ii.

54 8 0
                                    

Verso ora di pranzo, i ragazzi erano stati lasciati liberi di svagare, e si fermarono a consumare cibo da strada nel quartiere SoHo. Non era il caso di sperperare un patrimonio in qualche ristorante di classe.

"E poi tanto avrei di nuovo fame, con la camminata che abbiamo fatto" constatò Jean massaggiandosi la nuca.

Marco attirò l'attenzione generale con una proposta.

"Che ne dite di fermarci a qualche ristorante locale solo per assaggiare i dim sum? Sono una specialità qui ad Hong Kong."

"Ci sto" si trovò subito d'accordo Jean.

Connie e Sasha invece sembrarono più esitanti.

"Cosa sono?"

Marco sorrise.

"Sono bocconcini cotti al vapore, sottoforma di ravioli o involtini e ripieni di verdure, carne e pesce. Pensate, il nome è piuttosto caratteristico, perché significa: toccare il cuore."

I ragazzi si convinsero.

"Ottimo, andiamo."

Presero posto a un tavolo libero sulla strada ed entrarono nel locale solo due di loro, ovvero Armin e Marco che erano i più bravi a parlare inglese; avrebbero ordinato per tutti e sarebbero usciti con un vassoio pieno di dim sum. Dopo un po', li raggiunsero e presero posto con gli altri, posando sulla tavola tutto il vassoio con le varie pietanze scelte.

 Dopo un po', li raggiunsero e presero posto con gli altri, posando sulla tavola tutto il vassoio con le varie pietanze scelte

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Connie li guardò con fare apprensivo.

"Prima si mangia e poi si pensa alle divisioni del conto".

Sasha aveva già allungato una mano che Connie le schiaffeggiò.

Armin si guardò intorno.

"Un momento, perché Historia e Ymir non sono con noi?"

Jean andò alla ricerca dei suoi dim sum.

"Si sono unite a delle amiche di Christa di 3-B. Perché, Armin? Preferivi avere attorno quella biondina?"

Armin arrossì e scosse il capo, allarmato: temeva che Annie fraintendesse.

"N-non è questo, pensavo solo che fosse poco carino iniziare senza di loro. Pensavo dovessimo aspettarle, tutto qui."

Così dicendo rise nervosamente e fece vagare lo sguardo su Annie, che però non fece una piega.

Mikasa lanciò un'occhiata silenziosa all'amico e intervenne con non curanza.

"Io ho ordinato quelli ripieni con i gamberetti."

"Dovrebbero essere quelli, Mikasa" disse subito Jean, indicandone uno.

Eren prese la sua porzione.

"Io invece ho preso quelli con Jean al vapore".

𝘈𝘰𝘛 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora