Dopo un'altra notte quasi insonne, dove la paura che Icaro riprendesse a bombardare le terre sovrastanti o che le sue truppe avessero sconfinato a Dover, avevano reso impossibile la conciliazione del sonno di Skye, imperterrita si materializzò fuori alla sua camera e appena messo piede fuori, costatò che come per magia, si era ritrovata un cambio di abiti. A prima vista le parvero comunque più comodi rispetto al vestito di danza che aveva ancora addosso dal giorno dello spettacolo. Il tessuto rosso con la gonna in tulle era lercio e scolorito. Ma Skye non aveva avuto modo di badare molto al suo abito in quei giorni.
Aveva quasi imparato a gestire le ore sotto terra, e a capire quando era notte e quando più o meno giungeva il giorno... eppure non aveva sentito nessuno fuori alla porta durante quelle ore.
Confusa aveva afferrato i capi adagiati ai suoi piedi, era rientrata e si era lavata il viso con l'acqua tiepida di un secchio posto poco lontano dalla porta.Aveva poi indossato ciò che le avevano dato, che consisteva in un pantalone mimetico coi tasconi, era di una taglia più grande ma lo sistemò con un corda legata in vita. Prese poi una canottiera nera e degli anfibi del medesimo colore molto simili a quelli che aveva visto a Saleem, ma che le andavano leggermente stretti, si sarebbe abituata prima o poi.
Quelle taglie erano comunque femminili per quanto larghe o strette, quindi dedusse di non essere l'unica ragazza arruolata.
Ebbe comunque conferma quando arrivò ai campi poco dopo, dove già in molti si allenavano assiduamente. Immaginò che doveva essere lì il suo posto d'ora in poi.
Nessuno badò ancora a lei. Quindi si avvicinò ai tavoli dove in lontananza poteva ancora vedere gli altri nei quattro campi che si susseguivano, alcuni tavoli erano colmi di armi e ferri, se ne allontanò appena di un passo prima di essere catturata da un luccichio in particolare.Spostò la sua folta chioma di lato e fissò la lama ad un paio di tavoli da lei. Valutò per un secondo o due il da farsi, prima di allungarsi verso essa.
Da una spalla osservò i suoi capelli già inariditi e pieni di nodi, sospirò.
Poi fece passare la lama sui suoi capelli, sentì il resto della chioma spezzarsi controvoglia al tocco.
Dopo un paio di colpi secchi e imprecisi, i capelli caddero al suolo. Li guardò e una sensazione di leggerezza la invase.
Fece un passo indietro, ammirando i suoi vecchi capelli che aveva sempre amato chiudere in uno
chignon durante le lunghe ore di danza, ma non si sentì in colpa per loro.
Era stato un taglio drastico per questo ringraziò l'assenza di specchi in quel luogo. Chissà cosa avrebbe pensato nel guardarsi riflessa. Con quei capelli, la pelle pallida e il viso insonne forse non si sarebbe neanche riconosciuta.
Non aveva neanche mai portato un taglio cosi corto. Cosa avrebbe pensato Cal e sua madre nel rivederla?
Una voragine incolmabile le si aprì nel petto al solo pensiero di quando avrebbe ripotuto rincontrarli ancora.
Spostò lo sguardo dal mucchio di capelli ai suoi piedi e si concentrò sulle armi accanto a lei. Quante speranze aveva di sopravvivere se non ne aveva neanche mai retto una? Ne sfiorò una, e la sua pelle incontrò l'acciaio freddo.Senza batter ciglio si voltò e si avvicinò alla squadra, vide Wave in lontananza.
Entrò nel primo campo, guardandosi intorno, notò gli occhi di molti su di lei.
La prima a girarsi fu proprio una ragazza, vestita come lei, era diversa in tutto.
I muscoli tonici e le gambe snelle con le forme al posto giusto la rendevano senza dubbio sensuale.
Portava i capelli corvini legati in una coda rigida e gli occhi scuri erano intimidatori.
A vederla dava tutta l'aria di una persona pronta a staccarti la testa da un momento all'altro.
La ragazza la fisso, alzando un sopracciglio in silenzio, aspettando che i suoi compagni le spiegassero come mai fosse in quel posto.
L'americano raggiunse Skye sorridendo a trentadue denti.
«Che bello rivederti My Lady! Sono contento che tu non ti sia fatta intimidire ieri sera. Oh ma hai qualcosa di diverso... oh sì! I tuoi capelli che fine hanno fatto?» Continuò con lo sproloquio, il tono di voce era sempre alto e entusiasta, non sembrava affatto un soldato alle prese con una guerra.
Si votarono altri cinque soldati sentendolo, tra cui tre molto familiari. Joseph, Finn e infine Saleem restarono a guardarla per un attimo intederdetti.
Sopratutto quest'ultimo.
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RESISTANT
RomanceSkye e Saleem sono due persone che agiscono diversamente l'uno dall'altro e mai e poi mai si sarebbero aspettati di finire nella stessa squadra. Soprattutto Skye, dapprima ballerina, ora si ritrova in una realtà nuova, sottratta dalla sua vita prece...