Come promesso, questa sera abbiamo cenato in giro per Praga e ci siamo fermati in un pub per prendere da bere.
Siamo partiti con una birra, per poi, circa a fine serata, passare all'assenzio. Siamo al bancone per ordinare, ma ho chiesto ad Eren di prendere posto ad un tavolo appartato.Così la cameriera ci raggiunge al tavolino e vi poggia: due bicchieri, cucchiaini da assenzio, zollette di zucchero e una brocca d'acqua ghiacciata. I bicchieri hanno una forma particolare, con la parte bassa più stretta che contiene l'assenzio puro.
Io ed Eren restiamo a guardare in silenzio, ma si vede che siamo esaltati come bambini.
Lei poggia i cucchiaini sul bordo del bicchiere e poi la zolletta di zucchero. Con un accendino dà fuoco alla zolletta.Mi mordo un labbro, so che dovrà bruciare per circa un minuto. Osserviamo curiosi la fiamma che scioglie lo zucchero rendendolo caramellato.
Poi prende la brocca d'acqua ghiacciata e ne versa un po' sul cucchiaino e su ciò che resta della zolletta."Guarda che effetto louche!" esclamo entusiasta, indicando la parte che da traslucida sta passando gradualmente a farsi opaca.
La cameriera sorride.
Poi ci saluta cortesemente e si allontana.
Io ed Eren stringiamo i bicchieri, io l'annuso e sento un forte odore di erbe e alcol."Secondo me assomiglia alla liquirizia" lo informo.
"Buona".
Eren fa un sorrisino divertito ed euforico. Solleva il bicchiere e lo fa cozzare contro il mio.
"A noi, due anime antiche che si sono incontrate".
A queste parole ripenso al discorso fatto prima di partire insieme.
Si stava ancora occupando del caravan da sistemare, andavo da lui ogni volta che ero libera dal lavoro, con la scusa di portare qualche bibita fresca.
Quei giorni Eren era più sexy che mai, lo trovavo con delle canottiere o magliette con le maniche arricciate fino in alto.
Lui mi sorrideva come se mi aspettasse ogni volta, e adesso mi è tutto chiaro.
Lo guardavo lavorare e cercavo di aiutare come potevo, insieme abbiamo caricato e montato il mobilio del caravan, in parte preso nella rimessa di mio padre di cui gli avevo parlato.Siamo sul retro del caravan.
Io sono scesa per prendere delle bibite dallo zaino termico, lui è ancora sopra, ma si avvicina al bordo e si siede."Allora, quand'è che affrontiamo e ci togliamo di torno l'argomento spinoso della tua ex?" gli domando. Lui spalanca gli occhi e dischiude le labbra, sorpreso.
"Argomento spinoso?"
"Sì, be', è evidente. Ti ha spezzato il cuore?"
Eren abbassa lo sguardo per un attimo.
"Non è la mia ex, non abbiamo avuto l'occasione di stare realmente insieme. E sono io che le ho spezzato il cuore" ammette. Per un attimo irrigidisce i lineamenti del viso, poi solleva gli occhi verdi su di me. "Ma sai cosa? Sono così contento che ci sia un mondo così pieno di gente! Grazie al cielo siete nati tu ed Armin".