Tipo: Lemon-Soft
AU; scolastica
Prompt: Certo che oggi hai proprio dei vestiti di merdaOS veramente senza pretese... È stato un po' complicato seguire questa traccia bizzarra!
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Mikasa quel mattino si sentiva agitata. Il giorno prima aveva preso una decisione drastica ed era andata a tagliare i capelli. Inizialmente aveva pensato soltanto di accorciare il suo caschetto moro, ma alla fine aveva optato per un taglio molto più corto e particolare. Le piaceva, si sentiva a suo agio, ma Mikasa era una ragazza abbastanza introversa ed era un bel po' vulnerabile ai giudizi di alcune persone.
Queste persone erano Eren e Armin.
Soprattutto Eren.
Se non gli fosse piaciuta sarebbe rimasta sicuramente molto male.
Forse fu per questo che entrò a scuola quasi di soppiatto, cercando di non farsi fermare da nessuno per andare dritta alla ricerca di Eren. Prima che si accorgesse della sua presenza, Mikasa d'istinto aprì il suo armadietto e ci si schermò dietro, col cuore che batteva più forte.
Respiro profondo e lo chiami-
"Ehi, Mikasa" la salutò invece lui, più veloce, facendo capolino dall'altra parte. Sgranò gli occhi verdi nel guardare i suoi capelli.
"Ehi" ripeté soltanto.
Mikasa arrossì e lo guardò nel panico, poi si concentrò a raccogliere i libri che le servivano e richiudere l'armadietto.
"Eren! Il mio parrucchiere di fiducia mi ha convinta a fare un taglio diverso, dice che col mio tipo di viso sta bene ma non ne sono per niente convinta e-"
Eren sorrise.
"Il tuo parrucchiere di fiducia ha completamente ragione."
Mikasa rimase in silenzio, ancora rossa in viso, come se si fosse improvvisamente spenta. Quel momento prolungato di silenzio cominciò a mettere a disagio anche Eren, perché abbastanza eloquente. E di fatto cominciò ad arrossire anche lui. Mikasa cercò di salvare la situazione mentre lui la guardava ora come un cucciolo sperduto.
"Eren, lo hai detto solo per essere gentile."
"No, ma non è vero-"
"Adesso voglio un giudizio più critico che vada ad equilibrare il tutto, perché mi sono già illusa e penserò che sia la verità. Mi sono già pentita di questo taglio e ho già pianto due volte ieri sera. Se la gente dovesse cominciare a fissarmi mi sentirei male. Quindi ritratta almeno un po'..."
Eren aggrottò la fronte.
"Eh? Ma ti sto dicendo che il taglio mi piace molto... Sta molto bene sul tuo viso delicato..."
Quello era un complimento sul suo aspetto fisico...
Le girò la testa.
Le sarebbe uscito il fumo dalle orecchie.
Eren si rese conto che Mikasa non era pronta a reggere il peso dei suoi complimenti e cercò di farle vento con le mani.
"No no, ehi, calma, ho sbagliato io. Lo so che sei una ragazza timida e non sei abituata a ricevere complimenti da un ragazzo, anche se sono solo io."
'Solo'...
Sei più qualcosa come il solo che conta...
"Dimmi qualcosa di meno carino".
"Non posso..."
"Non sui capelli..."
"Oh, okay... ehm... certo che oggi hai proprio dei vestiti di merda".
Mikasa sbiancò di colpo e anche Eren la guardò preoccupato.
Ah.
Mikasa lo guardò come tradita, i suoi occhi si riempirono di lacrime
"Mmmh..." mugolò.
Si voltò e camminò via di tutta fretta, lasciandolo lì in mezzo al corridoio.
"Eh...? M-Mikasa aspetta!"
Ma lei era già fuggita via.
Si sentiva scema, era stata lei a mettergli pressione affinché smettesse di fare complimenti e le dicesse qualcosa che fosse un po' come una doccia gelida. Era riuscito nell'intento, no?
Avrebbe dovuto prevedere che le parole di Eren avevano troppo potere su di lei. Sapeva che non lo pensava davvero, ma sentirglielo dire le aveva fatto comunque male.
Entrò in classe e fortunatamente il professor Moblit arrivò puntuale, così Eren non poté parlarle. Lei poi aveva il banco avanti, quindi se non si fosse girata non avrebbe potuto incrociare lo sguardo del ragazzo. Eren aveva cercato di catturare il suo sguardo fino a quando con un sospiro rassegnato era andato a sedere al suo posto, in penultima fila e accanto la finestra.