L'indomani, prima di andare agli allenamenti, Skye passò da Karim e fu lieta di vederlo dormire. Quando ritornò al campo, Saleem non la degnò di uno sguardo, tutti i discorsi in sospeso fra loro erano destinati a rimanere tali. Cosi continuarono tutti insieme gli esercizi, fra il parlottare di Joseph su quanto facesse caldo e le lamentele di Finn per i dolori articolari, proseguirono anche quella giornata estenuante.
Skye si lasciò andare come un sacco di patate al suolo, facendo alzare un accumulo di terriccio e sabbia. Da quando erano arrivati alla base, non erano più usciti da quelle rocce per andare nel deserto. Nonostante avessero trovato anche dei rifornimenti di benzina per i furgoni, non si erano ancora spostati, ma questo non sarebbe durato molto allungo essendo che prima o poi avrebbero dovuto fare di nuovo scorte di cibo.
Gli artificieri e i fabbri, grazie alle scorte di armi trovate, si erano fermati con i lavori precedenti. Ora si dedicavano a monitorare la sala di spionaggio per accettarsi che nessuno si avvicinasse a loro, ma da lì a breve Saleem e Joseph avrebbero dovuto allenare anche loro per l'imminente guerra.
Gli unici a rimanere ancora fermi erano i malati e gli anziani, che si rendevano utili preparando i pasti e facendo lavoretti utili come quello di Camille.
Servivano regole, aveva detto perentorio Adil.
Ma lei era certa che anche se avessero seguito categoricamente tutti quei dettami, non sarebbe cambiato tantissimo.
Ma tutti seguivano fedelmente il Vecchio, come dargli torto se no, grazie a lui erano giunti sani e salvi a quella base segreta incontaminata da Icaro, vi avevano trovato scatolame ancora integro, anche alcuni medicinali, due ampi arsenali e altri comfort primari come acqua, letti, un tetto sulle loro teste, benzina e molto altro.
Indie e Muna erano ripartite con tutte le operazioni che avevano dovuto rimandare, lo stesso Karim ne era alla prova.
E anche loro si erano dedicati agli allenamenti intensivi per recuperare tutto il tempo perso ma speso nella marcia per arrivare fin lì.
Il sottoterra e della torre ormai erano solo lontani ricordi, ma non sembrò mancare a nessuno d'altronde; il Vecchio si era difeso sul perché non li avesse portati lì prima, avrebbero senza dubbio incontrato le truppe di Icaro durante i giorni estenuanti di cammino fra le dune del deserto.
Se ora c'era quella sorta di tregua, era soltanto per il patto che Icaro stesso aveva offerto a Skye.
Una piccola tregua che sarebbe scaduta fra poche settimane, e se lei avesse accettato, sarebbe continuata invece almeno fino alla fine quell'anno, ovvero per altri cinque mesi.
Abbastanza per lasciar scappare via tutti da quel posto.
Era un sacrificio accettabile, pensò Skye sentendo il cuore più pesante.
Voltò il capo verso il terreno, guardò i suoi amici riprendere fiato sotto alle luci del tramonto, erano mantidi di sudore e stanchi, ma parlavano animatamente fra loro, facendo alcune battute su come grugniva rumorosamente George quando si allenava.
Gli sarebbero tutti mancati, semmai avesse accettato le condizioni del loro più acerrimo nemico.
Tutti loro, scrutò bene in viso, non avevano niente eppure le avevano offerto cosi tanto...
Emozioni e affetti che non aveva mai provato a Parigi.
«Resti lì?» chiese divertito Joseph, stringendole la mano per aiutarla ad alzarsi.
Quando entrarono tutti nella base, si separarono dandosi appuntamento per la cena nella mensa, annuì anche lei salutandoli mentre si incamminava, non sorprendendosi che il loro superiore era già a metri di distanza da loro.
Avrebbe fatto rapporto ad Adil, per questo né approfitto per andare anche nella sua camera, per risalutare Karim e chiedergli come stava.
Lo trovò lì, seduto su due cuscini, parlava con un'anziano barbuto, quando la notò, sorrise timidamente.
«Skye!» salutò allegro, fece per alzare la mano, ma la tirò subito giù serrando un po' gli occhi.
«Fa ancora male?» chiese lei, facendo un saluto con il capo. Lui annuì, l'espressione di dolore sul suo viso cambiò celere, sorrise ancora.
«Sopportabile, Muna dice che per ora fila tutto liscissimo» sorrise ancora, rivelando denti diritti e perfetti.
«Lui è Leon» indicò l'uomo che li stava osservando, lo vide alzarsi e andargli incontro. «Piacere, Skye» allungò la mano, che lui prese prima di poggiare le labbra sul suo dorso in gesto di venerazione.
«So chi sei» rivelò, chinò il capo sotto al suo sguardo sorpreso «Sei quella che ha conquistato la fiducia di Adil e Saleem, e anche di Karim» indicò il ragazzo steso a letto. «Di conseguenza anche la mia» si chinò di nuovo, poi le lasciò andare finalmente le mani, mentre lei portava un peso da un piede all'altro leggermente imbarazzata. Leon la fissava dalla sua statura tozza incorniciata da folti capelli ricci «Mia moglie dice che sei la nostra salvezza, come un miracolo» continuò a lusingarla, creando in lei quella strana sensazione viscerale. Capitava spesso a chi non aveva niente, di porre fede anche nelle più piccole cose, come il suo arrivo al Villaggio. Speravano, pregavano, riponevano fin troppa fiducia in lei.
Non era la chiave, non avrebbe salvato nessuno di questo passo, semmai il contrario. Era per colpa sua che avevano dovuto attraversare per miglia il deserto sotto al sole arido.
Si sorprese anche per il fatto che sua moglie era viva, non solo anime sfortunate erano lì, ma erano riusciti a salvarsi anche piccole famiglie come loro.
«Leon, cosi la metti in imbarazzo» replicò Karim, scuotendo il braccio dell'uomo.
«Non era mia intenzione» ammise ridendo, alleggerendo cosi l'aria diventata satura. Si sposò e rimise al letto di fronte a quello di Karim.
«Stavamo parlando che anche io avevo avuto un'operazione mesi fa, proprio qui» si indicò la gola sommersa dalla peluria. «Sono riuscito a ritornare a saldare nel giro di poche settimane» confessò a Karim, che lo ascoltava sorridendo.
«A me andrà meglio, riuscirò a guarire in me che non si dica grazie alla mia morfina» prese per una mano Skye attirandola sul letto, quando ricadde su di esso, fu cauta a non finirgli sulla gamba. Arrossì in imbarazzo mentre gli occhi di Leon si illuminarono di nuovo «L'amore fa a volte fa miracoli!» rise di gusto annuendo.
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RESISTANT
RomanceSkye e Saleem sono due persone che agiscono diversamente l'uno dall'altro e mai e poi mai si sarebbero aspettati di finire nella stessa squadra. Soprattutto Skye, dapprima ballerina, ora si ritrova in una realtà nuova, sottratta dalla sua vita prece...