Alcuni piangono non perché sono deboli, ma perché sono stati forti per troppo tempo. Per quanto uno può resistere e accumulare, accumulare, accumulare? È come riempire un bicchiere, l'acqua prima o poi arriverà all'orlo e straborderà. Le emozioni sono così, vengono chiuse dentro, tenute al sicuro. Cerchiamo di sembrare forti e quando meno ce lo aspettiamo il bicchiere straborda e le emozioni escono fuori, all'aperto.
In diciotto anni non ho mai visto Trevor piangere, mai. Sono successe tante cose negli anni che avrebbero potuto causare una reazione estrema da parte sua, ma non ha mai ceduto.
Ciò che Tyler ha detto deve avere per Tray un significato molto più profondo di quello a cui io posso pensare con le poche informazioni che possiedo.
Non riesco a fare niente. Non sono brava a consolare le persone quando sono giù. Io sono una di quelli che nasconde le emozioni, non so come comportarmi quando sono gli altri ad essere vulnerabili. Accanto a me c'è Hamilton che sta osservando il suo migliore amico, le sue labbra sono strette in una linea sottile e ai fianchi, le sue mani sono chiuse a pugno.
Darril rimane indietro, accanto alla porta. Resta in disparte perché sa di non poter fare niente per aiutare Tray, già ha fatto abbastanza andando contro suo fratello.
La musica nell'altra sala ha ripreso a martellare, le mura sembrano vibrare al volume alto, la gente è tornata a divertirsi e si è lasciata alle spalle la sfida di poco fa. I Lupi hanno sganciato la bomba e sono andati via e hanno lasciato Tray in uno stato che mi fa non poca paura.
Più lo guardo e più mi sento male perché vedo che dentro sta soffrendo e, nonostante le lacrime, cerca ancora di fare il duro. Distolgo lo sguardo perché i suoi occhi esprimono così tanto dolore da penetrarmi dentro.
Anche Ham sembra in difficoltà. Non si muove, non fa niente e la prima lacrima prende la sua corsa lungo la guancia di Trevor. Lo vedo inspirare, trattenere quel respiro e non resisto più nel vederlo in queste condizioni.
Percorro la distanza che ci separa e mi siedo accanto a lui. Porto una mano sulla sua, intreccio le nostre dita e lui me lo lascia fare rilasciando il respiro che stava trattenendo. Apre la bocca, forse per parlare, ma non ne esce nessun suono, solo un altro, profondo, respiro.
"Tray..." sussurra Hamilton e io alzo lo sguardo su di lui. Sembra tanto devastato quando il ragazzo accanto a me. "Ne parlerò con gli altri, risolveremo la situazione," continua, ma immediatamente Trevor scuote la testa.
Finalmente parla, ma la sua voce non è forte come sempre, non è sicura, questo non è lui! "Non ne parleremo con nessuno. I Lupi non otterranno ciò che vogliono, costi quel che costi. Ormai hanno usato tutte le loro armi non hanno altro contro di me. Si sono bruciate le loro occasioni e lo sanno."
Il biondo non dice più nulla. Se Tray ha preso questa decisione, in questa situazione, non c'è da discutere.
"Mi dispiace per mio fratello," esordisce Darril facendo un passo avanti. Tiene lo sguardo basso mentre pronuncia queste parole. Si guarda la punta delle scarpe.
Tray scuote la testa. "Abbiamo entrambi fratelli di cui non andiamo fieri, non è colpa tua."
Darril annuisce. "Vi lascio soli," si gira e poggia una mano sul pomello della porta prima di girarsi verso di me, "Ci vediamo a scuola," ed esce andando via, chiudendosi la porta alle spalle.
Hamilton rimane, ci guarda per qualche secondo e poi si siede dall'altro lato di Tray.
Mi faccio coraggio e pongo la domanda più delicata. Prendo un bel respiro prima di parlare, "Cosa voleva dire Tyler, e come fa ad avere informazioni del genere?"
Tray stringe la presa sulla mia mano e si prende qualche momento prima di rispondere. Ham parla prima che Trevor possa darmi tutte le spiegazioni. "Io avrei un'idea di chi possa aver condiviso certe informazioni. L'unica altra persona in famiglia ad averle certe informazioni."
No! Scuoto la testa. Peter si sta dimostrando qualcosa che non mi sarei mai aspettata ma non posso, non voglio credere sia stato lui a divulgare dettagli sensibili sul suo stesso fratello, assolutamente no. Non avrebbe avuto motivo per farlo. Cosa ci guadagni nell'infangare la tua stessa famiglia, quella che, nei momenti più difficili ti rimarrà sempre comunque accanto?
"Te l'ho detto, quel giorno, dei miei genitori," sussurra Tray, come se, a voce più alta, anche gli altri nella sala potrebbero sentirlo. Le sue parole sono per me, "Erano dei tossici, entrambi. L'ho scoperto qualche anno fa. Mi hanno avuto in una notte in cui erano entrambi fatti e hanno fatto sesso, probabilmente non sapevano neanche cosa stessero facendo. Mia madre non ha capito di essere incinta fino a solo qualche settimana prima del parto. Non so come, con tutta quella droga, sia riuscita ad avermi e io sia uscito fuori normale. Pensa un po'," ride, ma non c'è divertimento in questa risata. "Mio padre era lo spacciatore, mia madre lo ha convinto a provare la merce con lei ed è diventato un tossico anche lui. Mi hanno tenuto con loro per qualche tempo, qualche mese, poi un giorno mia madre è andata in overdose. Mi hanno trovato dei paramedici da solo, qualche giorno dopo, che urlavo per la fame, il freddo, non lo so. Non so come sono sopravvissuto Kat, me lo chiedo ogni volta che penso a questa storia. Ne ho passate tante e avrei già dovuto essere morto. Ma poi sono finito in affidamento dai King, non riuscivano ad avere figli, era il luogo perfetto per me, tra due genitori amorevoli. Poi è arrivato Peter, il miracolo dopo anni di tentativi. A me non ha mai pesato la presenza di Peter, ma a quanto pare, a lui ha sempre pesato la mia."
Adesso sono i miei occhi a riempirsi di lacrime. Mai avrei immaginato una storia del genere. "Tray," stringo la presa sulla sua mano. Le nostre nocche sono bianche per quanto è forte la stretta.
"Ho trovato mio padre due anni fa. Era ancora vivo. È stato lui a raccontarmi tutte queste cose. È stato molto contento di aver visto grande e in salute e... io sono stato contento di vedere lui. Ci siamo visti alcune volte, poi lui è morto. Negli ultimi anni si era disintossicato però la droga aveva causato troppi danni interni. È stato bello conoscerlo, ma non è stato bello sapere quando delle ore di estasi fossero state più importanti per queste persone che vedere crescere il loro stesso figlio. Le uniche persone a sapere di tutto erano Ham, la mamma e Pete, solo loro. Non avrei mai detto questa storia a nessun altro."
"Non riesco a credere Peter abbia potuto fare una cosa del genere. Sei suo fratello, siete cresciuti insieme. Il sangue non definisce chi sei," la mia voce si spezza.
"A quanto pare il sangue definisce chi sei Katana." Volta il viso verso di me, punta i suoi occhi nei miei. "Non sono mai davvero stato amato. Ma va bene. Stasera ho capito una lezione molto importante che non dimenticherò tanto facilmente."
"Non dire così!" Esclamo inclinandomi in avanti verso di lui. "Tu sei amato, lo sei sempre stato, dalla zia, dallo zio, da Hamilton... da me."
Lui sorride, e stavolta il suo sorriso arriva agli occhi. Il verde si illumina di una piccolissima scintilla, è la e il cuore salta un battito.
"E voi siete tutto ciò di cui ho bisogno," mi bacia cogliendomi di sorpresa. Lo lascio fare ma dura poco perché torna alla posizione iniziale. "Per questo non mi abbasserò ai giochetti dei Lupi. Questa rivelazione mi ha ferito. Mi ha ferito sapere che sono a conoscenza del mio sfortunato passato, ma non importa perché i segreti non possono rimanere tali per sempre. Ma un fiore di loto non si arrende nei momenti di difficoltà, resiste a tutto e così farò pure io perché la mia famiglia è accanto a me, prenderò la mia forza da loro."
Lascia la presa sulla mia mano e mi porta un braccio intorno alle spalle. Lo stesso fa con Hamilton e ci tira a sé, ci tiene stretti e noi stringiamo lui.
Una famiglia non devenecessariamente essere composta da chissà quanti membri. Anche uno solosignifica famiglia. Ma cosa più importante, la famiglia non è solo quella concui cresci, si trovano negli anni persone che possono assumere ruoli moltoimportanti nella vita di una persona.
Io non ho più una famiglia. I miei genitori sono morti, ma ho Trevor, ho Hamilton, ho la zia. Pensavo di avere anche Peter, forse così non è, ma ho già tutto ciò di cui ho bisogno. Ho le persone che mi sosterranno nei momenti peggiori, le persone che mi rimarranno sempre accanto e io sarà questo tipo di famiglia anche per loro.
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Lotus Flower [in Revisione]
Romance*la storia contiene scene e linguaggio espliciti non adatti ai minori* "Vivere tutti i giorni il giorno perfetto sarebbe un'utopia... Perché ad ogni giorno perfetto ne segue sempre uno imperfetto." Katana King non avrebbe mai pensato la vita le rise...