Con i piedi immersi nella sabbia

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Shot🔥
(Mount Everest - Labyrinth)


Immersi nel buio che predomina la notte con solo l'ausilio del tuo pallido chiarore, luna concedi ai miei fragili occhi di intravedere quei piccoli sguardi fugaci che nasconde all'ombra del suo meraviglioso sorriso.
Senza alcuna fretta ci perdiamo nel tempo, accarezzati dal vento caldo spinto dal mare capace di spezzare l'atmosfera rinfrescando la baia.
La nostra pelle lenta si sfiora ad ogni passo, la mia mano indaffarata gioca con il cinturino delle mie scarpe, distrae la mia mente dal desiderio di lasciarle cadere, per sopprimere e soddisfare il bisogno di ricongiungersi alla tua.

Tutto intorno a noi è sommerso dal silenzio, solo il rumore della natura circostante:
La sabbia che si sgretola sotto i nostri passi, le fronde delle foglie degli alberi tutt'intorno alla spiaggia che si infrangono col vento e il ritmo delle onde a cullare i nostri cuori.
I miei occhi inquieti si illuminano al chiarore del suo delicato riflesso stimolando in me il desiderio di interrompere svelta questo tuo silenzioso sorriso e voler conoscerne il suo significato.

«Com'eri da bambino?» Una domanda dall'apparente pretenziosa spezza il nostro intimo silenzio.
Tu ritorni da me con un'occhiata fugace, mi guardi solo la coda dell'occhio studiando le emozioni disegnate sul mio volto per capirne le motivazioni.
Curiosità o interesse?
Ti prendi il tuo tempo concentrato nell'osservare con quanta audacia prendo coraggio nell'aprire questo tuo delicato argomento.

« Uhm fammici pensare...»
«Ero sicuramente un ribelle. Finivo sempre nei casini!» accompagna la risposta con una leggera risata, guardando oltre la spiaggia, immerso in ricordi lontani.
« Non ho mai nascosto il mio passato ai media, quindi penso che tu sappia già tutto del mio passato. »
Nego con la testa.
«Questa non è la risposta che cercavo: non ti ho chiesto nulla della tua famiglia, ti ho chiesto com'eri da bambino?»
Sorride stimolato dal mio piccolo ribattere.
Preme leggermente le labbra in un piccolo ghigno compiaciuto e poi prosegue.
«Come ben sai sono cresciuto in un orfanotrofio. La mia non è stata un'infanzia rosa e fiori.» mi guarda con i suoi occhi scuri e attenti cercando di leggere le mie reazioni.
« Il pensiero fisso del non conoscere le proprie origini e radici mi consumava, ma col tempo ho imparato a concentrarmi sul presente e non sul passato.»
Al contrario mio che non posso far a meno che ricordare a me stessa ogni istante del mio passato.

« Ma questa ostinazione, in un modo un po' contorto mi ha reso quel che sono oggi, forse eccessivamente determinato e combattivo, ma anche gentile e protettivo.
Ero ostinato ma per niente stupido, non mi sono mai trovato in situazioni troppo difficili, perchè conscio di dover poi affrontare tutto da solo.
Anche se non avevo una famiglia ho sempre cercato negli amici quello che mi avrebbe potuto dare un genitore, ed esserlo io a mia volta per i ragazzini più piccoli di me, in modo tale da creare un vero legame come se ogni ragazzo presente all'orfanotrofio facesse parte di una grande strana famiglia.
Poi crescendo soprattutto in adolescenza la rabbia ha prevalso un po' su tutte le altre emozioni, rendendomi più indomabile. Fino a trascinare le giornate e vivere senza un reale scopo.ù

A salvarmi è stato Zio Park, che oltre che ad assumere la figura più simile ad un parente per me è stato un grande benefattore, ha creduto in me quando neanche io vedevo speranze.
Ha voluto "investire" nel mio sogno, darmi una seconda vera, opportunità.
L'opportunità di avere una vita degna e dignitosa,»

Zio Park?!

« Non mi ha mai realmente adottato si è limitato ad essere un sostegno, poi non appena adulto, mi ha reso partecipe dei questo mondo, sempre chiedendomi se ne avessi voluto far parte, e pian piano ho costruito me stesso e sono diventato quello che sono oggi»
Lo guardo con una punta di malinconia, ma al contrario mio i suoi occhi sono pieni di orgoglio.
Come coccolato dalla sensazione di aver vissuto nel modo più giusto e oneroso.
«Sii fiero di te stesso, per essere diventato un uomo davvero lodevole.»
Al mio commento si avvicina per intrappolare le mie labbra con le sue, in un bacio morbido che dura un istante e profuma di mare.

« Invece tu, piccolo mostriciattolo, com'eri da bambina?»

You - GUNSHOTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora