Tipo: Smut. Contenuti espliciti per adulti.
Genere: AU
Personaggi: Zeke Jaeger x OC.
.
.
«Mi dispiace, fratellino, di essere d'impiccio. Stasera non so cosa mi prenda, sono davvero disperato» esordisce Zeke aggiustandosi gli occhiali da vista.
«Non ti preoccupare, fratello. Passeremo una serata tranquilla in un pub, con la mia ragazza. Poi ti accompagno a casa».
«Grazie, Eren, non so proprio come ringraziarti. Mi odio per fare da candela alla vostra uscita, ma-»
«Non dire stronzate. Sei mio fratello e stai attraversando un periodo difficile, hai bisogno di staccare un po' la spina, tutto qui. A me può solo fare piacere, e anche per Boa non è un problema. Sul serio».
«Grazie allora. Non avrei proprio altro da aggiungere».
«Non serve, Zeke. Non serve».
Così la serata passa in un pub in centro, con Eren e Boa, la sua ragazza. È una serata piacevole, si ride e si scherza. Zeke non ha moltissima confidenza con questa ragazza dagli occhi scuri e i capelli rossi, ma sta con Eren da circa sei mesi, sta imparando a conoscerla ed è molto gentile con lui. Non hanno menzionato il lavoro, i problemi di questo periodo, il suo matrimonio, anzi, sono stati davvero in grado di risollevare l'umore generale.
A fine serata accompagnano Boa a piedi, sotto casa sua. I due fratelli prenderanno un taxi per tornare nel loro quartiere. Lei stampa un bacio casto sulle labbra di Eren, poi sembra pensarci su.
«Perché invece non salite a bere qualcosa? Un'ultima birra tutti insieme».
Zeke si sente un po' stanco e giù di corda. Tutto l'entusiasmo della serata ha cominciato a sfumare via, lasciando il posto, pian piano, alla sua muta disperazione. Eren sembra genuinamente contento della proposta, si gira verso il fratello, ma la sua espressione gli smorza il sorriso. Zeke deve avere proprio un'aria da cane bastonato.
«Io... non so, forse non è il caso. Zeke mi sembra stanco».
Zeke scuote il capo, non vuole rovinare il finale di una bella serata a causa sua e dei suoi problemi matrimoniali.
«No, no, per me va bene, anzi!» si costringe a dire con un sorriso, spingendosi gli occhiali sul naso con un dito. Boa esulta vittoriosa e prende Eren per mano, trascinandolo fino al portone. Salgono al quinto piano con l'ascensore, poi Boa infila la chiave nella toppa e si gira verso i due uomini.
«Dovrebbe essere rientrata la mia coinquilina, ma di sicuro starà già dormendo» spiega.
Si fermano in salotto, Boa porta diverse bottiglie di birra e le poggia sul tavolino di fronte al divano. Zeke accenna un sorriso non del tutto sincero e ne prende una, portandola subito alla bocca. In realtà si sente ancora più vuoto e desolato di prima, vorrebbe solo tornarsene a casa, ma vede che Eren e Boa si stanno divertendo parecchio. Ridono di gusto cercando di non alzare troppo il tono della voce, probabilmente per non svegliare la coinquilina di lei, e raccontano aneddoti della loro vacanza insieme, avvenuta un paio di mesi prima. All'inizio Zeke finge di partecipare con qualche risata e un sorriso tirato sulle labbra, ma poi, inevitabilmente, si aliena.