BIANCA (seconda parte)
...
"Omar, mi dispiace, ma..."
Non sapevo come continuare.
"Fammi capire una cosa..." esclamò sprezzante, "Sei sempre così disinteressata con tutti o lo fai solo con me, eh?"
"Non sono disinteressata Omar, dico solo che..."
Non lasciò che concludessi la frase.
Rise amaro.
"Continua quanto vuoi Bianca, ma non ci vado! Non voglio ascoltarti"
Mi puntò gli occhi deciso.
"Sì, che ci vai invece. Sai che è la cosa giusta"
"Vuoi scommettere?" mi sfidò.
Strinsi gli occhi in una fessura.
"Finirai in un sacco di guai, Omar! Perché non vuoi capire?"
"Te l'ho già detto un'altra volta: non me ne frega un cazzo delle conseguenze. Non ci voglio andare. Sei tu che mi spingi verso un sacco di guai, perché ci finirò, Bianca e sarà solo colpa tua!"
"Certo, è colpa mia! Sono io che mi ostino a rifiutare! Tu non puoi decidere se andare o meno. C'è una condanna Omar... non assolvere i tuoi obblighi equivale a non rispettare la legge. Un posto vale l'altro. Fattene una ragione! E se deciderai di non andare sarà solo colpa tua! Solo tua non mia!" avevo alzato la voce senza accorgermene, ma anche lui lo stava facendo.
"Ok, denunciami allora perché non mi sottoporrò mai a un branco di deficienti con la verità in tasca, quando sta gente non ha nemmeno le tasche. Siete solo pronti a giudicare, senza sapere un bel niente come fate sempre. Sono stanco e stufo di teste di cazzo!"
"Non mi tentare, Omar!"
I nostri visi erano uno di fronte all'altro. I nostri occhi lottavano uno contro l'altro.
Perchè non capiva? Perché?
Serrò le palpebre in un spiraglio.
"Sai una cosa? Pensavo di essere solo io lo stronzo! Ma a quanto pare non è così!"
E no! Quello non doveva dirlo. Mi dava della stronza! A me!? A me che cercavo di aiutarlo!?
Ero un groviglio di nervi. Dalla tenerezza del momento prima ero passata alla rabbia. Mi stava riempiendo la testa.
"Ah, io sono la stronza, non tu che mi aggredisci e mi insulti quando cerco solo di fare il tuo bene? È logico! Si può sapere chi sei per dirmi questo?"
Si avvicinò ostile.
"La verità fa male, Bianca? Eh?"
Lo spintonai con forza allontanandolo. Sfogando in quel gesto tutta la frustrazione che avevo dentro.
Perché rendeva tutto così difficile?
Gli puntai l'indice.
"Ti svelo una confidenza, Omar: la vita non è semplice per nessuno. È difficile è vero. Ti mette continuamente alla prova... E può ferirti mentre la vivi, in tanti modi. D'accordo è crudele? Te lo concedo. Ma la vita nonostante tutto è bella, Omar! Lo è davvero! Ha anche momenti stupendi. Non è fatta solo di giorni che non significano niente, ma anche di istanti che significano tutto. È un male degno di essere vissuto, Omar! Non sempre un male finisce per essere tale e basta, il più delle volte porta con sé qualcosa di buono che non ti aspettavi. E tu non vuoi trovarlo questo qualcosa, non vuoi nemmeno provare a cercarlo per vedere se c'è e non capisco perché..." i suoi occhi si velarono, "Tu non sei il solo a soffrire su questa terra, Omar. Non lo sei affatto!" guardò a terra, "Che dovrei fare, eh? Dovrei stare in un angolo a vederti mentre la butti via la tua di vita? A vedere te che vai a fondo e anche più giù, perché non te ne frega un cazzo delle conseguenze?" il suo silenzio era la risposta, "Io non ci sto, Omar! Tu sei prigioniero delle cose che non puoi cambiare perché non vuoi varcare quella porta! Ma la porta è aperta, Omar! Esci fuori, cazzo! Esci! Prova a chiudere gli occhi per una volta invece, chiudili! Ma quando li riapri non guardare in basso, tu fai solo quello... guardi in basso, Omar! Non fai altro... Se vuoi condannarti fa pure, ma non starò qui a guardare. Preferisco andarmene!"
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Ancora tu...
ChickLitPuò l'amore curare ogni cosa? Un cuore malato e ribelle come quello di Omar, o uno triste, provato dalla vita e rassegnnato come quellp di Bianca? La rabbia di Omar e il rimorso per una madre che non c'è più lo porta a combattere in incontri illega...