Giunti nel primo pomeriggio alla base dopo un viaggio estenuante in cui aveva soltanto dormito dietro ai sedili posteriori di Wave, si sarebbe aspettata di vedere il caos puro, avevano tardato due giorni, si aspettava quindi vedere il resto dei membri darsi da fare per sfamarsi e andare avanti.
E invece vi era un silenzio tombale.
Quando aprirono la porta principale che dava nell'atrio, sentiva lo stomaco pensante e una nausea salirle in gola.
Avrebbe pensato fossero tutti morti, se non era per il fatto che non vedeva segni di inflazione, lotta o corpi sparsi in giro.Trovarono per fortuna tutti i membri riuniti in mensa, uno accanto all'altro erano in ginocchio, il viso rivolto alla terra e le mani incrociate verso il soffitto che li divideva dal cielo, mormoravano a ripetizione preghiere di speranza, chiedendo protezione e misericordia in ripetizione, non vi erano altri sussurri, perfino Camille, anziana com'era, era piegata in due in preghiera.
Uscita dal furgone, Skye aveva continuato a barcollare, come se Icaro le avesse davvero prosciugato tutta la forza e le avesse sottratto da sotto pelle qualcosa di prezioso. Era per questo che Saleem continuava a sorreggerla silenzioso, si fermarono giusto ai piedi della porta, lasciando i devoti alle loro richieste e attendendo che finissero per farsi notare. Saettando gli occhi sui loro visi, constatò che non mancava nessun'abitante del Villaggio, non si era neanche resa conto di star trattenendo il respiro finché non lo ricacciò fuori, espirando a pieni polmoni. Sentì le dita di Saleem sul suo fianco irrigidirsi appena, abbassò lo sguardo verso di esse quando si sentì chiamare dall'altro lato della stanza.
«Skye» urlò una voce e dal centro di tutte quelle persone, sbucò una figura che si alzò in tutta la sua notevole altezza. Il resto degli abitanti, alzarono curiosi lo sguardo verso di lei prima di scattare in piedi.
Karim le sorrise incredulo, claudicò lontano dagli altri, avvicinandosi a lei.«Stai bene» non era una domanda, ma un sospiro di sollievo, quando le fu vicino, non badò minimamente a Saleem, l'abbracciò di slancio, costringendola ad indietreggiare di qualche passo per non cadere sotto al suo peso.
Saleem fu costretto a lasciarla andare, distaccandosi senza proferir parola.
Il resto del Villaggio, li sommerse subito, domandando e chiedendo tutto sulla loro missione, felici finalmente di vederli arrivare. Vennero inabissati dai sorrisi, abbracci e parole di conforto.Saleem si allontanò subito dopo con Adil, si misero in disparte il necessario per raggiungere gli altri della squadra, pronti a raccontare tutti gli eventi.
«Che bello vederti, ho avuto paura...» si fermò, ma Skye sapeva bene cosa voleva intendere. Perfino la sua squadra, molto probabilmente, aveva temuto che forse non sarebbero più potuti ritornare indietro.
«Sono contenta che anche tutti voi stiate bene» confessò, e un leggero peso dal cuore si dissolse.
Silenziosamente vide anche Indie sbucare dalla folla e solo quando le fu vicino le sussurrò cordialmente «Ti va se ti visito?» dall'espressione preoccupata era evidente che il suo aspetto doveva sembrare davvero disastroso. Annuì, lasciando che l'amica la prendesse silenziosamente una mano, trasportandola in infermeria.La fece accomodare su una vecchia scrivania rimasta ancora in piedi nonostante la corrosione. Indie prese uno straccio e lo frizzò nell'acqua stantia che aveva preparato qualche ora prima per altri pazienti. Iniziò delicata come una piuma a ripulirle il viso.
«C'è del sangue qui» constatò, guardando l'acqua nella ciotola diventata di un color ruggine. «è tuo?» chiese preoccupata.
Ma Skye era abbastanza sicura di non portare nessuna ferita sul viso. Scosse il capo in risposta, e una volta finito con la faccia, sentì le dita ruvide dell'amica sistemarle i capelli sfatti e sfibrati, richiudendoli in una treccia alta.
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RESISTANT
RomanceSkye e Saleem sono due persone che agiscono diversamente l'uno dall'altro e mai e poi mai si sarebbero aspettati di finire nella stessa squadra. Soprattutto Skye, dapprima ballerina, ora si ritrova in una realtà nuova, sottratta dalla sua vita prece...