REVISIONE Non impari mai!

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Shot 

«Non ho voglia, lasciami in pace!» mi lamento a voce alta dal mio bozzolo felice mentre Zhao, cerca invano di portarmi via le coperte nella quale sono felicemente avvolta.
Molesto e insistente giorni orsono mi aveva incastrato facendomi promettere che stasera sarei uscita. Lui vuole portarmi a fare "bisboccia"... Io vorrei sinceramente poter dire di essere dell'umore giusto, ma la realtà è un'altra. Vorrei rimanere qui, coccolata dal tempore di questa coperta, possibilmente al buio, con il solo intento di crogiolare nella mia ormai istituita quotidianità depressa, e perché no? Farmi ulteriore male guardando uno dei cartoni della Disney, che un po' tiran su il morale e un po' lo abbattono.
Immaginandomi contenta all'idea di passare la serata a sfracellarmi le palle sugli scogli con la sirenetta e il suo mutismo selettivo, che ha sempre poco senso e poca morale, un po' politicamente scorretto con l'idea che la ragazza muta sia la donna ideale.

Forse dovresti prendere esempio!
Zhao insistente come una suocera rompicoglioni afferma prepotente che è arrivato il momento di darsi "tono", quindi nonostante il mio dissentire mi ha trascinato fuori dal mio nido sicuro,  nonostante le mie grida mi ha obbligato a darmi una ripulita e non ne capisco proprio il perché... La indovino con una!

La polvere delle patatine che ti circondava la bocca, iniziava a somigliare ad una simpatica barbetta!
Vestendomi poco e di fretta, facendomi sentire terribilmente fuoriluogo.


Dopo non tanta scelta ci siamo diretti a Itaewon, quartiere decisamente indicato per attuare qualsiasi piano stia architettando. Tutto intorno a noi è in movimento con luci di insegne  moleste e suoni di ogni genere, in mezzo ad una folla che passeggia per strada semi disorientata come noi alla ricerca del locale migliore nella quale probabilmente sfondarsi.
Ed una volta trovato, entriamo nel primo locale che a parer suo soddisfa le sue intenzioni.
Il locale ci accoglie già stracolmo di persone dall'aria rilassata e danzante; tutto intorno a me è il mio esatto opposto, l'unica cosa che rientra nei miei canoni è il semibuio a tratti illuminato solo dai fasci di luce fucsia e viola che si intervallano tagliando a metà il locale, dividendo la zona bar più rilassante e silenziosa, dal resto del locale più simile ad un disco pub.
Luci al neon un toccasana per la tua miopia!
La musica è molto bella, il dj di questo locale sa il fatto suo!
La musica segue un flusso, l'ho capito appena entrati, sta coordinando i ritmi delle canzoni col danzare della folla, segue la loro eccitazione e il loro battito cardiaco portandola a cascata ad agitarsi gradualmente.
Zhao ipnotizzato dal flusso si dirige subito in pista tutto eccitato dalla canzone "giusta"; mentre io, ancora leggermente svogliata mi dirigo verso il bancone del bar con la sola la speranza di affogare tutti i pensieri nell'alcool.
Non appena seduta allo sgabello mi rilasso nel poter osservare tutto ciò che mi circonda immersa in un'atmosfera meno caotica.
Il locale è piccolo ma molto curato sicuramente arredato con gusto, alle mie spalle una zona relax composta da tavolini bassi e divanetti chesterfield che donano un tocco retrò all'ambiente minimal.
Di fronte a me si estende un'ampio e lungo bancone che grazie a dei led più caldi illumina la seduta, mostra e incornicia una meravigliosa bottigliera fornita di tanti alcolici provenienti da tutto il mondo.
Mi accoglie un giovane, ma che dico? E' impossibile identificare l'età corretta di qualsiasi ragazzo o ragazza qui in corea, così fissati sull'aspetto estetico inciampano tutti in skin-care esagerate e ritocchini di chirurgia plastica senza remore.
Salutando cordialmente mi chiede cosa io desideri... Joon!

L'unica cosa che mi viene in mente sei tu, una stretta al petto sottolinea la mia inadeguatezza e questo non è giusto.

Mi limito a ricambiare con un sorriso tenue, poi sbilanciandomi appena dallo sgabello dando uno sguardo più accurato alle sue spalle, sussurrando:
« Whisky, whisky, whisky... dove sei?»
E poco dopo, una volta individuato mi appresto ad ordinare una bottiglia di Lagavulin Islay 26 con un bicchiere e un sakè-mojito per Zhao, che lentamente sparisce e si amalgama alla folla a danzante.
Il ragazzo osserva spaesato la mia richiesta, questo mi spinge ad alzare lo sguardo rendendo pià deciso quasi dittatoriale, per fortuna la poca voglia che mi rimane di discutere fa ancora effetto, e capendo la serietà della mia richiesta si appresta frettoloso a consegnarmi quello che ho richiesto senza ulteriori futili domande.

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