Capitolo 13

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Se si potesse curare il cuore, probabilmente correrebbero tutti a prendere la cura. Tante sono le malattie alla quale non c'è soluzione, e si cerca giorno dopo giorno una nuova medicina, un barlume di speranza. Ma non c'è medicina per curare il cuore, perché nessuno ha mai tentato di salvarlo dalle pene. È maledettamente bello quel sentimento, che nessuno ha mai pensato di curare il cuore anche se infranto, perché è così bello immergersi perfino in quel dolore, che fa male, tanto male, ma non aver amato avrebbe fatto peggio. È maledetto il cuore quando si innamora di orizzonti impossibili, quando non segue la via predestinata, sbanda, ma è così bello quel nuovo orizzonte.
Dazai era in piedi davanti al bambino, che dormiva ancora, continuando a pensare, e ripensare. Aveva due problemi a cui cercare una cura adesso.
Pensava a cosa gli aveva detto Chuuya "non dovresti cercare qualcosa di nuovo" un qualcosa di così semplice e che però l'aveva messo in un profondo dubbio. Perché era fermo da tanto tempo? perché erano passati anni ormai e lui era sempre tra il forse e il non ancora? E la soluzione era sempre più lontana del previsto. E proprio quando ormai sembrava essere vicina il mondo gli era caduto addosso, altri errori e pareva di iniziare da capo, ma non c'era più tempo. L'uomo affamato prima o poi trova un modo di sfamarsi, non pensando a nulla pur di correre ai ripari, e così stava succedendo anche a loro. Chiedere di resistere a delle persone come loro "vampiri", non far cacciare innati cacciatori, è un atto che non tutti sopportano, ma uccidere spudoratamente, questo non era accettabile. Ma chi poteva arrivare a questo punto? Fino a quel momento quelli come loro si erano saziati con quel poco nutriente che bastava, il sangue, ma adesso qualcuno gli stava andando contro, o forse più di uno, e quel qualcuno o tanti era estremamente crudele, tanto da portare un bambino sotto ai ferri, senza ucciderlo del tutto, che fosse un gioco? Era disgustoso.
Il secondo problema invece non lo voleva nemmeno considerare, era meglio ingnorarlo per il bene dell'uno e dell'altro, sebbene non riuscisse a scordare il calore della sua mano calda.
Chuuya nel mentre -a parlar del diavolo- si svegliò, ed a passo lento si avvicinò a Dazai, il quale aveva un aria scura dietro agli occhi, senza vita da fare paura, mentre era perso nei suoi pensieri.
<<Dazai..>> lo chiamò mettendosi al suo fianco, Dazai si scansò dalla barella e si girò verso di lui.
<<Come sta?>> chiese il rosso ed il Conte gli rispose con un leggero sorriso
<<Il polso è buono...se la caverà.>> Chuuya allora sospirò un po' più tranquillo.
<<La ragazza...>> Inziò ma fu interrotto dal conte.
<<L'abbiamo fatta accomodare in camera tua...>> Disse tranquillamente Dazai.
<<Cosa?!>> Rispose chuuya, avvicinandosi a lui furioso ma Dazai era calmo come al solito.
<<Bè penso che rimarranno per un po' qui..>> poi si girò verso il bambino <<Almeno finché l'ometto non si alzerà>>
Chuuya allora inziò a fumare per la rabbia.
<<Ed io cosa dovrei farci? Mi spieghi con tutte queste stanze tu perché gli hai dato la mia?!>>
<<Perché le altre non sono agibili...ed era una fanciulla in pena per suo fratello non potevo cacciarla via...sei un mostro Chuuya!>> Chuuya fece un urlo trattenuto alzando gli occhi poi si avvicinò al conte dicendo:
<<Sentiamo ed io dove dormo adesso?!>>
Il conte sorrise maliziosamente
<<La mia stanza è grande...>> gli rispose,
Chuuya rimase bloccato, poi lo spinse via.
<<Dormirò nel mio studio.>> Si rispose convinto e Dazai sghignazzando gli disse:
<<Menomale... preferisco aver la camera libera.>>
<<Non avrei disturbato le tue amiche.>> Sorrise Chuuya, ma Dazai rimase impassibile.
Si avvicinarono entrambi al bambino, poi dopo Dazai riprese la conversazione dicendo:
<<Chuuya...prima cosa mi stavi dicendo...sai intendo sulla ricerca.>> Chuuya si girò verso di lui rispondendo francamente:
<<È cosa vuoi che me ne ricordi...ho operato un uomo!>> Dazai sorrise e lo spintonò amichevolmente
<<È un piacere dottor Nakahara.>> Disse inchinandosi a lui, ma Chuuya lo ignorò roteando gli occhi, anche se non poté nascondere un sorriso.
<<Intendevo quel discorso sul fatto di creare qualcosa di nuovo>> continuò Dazai. Chuuya posò un dito sulle labbra cercando di ricordare, ed il conte non poté astenersi dall'osservarlo. Poi disse:
<<Ah ora ricordo...>> Chuuya si girò verso Dazai ed aggiunse <<Be'...se avessero sbagliato un equazione ed io dovessi correggerla, preferirei svolgerla di mio, piuttosto che leggere e rileggere scritti che magari risultano incomprensibili.>> Dazai lo guardò perplesso, non che quello che dicesse fosse una perla di saggezza, ma gli portava un dubbio.
<<Per te dovrei trovare la mia soluzione?>> Chiese, e Chuuya gli rispose:
<< Per me dovresti prima cercare un cervello funzionante poi provare a sforzarlo>> Dazai sorrise e spintonò nuovamente Chuuya.
<<Eddai..>> sghignazzò
<<Spingimi di nuovo e giuro che ti uccido>> rispose chuuya. Il conte prese allora un bisturi tra gli stumenti di lavoro e lo pose nelle mani del rosso.
<<Ti sfido...>> Disse sorridendo.
<<Tu sei pazzo.>> Gli rispose chuuya lanciando via il bisturi, anche se era tentato.
In quel momento il bimbo inziò a muoversi leggermente, aprendo delicatamente le palpebre. Dazai e Chuuya vedendo la scena dalla coda dell'occhio si girarono immediatamente, circondando il ragazzo.
<<Ragazzino era ora!>> Disse Dazai sorridendo, Chuuya invece con un fare molto più pacato e tranquillo gli disse:
<<Come ti senti?>>
Il bambino però era parecchio stonato ed inziò a guardarsi intorno, poi incrociando gli occhi di Dazai urlò a gran voce.
Chuuya si avvicinò subito cercando di bloccarlo , Dazai invece rimase fermo dov'era.
<<IL MOSTRO!...MOSTRO!>> Continuava ad urlare il piccolo dimenandosi, Chuuya nel mentre cingendolo con le braccia guardava Dazai che aveva abbassato il capo, e sul suo viso era caduto quel velo senza vita che ormai aveva imparato a conoscere.
<<Ragazzino lui è il tuo dottore! Sei al sicuro qui... tranquillo.>> Gli disse Chuuya con uno sguardo gentile che potesse aiutarlo, il bimbo man mano si rassegnò, lasciandosi alla sua presa.
<<Va tutto bene..>> continuò Chuuya distendendolo sul letto. Poi guardò Dazai
<<va tutto bene..>>
In quel momento entrarono Akutagawa ed Atsushi, giunti dopo aver sentito le urla.
<<Daza->> ma furono fermati dopo aver visto la situazione e lo sguardo pietrificante del conte.
<<Giusto in tempo...>> Disse il moro, poi si avvicinò ai due.
<<Portate qui la fanciulla...vorrà vederlo>> disse girandosi verso il piccolo.
Pochi minuti dopo la ragazza era già lì seduta ai suoi piedi piangendo ed onorando i due ragazzi. Dopodiché Dazai mettendosi al suo fianco le chiese.
<<Cos'è successo..ha rischiato tanto ad arrivare fin qui...nella foresta ci sono i lupi>> Disse abbassando il tono di voce sulle ultime parole, quasi fosse disgustato anche solo dal pronunciarle.
<<Dottore dovevo...mio fratello...m-m-mio fratello...>> Tornò a singhiozzare la signorina, Chuuya si avvicinò poggiandole quasi scocciato una mano sulla spalla.
<<Si calmi...cosa gli è successo.>>
<<Giocava nel cortile..lo fa sempre ed io ero distratta a parlare..Che sorella orribile che sono! Sono il disonore tra le fanciulle! Ho smesso di guardarlo per un minuto ed era sparito..>> riprese a piangere, i due ragazzi si guardarono, negli occhi di Dazai non c'era un minimo di stupore, il che lasciò Chuuya sbalordito.
<<P-poi l'ho cercato con tutta la servitú e anche gli altri cittadini mi hanno gentilmente donato il loro aiuto. L'abbiamo trovato io, la vicina, il fornaio, il fabbro, il bottegaio in fondo alla via, il tavernaio e la moglie, il macellaio..>>
<<Va bene può continuare...>> Disse Chuuya e Dazai gli sorrise dicendo
<<Il paese è piccolo.>> Poi la ragazza continuò:
<<L'abbiamo trovato in una pozza di sangue
e-e.. non sapevo che fare. Quindi sono venuta da lei che.. Dio misericordioso avete fatto un miracolo!>> Poi si girò verso Chuuya prendendogli le mani <<Anche a lei...che Dio la benedica! la ringrazio infinitamente.>>
<<È il mio lavoro...ma la prego mi dica il suo nome.>> Chiese Dazai e la fanciulla gli rispose
<<Naomi tanizaki..>>
<<Un nome tanto aggraziato poteva appartenere solo alla famiglia del barone tanizaki... è un piacere fare la sua conoscenza.>> Disse Dazai facendo il civettuolo, Chuuya invece rimase in silenzio.
<<Esattamente.. Però che sgradevole occasione per fare conoscenza conte...>> Disse la fanciulla mentre qualche lacrima le scendeva dal viso.
<<Non si preoccupi signorina suo fratello si riprenderà..considero però che sia meglio aspettare che riprenda le forze necessarie per lo spostamento.>> Rispose Dazai aggiungendo:
<<Le daremo tutta la nostra ospitalità... >> La fanciulla sorrise dicendo:
<< Lei è un buon uomo conte... La ringrazio di tutto cuore.>>
Poi la fanciulla si girò verso Chuuya, che nel mentre si era limitato ad osservare.
<<È lei.. qual'è il suo nome?>> Chiese la signorina.
<<Chuuya Nakahara... è un piacere.>> Rispose il ragazzo porgendo la mano della fanciulla alle labbra.
<<Il piacere è mio signor Nakahara..ma mi scusi per la sfrontatezza è di queste parti? Non ho avuto mai il piacere di incontrarla in città.>>
<<La città è piccola.>> Ripeté Dazai guardando Chuuya sorridendo beffardo, questo allora si prostò alla ragazza e disse : <<Non si preoccupi... Io sono inglese, per questo motivo non mi ha mai visto, sono qui per lavoro.>>
<<Ah un inglese... Deve raccontare storie grandiose...>> La fanciulla lo guardò quasi ad analizzarlo dalla testa ai piedi e Chuuya si sentì a disagio:
<<Non sono un gran oratore.>> Disse sbrigativo, dopodiché aiutò la fanciulla ad alzarsi e la accompagnò alla porta, ma Dazai fermò entrambi bloccando Chuuya con una mano sulla spalla.
<<Signorina Naomi...ci faccia il dono della sua presenza per la colazione.>> Disse Dazai sorridente ma la fanciulla scosse delicatamente il capo dicendo:
<<Sarebbe un gran piacere, ma preferisco rimanere al fianco di mio fratello.>>
per poi dirigersi accompagnata dala servitù nella camera una volta di Chuuya. Le domestiche avevano inoltre già preparato tutti i bauli nella camera da letto di Dazai dove il ragazzo sarebbe potuto andare a riprenderli.
Dazai ritornò a monitorare il bambino, sveglio, visitandolo come si deve mentre chuuya rimaneva fermo ad osservarlo. Era stregato dalla sua delicatezza, da come gli porgeva l'orecchio sul petto, ed analizzava ogni dettaglio.
<<È stato un peccato non poter uscire..>> disse Dazai mentre faceva distendere il bimbo lentamente, con attenzione alla ferita.
<<Eh già...>> Disse Chuuya disinteressato, era rimasto come ipnotizzato.
<<Ora però devi andare.>> Disse Dazai avvicinandosi.
<<Sisi.. Aspetta che?>> Chiese Chuuya svegliandosi magicamente.
<<Devi andare...voglio rimanere solo con il ragazzo.>> Disse girandosi verso il bambino intimorito. Chuuya lo guardò sospettoso, incitato dal bambino che pareva tremare, ma non si oppose, ed accompagnato dalla spinta di Dazai finì fuori alla porta. Eppure la curiosità era stranamente forte in lui, quello sguardo, le urla di paura di qualche minuto prima, voleva sapere anche lui cosa fosse successo, così rimase ad origliare.

𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭𝔂 𝓵𝓸𝓿𝓮 // 𝓼𝓸𝓾𝓴𝓸𝓴𝓾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora