Capitolo dodici

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Routine. Una routine è quando si ripetono delle azioni in ordine ogni giorno. Ma una routine può essere di due tipo, volontaria e non. La routine forzata è quando si deve ripetere quell'azione per forza, per cause di forza maggiori, quando non hai altra scelta che fare le cose in un certo modo e in un certo ordine. Un altro tipo di routine è quella fatta perché ci si sente bene a farla, azioni che ci fanno sentire meglio, che ci fanno sentire noi stessi.

Io nella mia vita ho entrambi i tipi di routine, anche se ormai non riesco più a distinguerle perché è quasi come se non sapessi nemmeno più cosa mi fa stare bene.

Alzarmi la mattina presto per andare a scuola è una routine che ancora non ho catalogato. Devo decidere se mi piace o no. Avere dei buoni propositi per l'anno scolastico non significa necessariamente farci piacere la scuola. Per ora però me la faccio andare bene, perché i miei compagni non sono male.

Stamattina non ho incontrato Trevor per casa e non ho fatto nessuna domanda a Peter per il suo comportamento di ieri. Faccio finta di essermelo dimenticato e lui fa lo stesso. Il problema è che non potrei mai dimenticarlo, quindi rimango in attesa del momento giusto per fare porre qualche domanda.

Ci sono dei momenti in cui, anche se qualcuno ti sta mentendo, tu fai finta di niente perché sai che la verità non ti farebbe alcun bene o sai che non ti sarebbe utile. Ci sono però momenti in cui sai che una persona ti sta mentendo ma quella verità potrebbe totalmente cambiare la tua prospettiva. Non ti stanno mentendo perché vogliono proteggere te, ma perché vogliono proteggere sé stessi.

Peter mi sta mentendo, ma non per proteggere Tray, ormai ho capito che non farebbe nulla per proteggere suo fratello, c'è altro sotto e più mi tiene dei segreti più io divento curiosa e per quanto io sia una persona calma, che si fa gli affari suoi e non si immischia nelle questioni degli altri, c'è un modo molto semplice con cui farmi diventare invasiva e curiosa, il tenermi dei segreti.

Percorriamo la stessa strada per il terzo giorno di seguito. Le foglie degli alberi stanno iniziando a colorarsi di autunno, sembrano pronte a cadere, ma ancora è troppo presto.

Anche questa mattina troviamo Darril e Natasha ad aspettarci fuori, davanti al portone d'ingresso, solo che stamattina c'è qualcosa di diverso perché Darril non aspetta che lo raggiungiamo, ma prende a venirmi in contro. Mi fermo, e lui fa lo stesso, a pochi centimetri da me. Il suo viso inizia a chinarsi verso il mio e capisco cosa sta per fare, ma non mi tiro indietro.

Ieri lui è stato gentilissimo, sono stata io quella strana della serata con tutte le mie domande. Darril mi bacia, io chiudo gli occhi e mi lascio trasportare.

È normale che io non senta niente? Darril è affascinante, i suoi occhi sono in grado di esprimersi più di quanto farebbero mille parole. I suoi capelli biondi - oggi tirati all'indietro - sono perfetti per il suo viso scolpito, eppure, da questo secondo bacio non ricevo nulla. Nessuna sensazione particolare, nessuna farfalla nello stomaco, e ancora una volta mi sento io quella strana.

Lui si allontana e io gli sorrido per camuffare la mia indifferenza. O sono brava io a fingere, o lui è troppo buono, e riconoscendo il fatto che io non sia mai stata una brava attrice, Darril è davvero la persona più carina di tutte. Mi prende per mano e ci incamminiamo verso la scuola nello stesso istante in cui la campanella della prima ora suona.

Non vado all'armadietto a prendere il libro, Darril tiene il suo in mano come se fosse un premio che condividerà con me. Il suo sorriso è così sincero, così ampio e mi sento una persona orribile. L'ho conosciuto meno di una settimana fa, potrei farmelo piacere con il tempo, vorrei farmelo piacere perché tutto ciò che mi trasmette sono sensazioni positive.

Peter mi fissa con un sorrisetto stampato in viso mentre ci dirigiamo verso l'aula di scienze. È la prima lezione di scienze dell'anno e da quello che ho sentito dire è una delle più difficili perché il professore pretende molto. Forse potrei dirmi brava in matematica, in chimica, ma non in scienze, mai in scienze e ovviamente quest'anno sarà la materia per cui sono meno portata quella che mi darà più problemi.

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