La Bella e... La Bestia!?

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Shot



Ammetto con rammarico che per colpa del suo arrivo questa è stata una mattinata lavorativamente spenta.
La noia ha prevalso su tutto e alla fine ci siamo dedicate più che altro alle pulizie e allo spettegolare, che a servire i clienti.

Mi cambio velocemente togliendo di dosso i vestiti impregnati di sudore mi catapulto nella claustrofobica doccia in muratura, lavando via di dosso la noia di questa mattina e dopo essermi tamponata il corpo con un'asciugamano più ispida che assorbente, infastidita osservo nello specchio i segni rosacei che ha lasciato sul mio pallido incarnato e anche se parzialmente asciutta mi appresto a rindossare gli stessi abiti non più zuppi di questa mattina, un po' sgualciti ma meglio sbrigarsi prima di prendere un raffreddore.
Una volta pronta infilo le scarpe al volo, recupero dal borsone le cuffie, scelgo la colonna sonora della giornata e mi dirigo verso l'uscita, salutando JJ con il cenno di una mano.
L'impatto con l'aria esterna mi accoglie gelida facendomi rabbrividire.
«Brrr... Che freddo...» il mio bisbiglio appanna l'aria intorno a me, l'unico segno del mio aver parlato ad alta voce, perchè per via dello spropositato volume alto non sento nulla intorno a me.

Ridi ridi, voglio vederti a soli quarant'anni al negozio della amplifon come riderai!
"Somewhere only we know dei Keane" mi trasporta lontano, ritrovandomi a riflettere su quanto sia dolce e perfetta questa melodia ad accompagnarmi in questa piccola tratta, e all'incredibile capacità della musica di rischiarire questa malinconica giornata di pioggia incessante tipica della primavera Coreana.
Vado incontro alla mia splendida Harley Davidson Sportast 883 Iron nera, che mi riporterà a casa.

Arrivata al campo reclute parcheggio nel mio posto riservato Smith e a passo spedito mi reco repentina verso i dormitori maschili.
Essere figlia di un colonnello ha i suoi vantaggi, starete pensando!?
Ehm no!
Mi trovo in una situazione delicata, quindi mi hanno gentilmente fornito un alloggio élite in un'ala dimenticata da Dio e dal mondo nel dormitorio maschile, anziché in quello femminile.
Costeggio l'enorme edificio, le sue vecchie e grigiastre pareti sono quasi interamente rivestite da una sgargiante e meravigliosa edera gocciolante, che verdeggiante ricopre le crepe inquietanti che angosciano ogni mio giorno con il perenne pensiero che possa crollare tutto da un momento all'altro, e riveste le sue enormi vetrate regalando al suo interno curiosi giochi di luce.
Passo dopo passo arrivo ai piedi dell'entrata di questa struttura abbandonata e fatiscente 

Ed eccoci qui casa dolce casa, eccoci nella famosa Ala Ovest.

L'ala ovest è più bassa di qualche piano rispetto il restante complesso, dove ad aspettarmi trovo la mia adorata stanza rigorosamente singola.

Sei l'unica persona viva dell'edificio, cosa ti aspettavi?

Un ilare paragone aleggia nella mia strana testa.
Un aneddoto Disney...
Uno dei tanti che accompagna la mia quotidianità:
«Puoi girare tutto il castello... Eccetto l'ala Ovest !"»
Cito la frase del cartone animato "La Bella e la Bestia" scimmiottando cretina ricreando il forte accento francese, ricalcando la erre imitando Lumière.

Ma poi mi correggo all'istante:
«No...aspetta, ma se io vivo qui...»
...
«quindi io sarei la bestia!?»
Beh c'è chi la pensa così, altrimenti non ti ritroveresti a vivere qui.
In questo resort vintage a 5 stalle!


Vi si accede spostando una porta antincendio grigia antracite, pesante e arrugginita dal rumore sinistro come in un film horror echeggiante, e solo dopo un paio di rampe di scale senza corrimano.

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