You - GUNSHOT

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Shot 🔥

Lo spettacolo ha ribaltato completamente la mia vita.
Grazie ad esso ho potuto finalmente mettere un punto ad un capitolo della mia vita e il mio primo desiderio di una vita squilibrata è stato esaurito con il loro processo.

Sono stati giorni difficili quasi interminabili ed emotivamente scombussolati.
Faccia a faccia con i miei demoni, a dover scoperchiare il vaso di pandora, dover raccontare di ogni mia cicatrice, di ogni mio momento di debolezza, a dei perfetti sconosciuti.
Rivivere momenti in cui non vedevo un futuro.
Momenti che fino ad oggi ho nascosto a tutti compresa me stessa, in cui piangere era la sola cosa da fare, ma soprattutto, ammettere davanti ai miei aguzzini, quanto in realtà la loro crudeltà abbia pesato in me.

Credo sia stata la cosa più difficile di tutte.

Mi sono sentita forte, con alle spalle il supporto di tutta l'accademia, con le prove schiaccianti, che non ammettevano risposta.
Registrazioni, foto e video sono stati armi essenziali alla quale si è rivelato persino per l avvocato più qualificato, complicato controbattere.
Quando è la tua voce a raccontare tutto; non ci sono armi di difesa.

Ma ovviante questo non è un film, è la vita reale.
Il peso del appropriazione illecita delle immagini dei loro cellulari, è stato scontato dalla mia pena perché, cito testuali parole del giudice:
"Sono immagini anche un po' sue."

Il pubblico in deliriooooo!!!!
90 minuti di applausi per il giudice che, bello da morire, assomigliava un po' troppo a Lee Joon Gì.
Un attore manzo, dei k drama e mi ha distratto tutto il processo, ma ci ha salvato il culo!

Dopo il processo sono rimasta un giorno intero da sola.
Sola con le mie emozioni.
Mi sentivo nuda.
Avevo bisogno di rifugiarmi nel mio buio. Per questo momento mi trovo nella mia stanza, a... non saprei come spiegarlo senza apparire pazza.
Tagliamo corto.
Volevo festeggiare me stessa, allora ho indossato quel vestito, si quello lì!
Quello super elegante che ho sempre tenuto nell'armadio per le occasioni speciali. Si, quel vestito che ogni donna conserva come una reliquia nell'armadio, quasi mai indossato; forse solo provato una volta.
Che ti calza a pennello e ti fa stare bene.
Ecco lui.
Poi mi sono truccata e pettinata al meglio, ho indossato anche quelle scarpe col tacco vertiginoso, con la quale non riesco a camminare molto bene.
Sembri un t-rex in collera con il mondo quando cammini sui tacchi.

Poi ho aperto una bottiglia di vino rosso e ballando per casa, mi sto godendo il mio meglio.
Ballando... mi sembra una definizione poco azzeccata, su sti trampoli ti muovi come se fossi sotto elettroshock.

La suoneria dei messaggi interrompe il mio strano balletto confuso.
Il mio tutto è appena stato spazzato via da un messaggio da Guns,
-Hai guardato i telegiornali?!-
Non ho capito se devo allarmarmi o meno, ci siamo esposti un pochino, come coppia, non vorrei avergli creato casini, prendo il telefono e difatti.
Ci sono foto di noi in atteggiamenti intimi.
ahia
Qui in corea è diverso l'atteggiamento e l'accezione generale dell'amore per gli idol e attori.
È palesemente negativa.
E lo si comprende dall'atteggiamento delle agenzie, degli artisti e dei fan, oltre che l'opinione pubblica. E' facile pensare alla creazione di uno scandalo per attirare attenzione e finire sulle prime pagine dei giornali o al vertice dei motori di ricerca. per evitare ciò le agenzie controllano un po' tutto.
In questo articolo ci sono insinuazioni, su noi due.

Stanca della montagna russa della mia esistenza,  perdo le staffe, cos'erano 10 minuti che mi godevo la tranquillità.
Vai a Lourdes!
Non saprei, non mi sembra un messaggio tranquillo.
Recupero lo zainetto, mi precipito fuori.  Due braccia arrestano il mio percorso. Che spavento!
Guns, che mi guarda confuso si trova davanti a me.
- Oh! è chi è questa ragazza?- mi guarda, -Avevi impegni stasera?- chiede con cipiglio, sorridendo leggermente.
" Stavo venendo a cercarti, il tuo mex mi ha spaventato a morte! Tutto bene?"
-Si ma siccome ci sono tantissimi giornalisti che mi aspettano sotto casa, ho pensato di venire qui.-
Con un cenno lo lascio entrare.
"Potevi andare in stanza con Chung..."
- potevo, ma... Non era solo.-
Riferendosi ad una dolce compagnia.
" aaaaaaaah" afferro al volo, beati loro.
Decido di offrirgli del vino e dopo essermi cambiata, ci mettiamo comodi sul divano...