Quel mattino, i nuovi apprendisti del Corpo di Ricerca si erano radunati di fronte al quartier generale. Avevano indossato il mantello col simbolo delle ali della libertà sulla schiena e si sarebbero messi in viaggio per raggiungere il distretto di Karanes.
Adalie si guardava frequentemente intorno, tanto da spazientire Ymir.
"Che cerchi? Tra un po' ti si stacca il collo".
"Mia sorella... Dovrebbe essere con gli altri veterani del Corpo di Ricerca".
"Possiamo aiutarti a cercarla, se vuoi. Com'è? Carina?" le chiese Connie.
Adalie sorrise e fece un cenno col capo.
"Lo è!"
Jean, che era seduto per terra contro la staccionata, si massaggiò la nuca.
"Non siete simili, dunque".
Adalie continuò a sorridere.
"Ripetilo, se hai coraggio".
"Sto solo scherzando. Se ha i capelli rossi come i tuoi, potrebbe essere quella ragazza laggiù vicina a quell'uomo?"
Adalie seguì il suo sguardo e si voltò. In un angolo, Petra stava parlando con il suo compagno di squadra Oruo, e reggeva una mappa in mano. Gli occhi nocciola di Adalie si illuminarono di gioia e un sorriso le si allargò sul volto. Il dolore per quanto accaduto a Trost giorni prima sembrò spazzato via, almeno per un attimo. Era ovvio che Petra sarebbe tornata a dare una mano a Trost. Senza più badare ai compagni, Adalie le corse incontro.
Jean rimase in silenzio ma la guardò. Quasi gli sembrava di aver dimenticato com'erano i suoi compagni quando sorridevano veramente.
Adalie, intanto, stava correndo verso la sorella, sollevando il braccio e chiamandola per nome.
"Petra! Petra!"
La giovane donna, sentendosi chiamata, si voltò.
"Adalie!"
Non appena la raggiunse, si abbracciarono forte. Fu Petra la prima a parlare.
"Ieri sera ti ho vista, ti ho vista quando sei rimasta e sei entrata nel Corpo di Ricerca, anche se non potevo avvicinarmi. Sorellina, sono fiera di te. Sembri così diversa, sei cresciuta tanto dall'ultima volta che ci siamo viste" ammise, sciogliendosi dall'abbraccio per poterla guardare in volto.
Petra si rese conto che aveva dovuto alzare il capo. Gonfiò le guance e sbuffò come una bambina.
"Sei diventata più alta di me, e anche di tanto!"
Adalie rise.
"Sto diventando anche più carina di te, se è per questo. Per qualche ragione è risaputo che le sorelle minori sono sempre più alte e carine delle maggiori" scherzò.
Petra puntò le mani sui fianchi.
"Ed è risaputo che le maggiori sono più intelligenti delle minori".
Oruo si intromise.
"Petra? Questa è la piccola Adalie?"
Adalie ricordò che quei due avevano fatto parte della stessa squadra di reclute, si conoscevano da molto tempo, l'aveva vista qualche volta, quando lei era più piccola.
"Proprio lei. Quanto è cresciuta, eh?"
Così dicendo, Petra le strinse una mano.
"Ora me la porto via. Momento serio tra sorelle".
Petra la trascinò via di lì e Adalie si voltò a guardare i suoi compagni in lontananza, incrociando lo sguardo di Jean.
"Non so se posso allontanarmi dalla mia squadra, Petra".