Dopo una lunga attraversata, tutti loro videro il Vecchio arrestarsi nel bel mezzo del nulla.
Erano ancora sulla vetta mancava poco alla discesa del monte per loro fortuna, la città lontana alle spalle era priva di luci, il crepuscolo ormai al termine.
«Ci accamperemo qui» proclamò, tutti si guardarono intorno, non vi erano mura, nè vecchie strade, ma solo terreno aperto e massi da un colore rossastro.
«Preferiamo scendere alla base che ci hai promesso» una voce fra tutte si sollevò, un signore minuto con gli occhiali storti, indicava la strada dietro ad Adil.
«È buio, Rio la strada in pendio è più pericolosa di quella in salita, soprattutto quando alloggiano le tenebre e chissà cos'altro» rispose calmo, stringendo il bastone fra le mani.
«E perché allora ci abbiamo messo tanto? Manca molto?» Rio era spazientito, stanco, attonito, come gli altri del resto, fronteggiò il Vecchio con quel corpo minuto e troppo magro.
«No. Per domani sera saremo alla base, ma per oggi, dormiremo qui» ordinò, senza altre repliche.
Tutti si sfollarono, sparpagliandosi in vari punti. Un gruppo di persone iniziò subito a preparare la cena che anche quella notte era sicura fosse la medesima, lepri o serpenti e se fortunati, anche alcuni datteri ricavati dalle poche balanite incontrate lungo il percorso.
Camille era seduta su una roccia e beveva la poca acqua rimasta dalla sua borraccia, Indie era poco distante da lei, seduta sulle ginocchia dinanzi a Karim, stringeva fra le labbra una torcia ed esaminava ancora la sua ferita.
Stava per raggiungerli quando Joseph le si fermò davanti, le sue mani furono subito sulla sua testa e prese a disfarle completamente la treccia, sotto sua protesta.
«Ehi» si lamentò provando a spostargli il grande palmo, ma Joseph mise più forza e quasi sembrò schiacciarla.
Allora lei si mise celere su un lato per sfuggirgli, e ci riuscì sotto alle sue risate divertite e quasi ricadde su se stesso quando spinse la sua grossa mano nel vuoto appena creatosi.
«Brava» si complimentò sarcastico, diventando poco dopo più serio.
Con la scarsa luce rimasta, il grande viso di Joseph era a malapena visibile del tutto, ma sapeva bene di trovarci quella sua espressione divertita e sadica. Il viso grande conteneva occhi castani e un naso aquilino, labbra altrettanto grandi parlarono «Questa notte saremo di guardia in quattro» avvisò, aprendo le braccia e indicando con due indici due lati opposti ai loro lati.
«Due lì e due... si lì» indicò meglio le due estremità, uno era verso lo strapiombo e l'altro verso la discesa che l'indomani avrebbero dovuto attraversare.
Lei annuì, questa notte le sarebbe toccato fare la sentinella, ma non sapeva oltre a Joseph chi altro era di guardia essendo che di solito erano solo in due.
Come se l'avesse letta nel pensiero, Joseph premette un palmo forte sul petto «Ci sono io» iniziò, poi indicò lei «Tu poi Finn e Saleem» dettò, dietro alle sue grosse spalle, Skye dovette alzarsi in punta di piedi per sbirciare e vedere in lontananza Adil parlare con diverse sagome, che da lì non riusciva a riconoscere bene ma immaginò fossero i suoi amici.
«Dannato buio» imprecò facendo schioccare la lingua sul palato.
«George e Wave sono di riposo, Lama come sempre darà una mano a Indie perché Muna è di riposo anche lei» spiegò infine. Lei annuì di rimando alle sue parole.
«Chiaro» disse, anche se in mezzo a tutto quel buio non sapeva come avrebbe mai potuto vedere o riconoscere anche solo un nemico.
«Quindi ci conviene mangiare qualcosa e riposarci prima» Joseph fece passare un braccio intorno al suo collo, attirandola a sé.
«Vieni, saremo i primi della coda oggi, anche prima dei malati!» lo disse come se fosse un'enorme vantaggio, la trascinò verso le pentole già fumanti.
Dopo aver consumato il pasto e aver dormicchiato accanto a Joseph, che russava cosi tanto da tenerla sveglia per gran parte, aveva deciso di arrendersi nel provare a dormire ancora e si diresse da qualche parte molto distante da quel ronfare.
Seduta lì, guardò i membri alle sue spalle immersi in un sonno profondo, esausti dopo i loro pasti si coricavano provando a recuperare le forze per l'indomani.
Indie e Lama erano distanti, vicino al dirupo si muovevano scaltre con le torce fra i pazienti.
Uno di questi, la fece sobbalzare.
«Questa notte sei di turno?» le chiese una voce, voltandosi vide il volto di Karim essere illuminato dal bagliore della luna.
«Sì, come stai?» chiese invece, guardandogli la nuova fasciatura sulla gamba, che trascinò verso la sua roccia per sedersi accanto.
«Per quanto possibile con questa gamba, bene» rispose sorridendole, si prese la gamba con entrambe le mani e si mise seduto meglio.
«Fa male?» chiese lei, vedendo che prestava molta attenzione ad ogni movimento di essa.
«Non diversamente dagli altri giorni. Appena ci fermeremo alla base, Indie proverà ad operarmi» sussurrò, un'operazione nel nulla, quello sì che era rischioso. Già tempo addietro Indie aveva avvisato che appena si fossero fermati e avessero raggiunto quella fantomatica base, avrebbe dovuto operarlo per rimuovere meglio le necrosi.
La sua bravura era qualcosa di unico in quel posto, soprattutto per via delle condizioni di alcuni pazienti.
Si sentì comunque preoccupata per lui, anche se si fidava molto dell'amica.
«Andrà bene» mormorò provando ad essere convincente, lui annuì.
«Già... tu ci sarai?» chiese, Skye lo guardò, pur non essendo un medico e non riuscire ad aiutare l'amica più di tanto, avrebbe comunque fatto il possibile per la buona riuscita di quell'operazione.
«Se lo vuoi, sì» confermò sorridendole debole, ricordando come le aveva stretto il polso la mattina in cui Indie iniziò a rimuovere parti di quelle stesse necrosi. Karim non aveva urlato, si era limitato a stringere i denti e afferrare il suo polso.
«Certo che lo voglio» rispose sincero, facendo toccare le loro spalle. Ridacchiò quando gli diede una spinta leggera facendole scontrare di nuovo.
«Mi fai lo stesso effetto della morfina, quindi mi servi» bisbigliò vicino al suo orecchio, l'alito caldo toccò la pelle sensibilmente fredda, si voltò a guardarlo.
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RESISTANT
RomanceSkye e Saleem sono due persone che agiscono diversamente l'uno dall'altro e mai e poi mai si sarebbero aspettati di finire nella stessa squadra. Soprattutto Skye, dapprima ballerina, ora si ritrova in una realtà nuova, sottratta dalla sua vita prece...