CAPITOLO 16

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BIANCA

Cafone e sfacciato!

Non vedevo l'ora di entrare nel mio appartamento.

Spalancai la porta d'ingresso e gettai le chiavi nella ciotola vuota-tasche di cristallo che c'era sul mobile dell'ingresso non appena lo raggiunsi.

Voleva mettermi in imbarazzo lo stronzo...

Era cascato male!

Quello era uno di quelli per cui non valeva affatto la pena perdere tempo. Non ci pensavo neanche a piegare le mie grazie a un insignificante, comune qualcuno, arrogante come quel tipo.

Non ne valeva la pena.

Chiariamoci, un giorno sicuramente mi sarei creata una famiglia tutta mia; con un marito e dei figli... almeno era quello che speravo, ma non era un mio progetto adesso. E di certo non con uno come lui!

Ok, era vero, a 25 anni non avevo ancora un ragazzo... almeno non uno importane, ammisi a me stessa.

Un amore come si vedeva nei film in fin dei conti.

Avevo avuto solo storielle di poco valore. Niente di più. Per la voglia di fare esperienza in quel campo che per altro.

Comunque a che mi serviva un amore da film? Esisteva solo nelle finzioni qualcosa di simile.

E in ogni caso era soltanto una parte della mia sfera privata mi dicevo. Probabilmente la parte più marginale.

Non vi avevo posto molta importanza.

Avevo mia madre, mio padre, i miei amici...

E allora? Cos'altro mi serviva?

Che cosa mi mancava?

Niente...

Sospirai amaramente un attimo dopo averlo pensato.

Oh, al diavolo!

Ok, a volte mi mancava. Lo dovevo ammettere... riflettei triste.

Talvolta avevo un vuoto dentro che non riuscivo a colmare e che nessuno avrebbe potuto comprendere.

Magari era questo il motivo per cui preferivo stare sola. Non c'era nessuno che potesse accettarmi fino in fondo, mi dicevo. Chi si sarebbe innamorato di una come me?

Avrei solo sofferto cercandolo.

Hai paura, mi suggerì la solita vocina irriverente. Paura che quello che hai già vissuto in passato possa ripresentarsi.

Che sarebbe successo se questa volta avessi perso la salute davvero? Chi avrebbe avuto il coraggio di rimanere con una invalida a vita?

Oh insomma...

Magari non avevo un ragazzo a causa del mio passato che non volevo svelare, ma magari no.

Ragionevolmente no.

Anzi sicuramente no.

Era il mio mancato coraggio il problema in quel caso d'accordo, coraggio di affrontare un ragazzo, non il fatto che fossi stata segnata e che questo avesse minato le mie sicurezze, era vero.

Non avevo solo un dannato timore dentro di me che potesse succedere di nuovo e che mi soffocava e basta... c'era anche dell'altro. I ragazzi mi intimorivano e io non avevo la dimestichezza necessaria per viverli a tutto tondo.

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