CAPITOLO 60

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OMAR (quinta parte)

...

"Veramente sono il suo ragazzo"

La bionda si portò la mani alla bocca trattenendo un gridolino.

"Lo sapevo!" esultò.

"Non sono la sua ragazza, Celine!" esclamò subito Bianca fulminandomi con un sguardo, "Non c'è niente da sapere"

Piegai la testa di lato con le mani ai fianchi.

"Puoi dirgli di lasciarci un attimo soli?" mi riferii ai suoi amici.

Era combattuta. Non voleva restare sola con me.

Fu Celine a decidere per lei.

"Andiamo!" disse con un sorriso radioso sulle labbra a Silvio prendendolo per mano e trascinandolo via, "Lasciamoli parlare"

Restammo l'uno di fronte all'altro.

Feci un passo verso di lei e fu allora che notai il trolley blu in un angolo.

Il sollievo di poco prima svanì nel nulla.

"Così stai partendo davvero?" lo puntai con un cenno del mento.

"L'avevo programmato da tempo. Lo sapevi"

"Non puoi"

"Sì, invece. Posso e devo!" mi sfidò cogli occhi.

Era arrabbiata e ne aveva tutto il diritto.

"Che hai intenzione di fare, si può sapere? E poi cos'è quella uscita di prima? Io non sono la tua ragazza. Il tuo cuore non sprecherà mai battiti per amore. Sei stato chiaro su questo. Non l'ho dimenticato"

In effetti... avevo anche parlato di buon sesso senza legami. Come potevo pretendere che le mie parole suonassero sincere adesso, dopo il modo con cui le avevo parlato?

Dovevo fare qualcosa per rimediare. Per farle cambiare idea...

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