Capitolo 12

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Mentre chuuya si preparava davanti allo specchio, mettendo i guanti, e massagiandosi le mani che gli sembravano colpite da una decina di punte di spillo, qualcuno un po' esitante bussò alla porta.
<<Entrate pure>> rispose chuuya distaccato, la porta così si aprì lentamente seguita dalla figura,stranamente un po' disordinata,di Atsushi che forse aveva paura di distrubare.
<<Il conte la aspetta signor Chuuya...>> Gli disse il maggiordomo con la voce tremolante
<<Sisi ne sono a conoscenza ditegli che sto venendo da lui.>> Rispose il ragazzo con un gesto della mano per scacciarlo via.
Dopodiché si diede un ultima occhiata, si legò i capelli in una piccola codina bassa ed uscì.
Alla base delle scale come sempre lo aspettava il conte, che alzava lo sguardo incontrando quello alto di Chuuya. Il ragazzo quindi sempre con il mento un po' alzato - questa leggera superiorità di altezza gli piaceva particolarmente- scese le scale a passo lento, arrivando perfettamente davanti al conte che lo guardò sorridendo.
<<Mi stavi aspettando Chuuya?>>
<<Non da molto..>> rispose il rosso disinteressato. Dopodiché fece un passo avanti già pronto per andare ma Dazai lo prese per il braccio.
<<Dove corri..dovrai aspettare ancora un po'.>> Gli rispose ridacchiando, quasi come lo stesse prendendo per i fondelli.
<<Perché.>> Rispose chuuya freddo, ed un po' stizzato.
<<Devo sistemare delle cose... Ti avevo detto dopo lavoro no?>> gli rispose tranquillo Dazai, poi abbassò lo sguardo sulle mani di Chuuya che il ragazzo aveva continuato a massagiare da un po'. Senza dire altro gliele prese tra le sue e lui spaventato fece un passo indietro.
<<Che fai!>> disse sfregandosi la mano alla giacca, come per pulirla, e Dazai ne fu un po' dispiaciuto, ma si avvicinò lo stesso.
<<Volevo dargli un occhiata...posso Chuuya caro?>> Disse con un fare leggermente derisorio, e Chuuya un po' inervosito gliele diede, facendosi un po' rosso al tocco del conte. Questo aveva delle mani veramente morbide, e la sua presa era delicata mentre gli faceva scivolare via i guanti. Chuuya girò la testa altrove, mentre Dazai gli muoveva la mano, osservandola, poi alzò lo sguardo verso il rosso con un ghigno, forse perché aveva notato il colorito rosso sulle guance.
<<Ti fa male?>> Disse massagiandone la superfice con dei movimenti circolari che salivano e scendevano lungo il palmo
<<Non tanto...>> Rispose chuuya un po' rigido.
<<Capisco...>> Continuò il conte abbassando nuovamente lo sguardo. Poi spinse leggermente sulle punte delle dita e Chuuya si strinse le labbra per il dolore, le mani erano rosse ed un po' gonfie.
<<Sei proprio idiota.>> Disse Dazai sogghignando, e Chuuya ritirò la mano, avvicinandola al petto, anche se si sentì come se l'avessero strappato da un caldo abbraccio.
<<Guarda chi parla..>> Rispose stizzato, Dazai invece era divertito. Gli prese il braccio e lo trascinò con sé salendo le scale.
<<Aspetta...dove stiamo andando?>> Disse Chuuya premendo i piedi al terreno per non muoversi.
<<Nel mio studio...>> Rispose calmo Dazai, anche se tutti intorno rimasero con gli occhi spalancati, quasi come fosse la camera d'ingresso del tesoro della corona d'Inghilterra.
Chuuya però non si fece pregare più di tanto, seguendolo anche per curiosità.
Camminarono così, uno davanti ed uno dietro, e Dazai non lo lasciò nemmeno per un secondo, anche quando il rosso inziò a non porre più forza. Chuuya non si era nemmeno mai avvicinato al suo studio, tantomeno a quella zona della casa, ma sebbene si guardasse intorno non riusciva a non distrarsi dalla mano. Arrivati poi davanti alla porta dello studio Dazai lo lasciò prendendo le chiavi nella sua giacca, per poi aprire la porta rivelando quello che sembravano un normalissimo studio. Certo uno studio medico, con barella, arnesi, ma tutti in un piccolo angolino, per il resto c'era solo una grande scrivania, dei divanetti e tanti libri.
Dazai fece sedere Chuuya in uno di questi, poi scomparí dietro un altra porta per ritornare con due contenitori aperti.
Li poggiò davanti a Chuuya e si sedette al suo fianco.
<<Che ci devo fare?>> Disse Chuuya guardando i cerchi nella quale l'acqua si increspava appena la muoveva.
<<Questo..>> Dazai prese la sua mano, stringendola alle sue dita e la immerse molto gradualmente nell'acqua calda. Chuuya alzò gli occhi verso di lui, che però era impegnato a guardare la mano, e si girò di scatto appena il conte capí di essere guardato. Dopodiché gli lasciò la mano e con un panno poggiato sul tavolino si asciugò.
<<Dopo devi immergerla allo stesso modo in quella>> disse il conte ed indicò l'altra bacinella,
<<Le devi alternare... capito?>>
Chuuya annui un po' scocciato poi chiese:
<<Posso sapere a che mi serve?>>
<<Paghi le conseguenze di esserti esposto troppo al freddo. È normale con le temperature che ci sono qui e giocando con la neve a mani nude...>> Rispose Dazai, che nel mentre si era seduto alla scrivania, pestando qualcosa dentro una ciotola di legno.
<<Non devi stare molto...>> Disse, poi dopo aver versato la crema ottenuta in un vasetto gliela pose ed aggiunse <<Tieni prendi questo e mettilo ogni giorno.. io finisco qui e possiamo anche andare.>> Disse prendendo poi un quadernino, modificando e scrivendo qualcosa col pennino
<<Come vuoi..>> gli rispose chuuya <<Ma non ti avevo chiesto di visitarmi.>> Aggiunse continuando a guardare la sua mano immersa.
<<Ma sono un medico...E tu uno stupido.>> rispose distaccato dazai senza alzare il volto dal taccuino. Chuuya roteò gli occhi e sbuffò per trattenersi dal lanciargli l'acqua addosso.
<<A cosa stai lavorando?>> Disse invece disinteressato, mentre roteava le dita sulla superficie dell'acqua.
<<Ti interessa?>> Disse Dazai alzando lo sguardo dal quadernino.
<<No..ma dicono che si chiama conversazione.>> Gli rispose chuuya girandosi verso di lui, questo rimase bloccato, per poi sorridere divertito.
<<Come desideri mio caro..>> si avvicinò al ragazzo lasciando il quaderno sulla scrivania.
<<Mio padre prima di morire aveva iniziato una ricerca...io voglio solo completarla.>> Disse Dazai guardando il ragazzo rosso.
<<E per quale motivo?>> Chiese Chuuya senza ricambiare lo sguardo.
<<Perché è una ricerca importante..>> rispose Dazai, ma Chuuya ribatté:
<<È la sua ricerca...Tu saresti una nota a piè pagina.>> Senza nemmeno rendersene conto era stato abbastanza duro con le parole.
<<Ma lui ha fallito.>> Rispose Dazai, poi rimise la mano nella bacinella prendendo quella di Chuuya.
<<Avevamo lo stesso obiettivo, ma lui non l'ha raggiunto...Io si.>> La alzò dall'acqua e la posò in un panno che teneva nell'altra mano, asciugandola con delicatezza.
Chuuya lo guardò, per poi strappargli il panno e ritirare la mano.
<<C'è la faccio da solo.>> Disse con freddezza, ed il conte alzò le mani, poi aggiunse:
<<Come fai ad esserne tanto certo...>>
<<Perché devo.>> Rispose Dazai.
<<Non dovresti cercare qualcosa di nuovo?>> Disse Chuuya, con delle parole senza enfasi, come se non stesse dicendo nulla di importante.
<<Continua..>> disse Dazai che invece lo scrutava attentamente, come lo stesse studiando.
Proprio in quel momento Atsushi irruppe nella stanza.
<<C-conte!!>> Gridò.
Dazai si girò lentamente, dandogli uno sguardo totalmente vuoto e ad Atsushi venne un brivido, poi scuotendosi riprese il discorso.
<<Si affacci adesso...deve vedere.>>
Chuuya si girò subito verso la finestra, dando poi un occhiata a Dazai. Assecondato dal suo sguardo questo si alzò lentamente affacciandosi verso la contea. Da lì si vedeva all'angolo il portone d'ingresso. Chuuya lo seguì, sporgendosi a sua volta, Atsushi rimase invece dietro di loro.
Una fanciulla bussava disperatamente, graffiando il portone con le unghie e riempiendo l'aria con urla straziate. Mentre con un braccio batteva quella porta di legno, con l'altra reggeva la nuca di un bimbo disteso sulle gambe, avvicinandolo al petto.
Dazai indietreggiò, ed aumentò il passo verso l'ingresso, seguito da i due ragazzi.
Il suo viso era rigido, freddo come il ghiaccio, mentre quasi correva scalino dopo scalino, fino ad arrivare al portone. Dopo un suo assenso Atsushi si unì ad Akutagawa al fianco del portone e lo aprirono, mostrando la ragazza inginocchiata ed in lacrime. Dazai però, prima di avvicinarsi tirò Chuuya a sé e gli bisbigliò:
<<Rimanimi vicino...avrò bisogno di aiuto.>>
Il ragazzo spalancò gli occhi, per poi rispondergli tra i denti anche un po' arrabbiato:
<<Dazai cosa stai dicendo non sono un medico.>>
<<Seguimi e fa tutto quello che ti dico.>> Disse impassibile dopodiché si avvicinò alla signorina, e Chuuya, sebbene avesse voluto ammazzare qualcuno, lo seguì impotente.
<<VI PREGO VI PREGO..AIUTATELO>> urlava piangendo la fanciulla. Dazai si piegò sulle gambe avvicinandosi al bambino, mentre questa continuava a gridare.
<<Si calmi e mi faccia vedere.>> Disse alzando gli occhi verso di lei e la signora annui avvicinando il piccolo. La sua pelle era livida, le labbra quasi invisibili, Dazai gli prese il polso tra le dita notando che il battito era debole. Perdeva sangue dallo stomaco, dove un taglio profondo lo percorreva da destra a sinistra.
<<Atsushi, Akutagawa, portate alla signorina qualcosa di caldo.>> Disse girandosi indietro, poi tirò a Chuuya uno sguardo, come a ricordargli ciò che gli avesse detto.
Così poggiando le mani sulla nuca e la schiena del bimbo lo alzò, togliendolo dalle braccia della ragazza che urlò ancor più forte.
<<Le prometto che farò tutto il possibile.>> Disse girandogli le spalle, la donna però allungò il braccio dicendo:
<<Conte la prego...mi uccida al posto suo ma lo salvi.>> Chuuya sentiva una morsa al cuore, e si chiedeva come facesse il conte ad essere tanto freddo. Dazai si girò, avvicinandosi alla ragazza, gli prese la mano e la poggiò tra i capelli del bambino, lasciandoglieli accarezzare, questa con gli occhi rossi lo guardò come fosse un angelo. <<Non c'è bisogno... Nessuno morirà qui.. farò quel che posso.>> La donna trattenne le lacrime e annuì, Dopodichè mentre Dazai saliva le scale accompagnato da Chuuya, i domestici si avvicinarono calorosamente al lei, almeno Lucy ed Atsushi.

𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭𝔂 𝓵𝓸𝓿𝓮 // 𝓼𝓸𝓾𝓴𝓸𝓴𝓾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora