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Siamo ripartiti da circa mezz'ora, sono le diciotto passate del pomeriggio

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Siamo ripartiti da circa mezz'ora, sono le diciotto passate del pomeriggio. È così strano pensare che siamo già molto vicini a casa, è come se non riuscissi a realizzare davvero. Abbiamo fatto un lungo girotondo che ci ha portati a Norimberga come ultima tappa, che in fondo dista da Monaco di Baviera soltanto un'ora e quarantacinque minuti di viaggio in auto.

Mentre percorriamo l'A9, l'autobhan che abbiamo preso, scoppia un temporale estivo. Avevamo già visto delle nuvole grigie cariche di pioggia che si stagliavano all'orizzonte, ma ora lo sentiamo arrivare con rombi di tuono, la polvere si alza e l'aria odora di terra. Eren solleva un po' il finestrino, indeciso, ma quando, dopo pochi secondi, un lampo e un fulmine rischiarano il cielo, entrambi ci affrettiamo a sollevarli del tutto. Eren attiva i tergicristalli, ma l'acqua scroscia forte sui vetri e sul tetto del camper, scende a rivoli lungo il parabrezza, impedendo di vedere qualsiasi cosa. Con attenzione cerca di avanzare lungo la strada a velocità di sicurezza, per evitare che il caravan slitti sul bagnato. D'istinto cerco la sua mano e lui me la stringe.

"Spaventata?"

"No... Volevo farti sentire che sono qui con te".

"Ahhh, che tenera che sei" sorride.

Guida ancora in silenzio, a tratti il paesaggio diventa quasi rilassante, ma quando la tempesta si rafforza e il vento si alza, lo sentiamo battere forte contro il van e, si sa, camper e camion sono più soggetti a cappottamenti.

"Credo sia meglio fermarci".

Controllo su google maps dove si trovi l'area di servizio più vicina, e adesso dista molto poco da dove siamo, anche perché in autobahn se ne trova una circa ogni trenta o sessanta chilometri.

Finalmente vediamo la piazzola della stazione di benzina, con uno snack bar. Eren la imbocca e fa più di un giro alla ricerca di qualche posto libero per il van, visto che molti sono già occupati da auto e automezzi parcheggiati e spenti. Fa qualche manovra complicata, in quelle condizioni, lo osservo e mi sembra concentrato. È meglio se non parlo, è chiaramente uno di quei momenti da imprecazioni al cielo. Però riesce a parcheggiare decentemente e spegne il motore del van.

Mi guarda sorpreso.

"Abbiamo già beccato la pioggia, qualche volta, ma un temporale del genere mai. Sarà meglio aspettare che smetta" dice.

"Sì, possiamo permetterci una piccola pausa. La nostra tabella di marcia non è poi così rigida".

Noto che Eren continua a guardare oltre il parabrezza, guarda verso lo snack bar.

"Senti, tu prepara due caffè caldi, okay? Io scendo un attimo a comprarci una merenda. Siamo ancora in tempo per farla!" propone. "Prendo due croissants, crema per entrambi. Anzi, no, mi ricordo: se trovo quello con la crema di cioccolata bianca, te lo prendo. So che ti piace particolarmente".

"Vuoi veramente scendere dal van con questa pioggia? Sei sicuro?" gli chiedo sollevando le sopracciglia, sorpresa.

Lui mi sorride con un cenno.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 21 ⏰

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