BIANCA
"Vuoi la verità?" alzò repentinamente lo sguardo nel mio.
Quello che avrei confessato gli avrebbe demolito il cuore, sembrava dire.
"Credo che amare troppo una persona sia rischioso..." continuai, "Mi hai fatto male con quello che mi hai detto... mi sono sentita abbandonata..."
Mi sentivo un verme, ma doveva capire quanto ci tenevo a lui.
"Quando ti hanno creduto morto... Ho perso di vista quello che volevo, chi ero..."
Mi aveva ferita.
Ma come avrei potuto cercare qualcosa di più in un altro rapporto?
Lui era tutto ciò che volevo.
"E' solo che... anche se è rischioso, se può far male... lo rifarei... Rifarei ogni cosa..."
Gli posai il palmo della mano di nuovo su una guancia, ma non per schiaffeggiarlo.
"Non con me, Bianca... lo so" fece abbattuto, "Non dovevo neanche ritornare. Lasciare che continuaste a credere che fossi morto. Andarmene..."
"Smettila, Omar! Non so cosa ci sia successo, cosa sia capitato a te per parlare in questo modo e non credere più in noi... ma so cosa è successo a me. Da quando ti ho incontrato la prima volta..." mi mancavano le parole, "Ho capito tante cose: che si può essere perfetti pur non essendo come gli altri, che è bello stare abbracciati tutta una notte a dormire su un divano senza per forza spingersi oltre, che si può non partire perché restare è più importante... che condividere il dolore con qualcuno lo rende meno pesante..."
I suoi occhi si annebbiarono.
"E tutto questo, Omar... perché non soltanto la tua vita ha valore come quella di chiunque altro, ma perchè rende importante la vita di chi ti vive accanto... rende migliore la mia"
I suoi occhi imprigionarono i miei.
"Quindi la verità è che... no, Omar... non ho mai avuto un altro ragazzo. Ho solo sopportato qualcun altro vicino a me, ma non l'ho mai amato. E sai perché?"
Il suo respiro si sospese.
"Perché non amerò mai nessuno come ho amato te... e come amo ancora te in questo momento!"
Il suo respiro trattenuto gli sgonfiò i polmoni.
Le mie labbra trovarono le sue. Le sue lacrime incontrarono le mie. Mi baciò con la stessa bramosa smania. Quella voglia di me che era stata mancanza, angoscia, colpa, assenza... bisogno. Lo sentivo.
"Mettiamoci tutto alle spalle, Omar. Una volta per tutte!" esclamai riaprendo gli occhi.
"Ok!" tornò a baciarmi.
"Me lo prometti?" gli presi il viso con le mani indagando i suoi occhi.
"Te lo prometto!" la sua bocca cercò di nuovo la mia. Quasi avessi timore di non trovarla.
"Ok!" ribadii tra un bacio e l'altro.
"Ok..." fece di nuovo lui.
Eravamo ancora noi. Insieme. Questa volta veramente per sempre. Non ci saremmo lasciati più. Avremmo superato gli ostacoli che avremmo trovato sul percorso della nostra vita. Le mie labbra si ricordavano del sapore del suo amore. I suoi occhi sorridevano come un tempo sopra le sue guance. Gli appoggiai la testa sul cuore, quel cuore che batteva forte, in cui mi aveva sempre custodita e lo strinsi forte nelle mie braccia per non farlo scappare mai più.
Adesso avevo davvero trovato l'amore... quell'amore che desideravo, di cui avevo un disperato bisogno, che non conoscevo... e che non conosceva lui...
Ma che esisteva. Esisteva davvero...
***
Come tutte le storie, manca ancora un EPILOGO.
Ci leggiamo ancora domani....
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Ancora tu...
ChickLitPuò l'amore curare ogni cosa? Un cuore malato e ribelle come quello di Omar, o uno triste, provato dalla vita e rassegnnato come quellp di Bianca? La rabbia di Omar e il rimorso per una madre che non c'è più lo porta a combattere in incontri illega...