Capitolo 24

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Dazai ritornò nella sua stanza poco dopo, guardandosi allo specchio finalmente non più sudicio e disordinato, sebbene il suo volto fosse ancora sbiadito. Si passò una mano tra i capelli e fece un sorriso quasi beffardo, un sorriso che derideva se stesso. Il sorriso del classico pagliaccio che diventava davanti alla gente, che si accentuava ogni volta che dentro di sé si spezzava qualcosa. Si guardò le bende sulle mani e sul corpo, tante ne erano, che fuoriuscivano dal colletto coprendo anche il suo collo, le sfiorò con le dita, attraversandole con i polpastrelli, pensando ancora a quelle urla straziate e all'odore della carne bruciata. Prese i suoi abiti e si preparò, sistemandosi la camicia bianca e fine, con delle maniche larghe e sblusata in vita, per via dei pantaloni stretti ed alti, coperta però da un panciotto nero ed una giaccia elegante dello stesso colore. Si sistemò i polsi e si guardò nuovamente, rimanendo quasi bloccato nei suoi stessi occhi senza fondo, dopodiché girò i tacchi ed uscì dalla sala. Con la sua gran classe scese tutte le scale dirigendosi nella stanza dove parlavano Chuuya e la madre, poi si poggiò all'uscio e con voce squillante ed a braccia aperte disse:
<<Buongiorno signora Nakahara, non sa che piacere è per me incontrarla.>> avvicinandosi con il suo passo leggiadro alla donna, si chinò ed avvicinò la mano di koyo al viso, senza però per rispetto sfiorarla con le labbra. Questa nel mentre sorrideva con il ventaglio che ne copriva lo sguardo malizioso.
<<Hai gusto figliolo..>>sussurrò e Chuuya si fece completamente rosso.
<<Dazai!>> Dazai si girò, trovandosi Chuuya completamente pietrificato, rosso ma sorridente. I suoi modi, l'essersi preparato a dovere, erano tutti segni che furono per Chuuya come una boccata d'aria. La madre nel mentre gli tirava qualche occhiata ogni tanto.
<<Ah conte quante cose mi ha raccontato Chuuya su di lei...come mi dispiace vedervi sciupato dai malanni.>> Disse la donna accomodandosi su una poltroncina con Chuuya al suo fianco e Dazai la seguì a ruota.
<<Chuuya le ha parlato di me?>> Disse ridacchiando con un filo di voce poi aggiunse: <<Non si preoccupi ho sentito di peggio.>>
<<Dov'è Mori ora?>> Chiese Chuuya interrompendo Dazai e la madre e il conte gli rispose:
<<Ha appena finito di visitarmi... Non so dove sia andato.>> Chuuya rimase serio mentre Dazai continuò a conversare con koyo.
<<Ah e allora cosa l'ha colpito?>> Chiese la donna e Chuuya si sporse per sentire meglio, era curioso di cosa avrebbe detto.
<<Nulla di che preoccuparsi, mi ha medicato a dovere come potete vedere.>> Disse Dazai guardandosi le mani.
<<Sembri una mummia.>> Disse Chuuya ridendo rumorosamente, la madre lo guardò irritata e gli diede un leggero schiaffo dietro la schiena.
<<Chuuya l'educazione!>> Poi si girò verso Dazai che nel mentre provava a trattenersi dal ridere nel vedere Chuuya buono come un cangnolino.
<<Ci scusi.>> Disse la donna con un leggero rossore Dazai sorrise e rispose:
<<Non si preoccupi può lasciarlo fare, qui abbiamo ormai imparato a conoscere tutti i modi di Chuuya.>>
La madre tirò un occhiataccia al figlio che diceva "ti sei fatto già conoscere" e Chuuya si premeva una mano sul viso per tappare le risate e sembrare serio.
Cercando di salvare la conversazione la donna aprì il ventaglio e disse sorridendo:
<<La ringrazio per aver ospitato mio figlio per tutto questo tempo.>> Dazai allora le rispose con lo stesso sorriso:
<<Grazie a lei per avermi concesso la compagnia di vostro figlio, Chuuya mi ha parlato di voi.>>
la madre si girò verso Chuuya con uno spiccato sorrisetto e gli bisbigliò:
<<Sta ringraziando per la tua compagnia Chuuya...>> Il rosso, che nel mentre girava la testa a destra e a sinistra per seguire le parole entrambi, si fece incredibilmente rosso e rispose alla madre sempre bisbigliando:
<<Madre ti ho detto che non è il caso.>>
<<Ma si ma si... ma questo conte è un bel pezzo di ragazzo.>>
<<Madre..>>
Dazai nel mentre li guardava sorridendo poi chiese:
<<Scusate mi sto perdendo qualcosa?>> Chuuya scosse subito la testa ma la madre ne approfittò furbamente:
<<Notavo che siete molto legato a mio figlio conte... è davvero difficile trovare qualcuno che ci vada d'accordo.>>
Chuuya guardò storto la madre mentre Dazai sorrise
<<Non posso dire di essere tanto diverso infondo...>> Disse Dazai ridacchiando con la mano davanti al viso.
Chuuya allora si alzò, porse il braccio alla madre e disse:
<<Grazie Dazai per la chiacchierata ma io e mia madre stavamo giusto per uscire.>>
La madre però si tirò indietro e ribatté
<<Chuuya possiamo uscire dopo.. non vedi che mi sto godendo la conversazione con il conte?>
Dazai sorrise guardando Chuuya sfregarsi la mano sul volto rosso come un pomodoro. Si avvicinò a lui e gli sussurrò
<<Vuoi scappare da me Chuuya caro?>>
<<No da mia madre.>>
Dazai si tappó subito la bocca per non ridere, la madre nel mentre li guardava sorridendo poi disse:
<<Sarò vecchia ma sento cosa confabulate...vero Chuuya?>>
Dazai premette la mano ancor più forte alla bocca e Chuuya abbassò la testa rosso, si risedette poi sulla poltrona e la madre disse:
<<Bella scelta.>>
<<Mamma...>>
<<Molto meglio di Rimbaud>>
<<Mamma...>>
<<Volete rimanere un po' soli?>>
<<Mamma...>>
Dazai nel mentre li guardava con le lacrime agli occhi ma si costringeva a non ridere nemmeno un po'.
In quel momento a salvare la situazione arrivò Mori che attraversò a passo lento l'uscio:
<<Scusate per l'attesa..ho interrotto
qualcosa?>>
<<Nono Mori...anzi pensavo giusto di voler fare un giro fuori mi accompagneresti?>> Disse la madre guardando Chuuya con un occhiata furba e Chuuya rispose mettendosi la testa tra le mani:
<<Vengo con voi.. così vi guido verso il cortile.>>
<<Non c'è bisogno...>> Lo interruppe Dazai e koyo sorrise maliziosamente
<<Mori conosce la casa come le sue tasche...>>
Chuuya gli tirò un occhiataccia ma
Mori annui e tirò il braccio di koyo,
<<Andiamo Koyo..>> disse e uscirono dalla stanza. Appena si smise di sentire il loro passo, entrambi i ragazzi scoppiarono a ridere.
<<Bel tipetto tua madre, ora capisco molte cose...>> Disse Dazai guardando Chuuya con un sorrisetto beffardo.
Chuuya allora gli rispose dandogli un pugnetto sulla spalla:
<<Cos'è sei resuscitato?>> mentre gli alzava il braccio come fosse una mummia e Dazai gli sorrise, Chuuya sentì per un attimo il tempo fermarsi, un solo attimo, un cui tutto scorreva piano, e a bloccare tutto era il sorriso di Dazai, un sorriso genuino che valeva come l'oro.
Dazai lo scrollò poi si sedette sul bracciolo della sua poltrona.
<<Avevo ospiti dovevo darmi una sistemata.>>
<<Chiamerò mia madre più spesso.>> Rispose chuuya e entrambi risero nuovamente.
<<Di Nakahara me ne basta uno.>> Disse Dazai e Chuuya lo spintonò facendolo cadere a terra.
<<Hey!>>
Poi pensandoci un po' sorrise, come non biasimarlo?
Dazai rimase steso poggiandosi sui gomiti ridendogli in faccia.
<<Effettivamente forse pagherei per vederti ancora così...>>
Chuuya inclinò la testa perplesso e si avvicinò a Dazai, abbassandosi verso di lui
<<Così come?>>
Dazai si mise le mani al volto ed inziò con una voce acuta ad imitarlo
<<No mammina non lo faccio più....mammina non mettermi in imbarazzo.>>
Chuuya si avvicinò ancor di più rosso, non si capiva se per imbarazzo o rabbia.
<<Non sono così.>>
<<Eri così bello..sembravi un cangnolino.>>
Chuuya gli si buttò addosso per picchiarlo e Dazai come al solito lo respinse, finendo per rotolarsi a terra mentre rideva.
Neanche a farlo apposta come poteva non piacergli, aveva le sue gambe che lo avvolgevano, il suo respiro arrabbiato sul collo, le labbra carnose ad un centimetro di distanza che poteva sognarne il sapore e gli occhi grandi come il mare che lo guardavano adirati...insomma il paradiso no?
<<Rimangialo!>> Chuuya lo girò finendo sopra di lui.
<<Chuuuuya dai non te la prendere.>> Rispose Dazai, girandolo a sua volta, ancora cercando di imitarlo con la voce
<<R-i-m-a-n-g-i-a-l-o->> scandì Chuuya, mentre Dazai gli teneva le mani ai lati della testa. In quel momento Akutagawa entrò nella stanza, trovando Dazai sopra di Chuuya che per tenersi aveva il ginocchio che sfiorava il suo interno coscia e le mani che lo bloccavano intrecciandosi nei suoi capelli sparsi a terra.
Il volto di Akutagawa era la cosa che in quel momento era più vicina ad un opera d'arte, un qualcosa di indiscrivibile tra il suo tentativo di essere serio, il profondo imbarazzo, e la voglia di staccarli.
<<Dazai.>>
Entrambi si girarono ma entrambi con espressione completamente diverse, mentre chuuya infatti era completamente rosso Dazai sorrideva come nulla fosse successo. Si alzò scrollandosi i vestiti e lo guardò:
<<Si?>>
<<È arrivato un invito.>>
Dazai si tirò indietro per la sorpresa, strizzando gli occhi, non capitava mai.
<<Un invito?>>
<<Esattamente.>>
Chuuya lo guardò perplesso, per lui un conte doveva esserci abituato, ma ripensandoci su aveva senso, lo odiavano tutti.
Akutagawa gli porse la lettera e Dazai si avvicinò lentamente prendendola tra le mani:

𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭𝔂 𝓵𝓸𝓿𝓮 // 𝓼𝓸𝓾𝓴𝓸𝓴𝓾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora