You - GUNSHOT

chi è la Ragazza Miracolo?

Shot

E' arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità.
Prendo coraggio e senza rendermene conto, inizio a raccontare.

« Sono passati otto anni da quando frequentavo l'accademia militare di Boston, dove vivevo con la mia famiglia.
Mio padre era un generale della stessa base ed io ero un cadetto semplice.
Il migliore mi chiamavano Shot!»

Sorrido cauta, mi gracchia ancora un po' la voce, lui prende la bottiglietta d'acqua vicino al letto e me la passa premuroso.
« Essendo cresciuta in una famiglia dall'orientamento militare avevo già parecchie infarinature su tutto quello che riguardava questo mondo, quindi ero come dire avvantaggiata.
Desiderosa di inghiottire questo mondo come ossigeno, decisi di specializzarmi nell'aeronautica.
E potevo permettermelo, ottenevo sempre risultati eccellenti, ottimi voti sia in volo, che nelle teorie.
Volare era la mia sola gioia al mondo, sentivo che era, quella cosa per la quale fossi nata.
Appartenevo al cielo e il cielo apparteneva a me.

Così talentuosa da farmi avanzare di due classi e lasciarmi pilotare un spia U-2 Dragon Lady, in allenamento.» Lo guardo con vanto e lui mi guarda sbalordito con un accenno di orgoglioso.
« All'accademia feci poche amicizie, come sempre c'era molta competizione e anche lì.
Quindi le mie frequentazioni si limitavano ad essere prevalentemente maschili, almeno in quello non sono cambiata, sai... parlare di fucili tra donne non è sempre facile!
Ma poco mi importava, a me bastava il cielo.
Diventai culo e camicia con un ragazzo Josh.»
Cambia espressione sembra teso, o infastidito?

Forse geloso?

«E... Era fottutamente bravo, un'ispirazione! Sembrava inarrestabile ed io volevo prevaricare su di lui, volevo batterlo a tutti i costi, tanto da mettere da parte molto spesso la nostra stessa amicizia per gola!
Durante tutto l'addestramento era sempre un passo avanti a me, fastidiosamente capace, anche solo di qualche secondo in tutti i campi. Era semplicemente sorprendente!"

Faccio una pausa.
« Corso di sopravvivenza a terra, corso di Helo Dunk e camera ipobarica, corso di tiro dinamico e statico. Che rabbia! »
Mi sorride.

« Ero sinceramente convinta di aver instaurato con lui un rapporto senza alcun dubbio unico, dai tratti fraterni e invece, mi sbagliavo alla grande!» Soffio una risata amara.
« Come solito avendo amicizie maschili alle poche ragazze restanti davo fastidio; ero spesso vittima di scherzi anche piuttosto bruttini, il solito nonnismo nulla di diverso da qui!»
Aggrotta le sopracciglia e mi guarda confuso e il suo fastidio si trasforma in rabbia e poi velocemente in vergogna; conosco il suo giudizio e capisco le sue emozioni.

« Mhmm, mi regalavano epiteti facili, troia ecc... e cercavano di farmi sempre finire nei casini di proposito.

Ma finché si limitavano all'impettire potevo sopportare tutto senza fatica.
Mi è sempre scivolato tutto addosso senza imprimersi gravemente nella memoria.
Conoscevo la verità e nulla poteva scalfirmi.
Il problema fu durante una esercitazione.
In pratica finii nella ragnatela di astio di una ragazza di nome Sandy.
Ella era ossessionata da Josh; tanto che lui aveva cercato di allontanarla, ma aimè ottenendo il risultato opposto.
Era una ragazza solitaria, arrabbiata con il mondo intero.
Senza alcun dubbio inaffidabile.
La sua ossessione per lui metteva i brividi, viveva nell'idea che noi ci frequentassimo.

Bleah!
Indosso un'espressione schifata, scatenando un sua piccola flebile risata soffiata fuori in un rapido respiro.

« Cosa che non poteva essere più assurda! Innanzitutto perché non c'era nessun interesse da entrambe le parti, sia caratterialmente che fisicamente e poi perchè eravamo Bro e Sis. Quindi che schifo!» Ed è subito trono di spade!
"Ad ogni componente del nostro plotone, fu fornita una granata da allenamento direttamente consegnata dalle mani di Sandy alle nostre; per imparare a maneggiare e a conoscere ogni dettaglio più da vicino di queste.
Ma lei sostituì la mia granata finta, con una vera.»