59. Lava e ghiaccio

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Controvoglia si mise seduta, i muscoli doloranti per aver dormito per ore sulla scrivania la costrinsero ad alzarsi lentamente sentendo ogni arto irrigidito.

La luce soffusa illuminava la sala in vari angoli, alcuni fogli erano caduti sul pavimento per via della notte scorsa, quando li avevano scaraventati via per poter dormire sul ripiano.
Si alzò e li risistemò, la sua mente la riportò alla notte appena trascorsa, a ciò che aveva svelato ad alta voce, a come l'aveva baciata e a ciò che aveva detto Karim... quando sentì la porta dietro di lei aprirsi.

Sperò fosse Saleem, ma invece trovò il viso ostile di Patrick, che la guardava sospettoso.

«Che c'è oggi lavori qui?» chiese, andando verso la sedia e attivando alcuni monitor. «No, sto per andare agli allenamenti» spiegò, allacciandosi meglio gli scarponi e avviandosi alla porta, non fece altre domande per sua fortuna, né indagò sul perché fosse in quella sala, immaginò fosse perché era un soldato e molto probabilmente aveva accesso a tutto.

Pensò di averla passata liscia, quando lo sentì dire «Farò finta che non sia una coincidenza che Saleem sia uscito pochi minuti fa per ricevere il cambio turno» fu lieta che fosse di spalle, cosi da nascondergli il leggero rossore tinto sulle sue guance, maledisse Saleem, che l'avrebbe potuta svegliare invece di lasciarla lì.

«Non sono affari che ti riguardano» borbottò, prendendo la maniglia della porta.

Sentì le ruote della sedia girare verso di lei, si voltò, Patrick le fece un cenno del capo come saluto «Assolutamente no. Quel che fate non mi riguarda» aprì l'anta e guardò il corridoio ancora deserto, la sua squadra doveva essere già lì fuori.

«Hai deciso cosa fare con Icaro? Domani è il grande giorno» fece finta di esultare, lo riguardò mentre l'ansia le consumò il fiato. «Improvviserò» pronunciò prima di uscire e dirigersi agli allenamenti.

Durante essi, scoprì che Saleem, Lama e George erano con Adil per provare a scovare il Palazzo ma con scarsi risultati, quando tutto il resto della squadra finirono gli esercizi, loro erano già di ritorno.

«Riunione» Esclamò George vedendoli sulla soglia della base, li seguirono lungo il corridoio fino ad arrivare alla mensa, infine attesero che il resto del Villaggio li raggiungesse, anche se metà di loro erano già in sala.

Captò lo sguardo di Karim, anche se quest'ultimo lo distolse subito riportando l'attenzione al capo del Villaggio. Nonostante il cuore le si fermò, si voltò comunque verso i tre che erano al centro della folla.

«Rieccoci» bastò solo la voce di Adil per zittire il lieve chiacchiericcio innalzato. Tutti si arrestarono, protendendo le orecchie verso di lui.

Il Vecchio scrutò i presenti velocemente, poi continuò «Non tutti voi forse sarete a conoscenza del patto che Icaro ci ha proposto» al solo nome di Icaro, molte persone sputarono a terra. Era dunque arrivato il momento, il fiato le si bloccò e sentì una leggera presa sul braccio, si voltò di scatto e vide il sorriso rassicurante di Indie, la sua amica.

«Consisteva sul fatto che ci avrebbe donato una guerra, se avessimo rilasciato in cambio uno dei nostri soldati» Saleem grugnì, molti sguardi si voltarono curiosi verso di lei che si concentrò per non guardarli tutti in viso, tenne invece lo sguardo fermo su Adil.

«Questo scambio, ci avrebbe fatto recuperare diversi mesi. Ma tolto un valido alleato, e sappiamo bene quanto arranchiamo con le nostre forze armate, per questo ho richiesto l'intervento di tutti voi negli allenamenti, anche artificieri e fabbri si sono resi disponibili ad imparare. E grazie al nostro nuovo arsenale, non è stato un problema insegnare ad ognuno di voi come difendersi» spiegò sotto ai borbottii di alcuni di loro.

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