Il cielo si sta ormai oscurando, mentre Armin parcheggia presso il villaggio dell'Artigianato, e le prime luci dei lampioni si accendono. Si tratta della ricostruzione di un piccolo borgo medievale, con le stradicciole lastricate in pietra, e numerosi negozi di souvenir, ma anche pub e locali dove mangiare le pietanze di Norimberga.
Eren mi tiene per mano e si guarda intorno con un sorrisino.
"Suggestivo" dice. "Hanno fatto un buon lavoro con questa ricostruzione, mi sembra davvero di camminare in strade di mille anni fa".
Durante questo piccolo ma divertente tour, scopro che Armin mi è mancato parecchio. I suoi occhi azzurri sono super gioiosi mentre noi, i suoi amici di Monaco, apprezziamo quanto la città in cui abita e lavora ha da offrire. Si scambia uno sguardo con Annie e poi ci propone di fermarci subito per la cena, in qualche locale vicino il centro storico, così poi possiamo visitarlo con calma.
Mentre passeggiamo diretti al locale, li osservo entrambi, trovandola una coppia piuttosto adorabile. Entrambi biondi e con gli occhi azzurri, Armin ha uno stile piuttosto intellettuale, come sempre. Questa sera indossa dei pantaloni lunghi e stretti, beige chiaro, dei mocassini marroni e una polo griffata blu scuro, con i bordini bianchi sul colletto. Annie invece è un po' più sobria, indossa degli shorts di jeans, scarpe di tela bianche, e una canotta nera, ma poco dopo ha infilato una felpa grigia sopra. Ha un viso molto interessante, con degli occhi dal taglio sensuale e una piccola gobbetta sul naso. I suoi capelli biondi sono sciolti, ogni tanto cerca di appuntare il ciuffo dietro un orecchio.
Più tardi, seduti ai tavoli all'esterno di un locale, continuiamo a chiacchierare in attesa che arrivino le ordinazioni. Sto notando che Annie è una ragazza molto introversa, che sta sulle sue, ma ascolta con mesto interesse tutto ciò che abbiamo da raccontare. Siamo soprattutto io ed Eren che parliamo, mentre Armin ci ascolta a bocca aperta. Gli raccontiamo ogni tappa del nostro viaggio, le disavventure e gli aneddoti divertenti, ma anche quelli che ci hanno fatto più stressare.
"Un viaggio on the road è indubbiamente bellissimo, ma bisogna ammettere anche che è fatto di alcuni momenti di panico, dove ti senti un perfetto idiota che non sa come muoversi nel mondo" spiega Eren, mentre facciamo cozzare gli alti e stretti boccali di birra che sono intanto arrivati al tavolo. Qui, la birra rossa è un must.
Armin ride, portando il suo boccale alle labbra e sporcandosi un po' con la schiuma della birra, che subito porta via con un piccolo tovagliolo di carta.
"Quindi ogni tanto avete imprecato" ripete divertito, ed io ed Eren ci scambiamo un'occhiatina esasperata, facendo qualche cenno col capo.
"Sì, e anche litigato".
Gli do una pacca sulla spalla, contrariata.
"Non abbiamo litigato" protesto "ogni tanto abbiamo piccole discussioni sul da farsi e sulla gestione del van".
"Be', bisogna dire che sei sempre dolcissima e premurosa, ma ogni tanto svalvoli un po'..."
Armin ride di cuore mentre io guardo Eren fintamente oltraggiata, e interviene a salvare la situazione.