Capitolo 20

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Con il peso di Dazai sul corpo la strada sembrava doppia, ed il cuore di Chuuya batteva così forte da non sentire il rumore dei suoi passi. Si mordeva le labbra tanto da spaccarle per la preoccupazione ma soprattutto per la rabbia. Erano soli la in mezzo al buio, e non si sarebbe fermato per nessun motivo al mondo. Arrivò all'ingresso con il fiatone e la paura, ed il freddo che sembrava colpirlo con aghi nel petto, visto che lo aveva aspettato in sola camicia da notte.
<<AIUUUTO!>> inziò ad urlare a squarcia gola, mentre le braccia di Dazai penzolavano dalla sua schiena. Con tutta la forza che aveva in corpo Chuuya inziò a fare le scale per portarlo nella sua camera da letto e nel mentre gridava ancora. Tutta la servitú si svegliò venendogli incontro, i due maggiordomi per primi.
Entrambi rimasero pietrificati vedendo Dazai, Atsushi gli andò addosso urlando, l'altro spalancò gli occhi mettendo le mani alla bocca e chinandosi a terra.
<<Cos'è successo!?>> Gridò Atsushi gettandosi contro Chuuya, il quale guardando entrambi parlava ansimando.
<<Non lo so ma invece di stare lì impalati aiutatemi.>> Disse freddo.
<<Cosa gli hai fatto.>> Disse Akutagawa aggredendolo arrabbiato e Chuuya si infuriò ancor di più.
<<Ti ho detto nulla e levati di torno.>> Disse spintonandolo via nonostante il peso di Dazai sulle spalle.
Con Akutagawa a terra il rosso tirò un occhiata ad Atsushi e questo gli corse incontro aiutandolo a portare Dazai sulle scale.
Il suo corpo era completamente privo di sensi, il viso pallido, le labbra livide, ed ad ogni passo Chuuya percepiva sempre più il suo malessere, e non riusciva a sopportarlo. Aveva paura, aveva paura per lui, e non sapeva che fare. Atsushi arrivati nel corridoio aprì velocemente la stanza e aiutò Chuuya a poggiare Dazai sul letto, ed ormai il conte si confondeva tra le lenzuola bianche.
<<Cosa facciamo!?>> Chiese il ragazzo con voce tremante guardandosi intorno
<<Non lo so chiama un medico!>> Disse Chuuya che nel mentre si gettò a terra con le ginocchia, stringendo la mano di Dazai alle sue. Non sapeva perché l'aveva fatto, gli era venuto naturale, mentre guardava quel volto sbiadito.
<<È lui il medico!>> Gridò Atsushi, nel mentre Akutagawa era corso nella stanza, abbastanza irruente.
<<Come sta?!>> Gridò affaticato dopo aver corso per le scale.
<<Come deve stare!>> Gli rinfacciò Chuuya, guardando Dazai.
<<Portami un bicchiere d'acqua.>> Disse guardando Atsushi, e questo uscì dalla stanza frettolosamente. Akutagawa che era rimasto lì invece era più diffidente
<<Perché.>>
<<Ma che ne so tento di imitare ciò che fa lui di solito.>> Disse estremamente sincero Chuuya, mentre guardava quegli occhi chiusi e gli poggiava una mano sulla fronte.
<<Tu aiutami ad alzargli un po' le gambe, prendi quel cuscino.>>
Disse al corvino con voce quasi isterica, questo obbedì ponendogli il cuscino sotto i piedi. Poco dopo venne Atsushi con l'acqua e la pose a Chuuya che gli bagno così le labbra, alzandogli leggermente la testa con la mano dietro la nuca.
<<Andiamo maledetto mi farai prendere un infarto!>> Disse mentre guardava Dazai. I maggiordomi rimasero a muoversi avanti ed indietro per la stanza, mentre il rosso invece non lasciava il conte nemmeno un secondo, fino a che non vide i suoi bei occhi color ambra aprirsi lentamente.
<<C-chuuya.>> Disse cercando di alzarsi ma il rosso lo fermò e delicatamente lo fece ristendere,
<<Fermo.. non alzarti, rimani qui.>> Disse Chuuya mentre Dazai gli dedicava tutto il suo sguardo. Poi si girò verso i due maggiordomi e aggiunse:
<<Andate a lui ci penso io ora.>>
Per quanto avessero voluto non esitarono, incoraggiati dallo sguardo di Dazai che assecondava le parole di Chuuya.
Dopodiché il rosso si mise sul letto, stendendosi al suo fianco, e Dazai rimase rigido.
<<Come ti senti?>> Chiese Chuuya, girato verso il conte.
<<Secondo te?>> Rispose il moro.
<<Cos'è successo?>> Continuò Chuuya ma Dazai ribatté:
<<Che ci facevi alla scuderia di notte?>>
<<Dazai le domande le faccio io.>> Rispose stizzito Chuuya, allora il conte si girò verso il soffitto, come guardasse il vuoto.
<<Dovevo fare una visita di emergenza, ma penso di essermi sentito male nel percorso di ritorno.>> Rispose Dazai, ma il volto di Chuuya rimase impassibile
<<Perché menti sempre.>> Sbuffò il rosso girandosi dall'altra parte, non era arrabbiato era come dispiaciuto, e Dazai lo sentí, girandosi subito verso di lui.
<<Non sto mentendo, dovevo fare una visita.>>
-Effettivamente la sua era una mezza verità- Disse Dazai afferando il braccio di Chuuya come a tenerlo verso di sé. Chuuya si girò, regalandogli lo sguardo dei suoi occhi come lo zaffiro.
<<Tu che ci facevi alla scuderia.. volevi scappare?>> Disse Dazai, sebbene non ci aveva neppure pensato, quale uomo scapperebbe in pigiama? Sapeva già la risposta, ma voleva il gusto di poterla sentire dalla sua voce limpida.
Chuuya si prese qualche secondo, come si fosse imbarazzato ed il suo viso arrossì. Si morse delicatamente il labbro inferiore e poi gli disse:
<< ti ho sentito uscire e prendere il cavallo, così ho deciso di aspettarti.>>
<<Per quale motivo?>> Insistette il conte e Chuuya si fece ancor più paonazzo
<<M-ma secondo te? Sei stupido? Mi preoccupo.>> Disse mettendosi una mano sul viso, come a nascondersi, ma Dazai gliela tolse.
<<Ma guardati sei tutto rosso.>> Lo derise e Chuuya gli rispose innervosito:
<<Ti do un pugno se non la smetti.>>
Dazai rise e la cosa fece piacere a Chuuya, la risata gli colorava quel viso cadaverico.
Mentre il conte rideva a Chuuya tornò un pensiero, sfiorandosi le labbra con le dita, ed il conte capì al volo ma fece finta di nulla.
<<Dazai...ricordi niente prima dello
svenimento?>>
<<Poco.>> Rispose Dazai, mentre lo guardava con quel suo sguardo intrigante.
<<Dazai...>>
Chuuya si avvicinò, guardando il conte con degli occhi che parevano volersi nascondere.
<<Mi hai baciato, prima di svenire.>> Disse e Dazai spalancò gli occhi, era un attore nato.
<<In che senso.>>
<<In quale senso maledetto! Mi hai baciato, che schifo!>> Anche Chuuya non era da meno.
<<Io non me lo ricordo..>>
<<Dove l'hai fatta la visita in un bordello! >> Disse Chuuya che nel mentre iniziava ad agitarsi, da una parte era una forma di difesa, dall'altra la difesa era verso se stesso, quel se stesso che era rimasto deluso.
<<Chuuya non fare lo stupido, non ero cosciente mi dispiace.>> Rispose Dazai, ed i suoi occhi parvero spegnersi di ogni scintilla.
<<Si ma l'hai fatto!>>
<<Ti ho chiesto scusa, cosa ne potevo
sapere!>>
<<Tu non puoi capire il disgusto che mi fai
ora!>> Disse Chuuya in preda alla rabbia, non lo pensava, ma non ragionava. Dazai si zittí, come si fosse spento d'improvviso.
<<Ti disgusto..?>> Chuuya spalancò gli occhi, capendo solo in quel momento il peso delle sue parole.
<<No aspetta Dazai io..>> provò a dire Chuuya ma Dazai lo zittiva parlandogli sopra.
<<Ti disgusto.. di che mi stupisco hai ragione.>> Il suo volto divenne spaventoso, era scuro, vuoto, inziò a ridere, stirando le labbra in maniera inumana ed abbassando il tono di voce che diventava sempre più tremolante.
<<No Dazai aspetta..>> Chuuya impallidí e gli occhi si fecero lucidi, si sarebbe preso a schiaffi.
<<Vai via.>>
<<Scusa ho esagera->> cercò di dire Chuuya avvicinandosi ma Dazai lo sovrastò urlando:
<<VIA!>> E gli tirò un pugno ben assestato sul viso, che sorprese il rosso, ma per la prima volta non rispose, alzandosi e uscendo dalla stanza, lasciando il conte chiuso al buio.

𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭𝔂 𝓵𝓸𝓿𝓮 // 𝓼𝓸𝓾𝓴𝓸𝓴𝓾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora