Capitolo 14

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Questo capitolo contiene scene smut, se non preferite scene simili saranno segnate dal segno [***] così potrete saltarle e godervi il resto della storia.

I giorni seguenti furono pressoché identici, il bambino oltre che da Dazai si faceva visitare solo dalla sorella, e Chuuya non l'aveva più visto, anche se le sue cure parevano andare a rilento, ed il ragazzo non camminava ancora. La fanciulla del resto preferiva passare le giornate al suo fianco piuttosto che intrattenersi con loro, e dal canto suo Chuuya preferiva così. Avevano avuto solo la fortuna di prendere del tè insieme ogni tanto, vista la curiosità della ragazza per le cose straniere, ma d'altronde Chuuya si annoiava anche di questo. Mentre Dazai e la fanciulla ascoltavano, lui avrebbe preferito di certo fare altro piuttosto che parlare della sua vita monotona e della città uggiosa nella quale viveva. Ma almeno questi incontri erano una via di fuga dai pensieri. Ormai rimaneva sempre piu spesso solo con Dazai, e per quanto si fosse promesso di fidarsi ogni suo fare lo portava a grandi sospetti. Lo stesso bambino aveva raccontato delle cose raccapriccianti, anche se non avrebbe dovuto sentirle, ed aveva visto lo spavento nei suoi occhi quando vide il conte, una coincidenza sicuramente, frutto della stonatura, ma non si sentiva tanto sereno lo stesso. Eppure allo stesso tempo stare da solo con il conte era fonte di puro svago da tutto, si sentiva leggero e dimenticava tutti i sospetti, fino a quando la sera non si stendeva sul divano del suo studio, che ormai gli stava portando un sacco d'acciacchi, e faceva pensieri per la quale si sarebbe buttato subito una secchiata d'acqua in faccia.
***
Un giorno dormiva come sempre, girandosi e rigirandosi tra quei cuscini rigidi, tremolante per il freddo della stanza. Immerso nel sonno, pareva essersi catapultato in una stanza triste, come quella di un ospedale, con delle tendine azzurrine e spente, si girò intorno per controllare meglio, poggiava su una morbida barella, e non indossava abiti se non la veste ospedaliera. C'era perfino un piccolo specchio all'angolo della stanza, e girandosi spaventanto era riuscito a vedersi in volto, con i capelli rossi che gli cadevano sciolti sulle spalle, eppure non sembrava malaticcio. Si alzò frugando tra i pochi elementi in quella stanzetta, sotto le lenzuola, per terra, sotto la lettiga, e nel mentre il suo vero corpo sul divano si girava e rigirava.
Mentre era abbassato sentì il rumore delle tende aprirsi, come tagliassero l'aria con le forbici. Si girò lentamente, trovandosi davanti il conte, non con i soliti abiti, tantomeno abiti ospedalieri, aveva una veste scura ed un grosso cappello, come si volesse proteggere dalla luce della stanza. Si avvicinò velocemente a lui come nulla fosse, e Chuuya si irrigidì, facendosi rosso in viso. Dazai aveva tra le mani una cartella che sfogliava dando un occhiata ogni tanto al paziente, con un sorrisetto malizioso che lasciava il rosso confuso. Dopodiché, con la sua delicatezza ipnotica, si mise i guanti ed inziò a tastare Chuuya, il quale cuore andava a mille. Si avvicinò tanto, i loro visi si sfioravano, e lui con le mani guantate gli premeva sulle guance, tenendoselo per se come fosse solo suo, le pupille di Chuuya tremavano al ritmo delle contrazioni del suo cuore, sia nel sogno che nella realtà, e la stanza non pareva più tanto fredda. Dazai poggiò poi una mano sotto la nuca di Chuuya, l'altra dietro la schiena distendendolo sulla lettiga, facendole viaggiare con dei tocchi caldi e provocanti. Lo liberò dalle vesti, lasciandolo con il petto completamente scoperto, come fosse la sua statua di marmo appena scolpita, Dazai lo guardava profondamente, come lo analizzase e godesse in ogni sua linea, Chuuya invece disteso e nudo qual era si lasciava andare, mentre il conte gli girava intorno come fosse una cavia. Dopodiché, Dazai si avvicinò a quella pelle candida e rovente, sfiorandola con la bocca, e poggiandogli poi l'orecchio, sentendo il battito del cuore del rosso che accelerava di parecchio. I suoi occhi erano fissi in quelli di chuuya che non sapevano che dirgli, come si fossero persi completamente. Dazai allora lo guardò con il classico sorriso caustico,e prima di alzare la testa da quella bellezza gli diede un bacio, come ad avvisarlo. Chuuya non ebbe nemmeno il tempo di capirlo che Dazai era sopra la lettiga con lui, bloccandolo nel cuscino con le sue braccia a destra e a sinistra della testa. C'era qualcosa che rendeva quel sogno selvaggio ma non capiva cosa, nel mentre però il ragazzo sudava senza trovare pace.
Chuuya sfilò via la giacca di Dazai, mentre questo si imposseva del suo collo, con degli umidi baci, che lasciavano la sua impronta, come fosse un marchio di fabbrica. Chuuya già ansimava, stretto al busto ora nudo di Dazai, così robusto da fungere da pilastro alla quale tenersi avvinghiati. I loro bacini si incastonavano e Chuuya avvolgeva con le sue gambe il corpo piegato di Dazai, questo muoveva leggermente i fianchi lasciando sfregare quelle loro protuberanze sempre più accentuate, cosa che eccitava sempre di più entrambi. Il rosso poi poneva il viso nell'incavo del suo collo, riempiendolo a sua volta di baci focosi, Sfiorandogli la spalla con la punta del naso e bagnandola con la lingua. Dazai invece gli baciava la clavicola, e la sua mano scivolava lungo lo sterno, scendendo ancor più giù per il corpo, seguendo l'ombelico, e andando ancora più in basso, istigando Chuuya con dei movimenti sempre più eccitanti, mentre quelle dita affusolate si facevano strada sotto la veste da notte. Glielo prese ed iniziò a massaggiarlo aumentando man mano la velocità. Il respiro del rosso si faceva sempre più intenso ed affannoso, mentre il conte scendeva lungo il suo corpo, ed un calore intenso lo avvolgeva all'altezza del membro. Il cuore man mano batteva sempre più velocemente, come un cavallo in corsa, e la mano di Dazai si faceva sempre più veloce ed intensa, lasciando Chuuya a bocca aperta affaticato. Dazai però lo guardava come divertito, con quel suo sguardo mordace, sporgendosi a forza verso le sue labbra ed imponendosi ad esse. Chuuya sentiva la sua lingua intrappolata alla sua, le sue labbra mordicchiare le sue, passando dal labbro superiore al inferiore, in una situazione di intensa goduria. Tra quei sapori però inziò a sentire qualcosa di strano, mentre ormai era sul punto di venire, tra un gemito soffocato e un altro sulla sua lingua si fece strada un sapore metallico. Sangue. Si staccò vedendo il viso amabile di Dazai mutare, sfociando in quegli occhi rossi e demoniaci. Lui però era come bloccato, mentre Dazai scendeva lungo il suo corpo per finire ciò che aveva iniziato. Sentiva il calore intenso delle sue labbra, come un bruciore che però voleva sopportare, mentre si muoveva abilmente con la bocca, baciandolo dalla base alla punta e poi passando a sostituire la mano, con le sue rosse labbra, dando sfogo alla goduria sul viso di chuuya. Quando vide al di là delle sue gambe il suo viso sollevarsi, quegli occhi non erano spariti, e le zanne parevano farsi spazio nella sua bocca squisita, e udiva forte il risucchio della sua lingua tagliente mentre si leccava le labbra da parte a parte. Chuuya però era pietrificato, potendo al massimo spostarsi all'indietro per quanto possibile. Ma Dazai lo seguiva a ruota, tenendolo in pugno sotto di sé. Si sporgeva in avanti, guardandolo famelico, arrivando fino al collo del rosso, e mordendolo voracemente facendogli patire un dolore launcinante, ed il sangue gli scorreva lungo il collo colorando le labbra ammalianti del conte.
***

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