte che vuoi ma io ti riconoscerei comunque...cosa avete intenzione di fare.>>
La ragazza lo guardò con occhi lucidi. Chuuya che osservava la scena non riusciva a capire:
<<Signorina Ofelia lei...>>
<<Non si chiama così!>> Lo fermò Dazai poi aggiunse:
<<Chuuya dobbiamo andare via da qui ti spiegherò poi.>> Provò a tirargli il braccio che nel mentre era pietrificato ma qualcuno lo fermò per la spalla.
<<Sorella il conte ti sta forse infastidendo?>>
Dazai si girò...era lui.
<<Marchese non si intrometta...>> Disse Chuuya mettendosi davanti a Dazai ma questo rimase come sempre disinvolto e disse:
<<Dostoevskij...non si preoccupi stavo solo parlando con la bella Agatha.>>
<<Dostoevskij?>> Chiese Chuuya ma lo ingnorarono.
Il marchese sorrise poi disse con un sorriso machiavellico:
<<Spero che resterai ancora, non te ne andrai sul più bello.>>
<<Staremo a vedere...>>
I due marchesi andarono via mentre chuuya e Dazai rimasero al centro della sala. Dazai aspettò di non vederli più tra la folla poi rivolse i suoi occhi a Chuuya che lo guardò furioso:
<<Ora tu mi spieghi cosa cavolo sta succedendo!>>
<<Ti spiegherò tutto te lo prometto!>> Rispose Dazai sospirando, poi gli strinse la mano e disse:
<<Sono felice che stai bene.>>
Chuuya arrosí, non se lo aspettava, Dazai aveva davvero temuto molto per lui.
<<Seguimi.>> Aggiunse il moro e se lo portò via.
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𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭𝔂 𝓵𝓸𝓿𝓮 // 𝓼𝓸𝓾𝓴𝓸𝓴𝓾
FanfictionChuuya è un ragazzo giovane, con una marea di responsabilità sulle spalle ed eccellente nel suo lavoro, ma la sua dedizione non è abbastanza per equilibrare il suo carattere scontroso che fa scappare colleghi e clienti, fino a fargli quasi perdere i...