xii.

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Jean sgranò gli occhi.

"Reiner, quel bastardo... ci sta lanciando i titani addosso!"

"Comandante! Il titano corazzato sta arrivando!"

Il cavallo di Mikasa ed Eren era stato colpito, facendo cadere anche i due ragazzi sul suolo. Eren, poi, aveva perfino le braccia ancora legate dietro la schiena, e i titani erano ancora tutt'attorno a loro.

Jean deglutì.

"Mikasa ed Eren sono-" non riuscì a concludere la frase, perché Armin urlò il suo nome.

"JEAN!"

Un titano era stato scagliato dal corazzato verso di loro, colpendo Jean e sbalzandolo dal cavallo, facendogli perdere i sensi. I cavalli di Adalie e Armin, lì vicini, si imbizzarrirono disarcionandoli e fuggendo per la paura, lasciandoli sul suolo. Erano circondati da titani.

"Armin! Portiamolo via!" esclamò la ragazza, ed entrambi provarono a sollevare il ragazzo privo di sensi, col sangue che gli gocciolava dal naso.

"ADALIE SPOSTATI!" urlò Armin.

Adalie d'istinto, senza avere ben chiara la situazione, fece una scivolata e scartò di lato, appena in tempo per vedere le dita di un titano che avevano tentato di raggiungerla. Armin strinse Jean a sé, e indietreggiò fino a trovarsi con la schiena contro un tronco.

Attorno a loro era l'inferno.

I loro compagni stavano venendo sbranati vivi, Eren e Mikasa erano lontani, vulnerabili quanto loro. Molte attrezzature per la manovra si erano danneggiate e Adalie aveva perso le sue lame.

Non può finire così...

Vide Armin seduto contro l'albero, col braccio ancora stretto attorno al torace di Jean, che se ne stava a capo chino. Armin con le lacrime agli occhi, Armin che, impotente, agitava la lama per allontanare il titano che, poco prima, aveva cercato di afferrare Adalie.

Avrebbe afferrato Jean. Era questione di secondi.

Non. Vedrò. Il. Suo. Cadavere.

Si alzò sulle gambe tremanti e si lanciò su di loro, premendo la schiena contro il torace di Jean e il braccio di Armin. Aveva paura, stava impazzendo per la paura. Indietreggiò con la testa il più che poteva, incurante di schiacciare e mozzare il respiro agli altri due.
Non voleva finire tra quei denti, quella bocca era enorme e schifosa, quei denti la stavano facendo uscire di senno per la paura.

Però, sarebbe stata afferrata per prima, questo avrebbe dato tempo ad Armin di cercare di allontanarsi con Jean, mentre il titano era impegnato a...

"Non voglio morire, non voglio morire, non voglio morire" ripeté come un mantra.

Quando le dita del titano erano a pochi centimetri da lei, che aveva ormai strizzato gli occhi, successe qualcosa di inaspettato, che Adalie non seppe spiegarsi. Fu come se il titano fosse immediatamente attratto da qualcos'altro, si allontanò e corse, anzi, volò addosso al titano più vicino ad Eren e Mikasa. E così fecero anche tutti gli altri titani nelle vicinanze, corsero verso lo stesso punto, mentre Eren si caricava Mikasa in spalla e fuggiva da lì, alla ricerca di un cavallo.

Reiner caricò verso di lui e Eren urlò con quanto fiato aveva in gola.

"NON AVVICINATEVI, BASTARDI! VI UCCIDERÒ!"

L'attimo dopo, tutti i titani si avventarono sul corazzato, cercando di divorarlo.
Il comandante Erwin riprese il controllo della situazione.

"Non lasciatevi sfuggire quest'occasione! Ritiratevi!"

𝘈𝘰𝘛 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora