OMAR (seconda parte)
...
"Aspetta un attimo... che c'entra sua madre?"
Ero combattuto; avrei dovuto parlargliene? Sapeva mi aveva condannato lei, ma quella parte gliela avevo risparmiata volutamente.
"Chi ti ha detto queste cose, Omar? Lei?" esclamò subito rabbuiandosi.
Rimasi in silenzio.
"Ti ha minacciato? Guardami, Omar!"
Non sapevo se confessarglielo, ma non ce la facevo più a tenerlo solo per me.
"Dimmelo! Ti ha minacciato?"
"Ha conoscenze influenti, papà... potrebbe farlo"
"Anch'io ho conoscenze influenti, Omar! Credi che la lascerei agire? Ragiona, ragazzo!"
Era adirato, non riusciva a mascherarlo. Camminava nervoso avanti e indietro con le mani ai fianchi.
Non si aspettava quella verità.
"Ci allontanerà comunque... mi sbatterà in galera"
Tirò un respiro profondo.
"Quindi è sua madre il problema?"
Chinai il capo abbattuto senza dire nulla e lui capì.
"Perchè non me ne hai parlato prima?"
"Pechè non c'è soluzione, papà! Devo dileguarmi dalla sua vita o la farà pagare a me e a te! Lei è il giudice che mi ha condannato, lo sai. Mi tiene in pugno"
"Sì, che c'è invece una soluzione! Questo è un ricatto bell'e buono, Omar..." battè i palmi delle mani sul piano davanti a me, come a volermi risvegliare, "Quella stronza ci deve solo provare a toccare te, o me... non sono così indifeso. E non lo sei nemmeno tu... non la lascerò arrivare a te, né a me. Fidati! Ha soltanto fatto pressione su di te, perché non sapeva che altro fare. È l'ultima arma che ha a disposizione..." non risposi, "Tu tieni a quella ragazza?"
"Più della mia vita!"
"Allora rialzati e combatti per lei! Lo hai sempre fatto, santo cielo! Quando combatti sei disposto a soffrire... non è forse così?"
Aveva ragione.
"Combattere non è solo massacrare un avversario, non è solo scontro fisico, è superare ogni ostacolo, ogni difficoltà per un ideale o una persona. E questa persona è Bianca, Omar... Combatti per lei, cavoli!"
Che era giusto fare? Eravamo così al sicuro?
"Si beccherà una denuncia per violenza psicologica nei tuoi confronti quella vipera se proverà a fermarti... e io sarò solo orgoglioso di te, Omar. Solo fiero!" continuò furente.
E se avesse avuto ragione? Se non avessi dovuto arrendermi per forza, se avessi dovuto lottare per lei?
Aver parlato con lui mi ridava coraggio, la voglia di provarci ancora.
O forse no...
Ero combattuto.
"Io sarò con te, Omar. Non sarai solo" mi incitò per tirarmi fuori da quel torpore in cui ero caduto e il mio cuore, dopo tanto tempo, si alleggerì...
***
Finalmente! Cosa farà adesso?
Non ci resta che aspettare domani...
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Ancora tu...
ChickLitPuò l'amore curare ogni cosa? Un cuore malato e ribelle come quello di Omar, o uno triste, provato dalla vita e rassegnnato come quellp di Bianca? La rabbia di Omar e il rimorso per una madre che non c'è più lo porta a combattere in incontri illega...