You - GUNSHOT

Troppe cose di te!

GUNS

Occhi disorientati, persi nel tempo.
Un duello tra ansia e rabbia.

Mi ero avvicinato a te con l'intento di soddisfare la mia curiosità, ma non mi sarei mai aspettato quello sguardo, in un attimo ogni mia intenzione ha vacillato e il mio avido sorriso è scomparso insieme alla mia spavalderia.

Ed io, ricoprendo il ruolo dello sconosciuto ammetto a mani basse che questa sensazione non la riconosco, questo tipo di preoccupazione così viscerale e travolgente la trovo opprimente e totalmente in contraddizione con le mie abitudini.
Mi riscopro sconosciuto a me stesso, travolto da sensazioni indomabili come l'alta marea.

«Aigo 아이고 - oh cielo!» mi lamento in un sospiro.
Mi confonde, continuo a credere alle mie convinzioni, non credo che tu abbia bisogno di aiuto eppure, non riesco ad evadere da questa preoccupazione costante.
Trovo assurde queste emozioni che sento non appartenermi, ma per qualche inspiegabile e contorto motivo, riscopro un istinto primordiale alla quale non ho saputo oppormi.
Tu così sfuggente.
Persino ora che sei mia prigioniera, ti sento scivolare via dalle mie intenzioni.

Quando ho visto il tuo casco, tutti i pezzi del puzzle hanno iniziato ad incastrarsi, quella sinuosa pantera che stamattina era a cavallo dell' Harley Davidson eri tu!
Se ripenso alla scena il mio corpo prende fuoco.
Ero così scioccato dall'incredibile sensualità di quell'attimo, che ho addirittura creduto di aver avuto una visione!
Non ero sicuro fossi tu, ma ne avevo dannatamente avere il sospetto, o forse lo desideravo troppo!

Finora ci sono troppe cose di te che mi stregano il cervello e non solo...
Sono inesorabilmente attratto da ogni cosa di te!

Sento le dita delle tue delicate mani  stringersi forti al mio giubbotto quando la velocità esplode in curva e la piega adrenalinica libera le emozioni involontariamente regalandoti un mio ennesimo sorriso fortunatamente nascosto dal casco integrale.
Approfitto del collegamento dell'interfono:
«Eve!»
Sobbalza appena e si arpiona a me con più decisione come risvegliata dai suoi stessi pensieri.
Ho notato che spesso si rifugia in un mondo lontano da tutto e tutti; questo spinge la mia curiosità ad accrescere.
Vorrei poter conoscere quali sono i pensieri dalla quale fuggi così spesso...

Un occhiata veloce allo specchietto ed è il mio momento di vacillare, inciso su di esso vi trovo i suoi occhi, così risoluti ma indecifrabili, mi lasciano dentro quel leggero senso di irrequietezza come quando nuoti in un mare così profondo da non vedere nulla intorno a te.
«Quest'oggi avrei una cosa in programma, ti va di farmi compagnia?»
Lei si limita ad un semplice annuire per poi tornare di nuovo quegli occhi lontana da me, quel suo gesto così apatico, scatena in me un'impazienza sconosciuta, la mia mano si muove da sola e le accarezza una coscia.
Il desiderio di vedere ancora quegli occhi è irragionevole.
Inizialmente mi guarda stupita spalancando di poco quelle distese di mare in tempesta, ma tutto questo dura poco più di un attimo.  Addolcisce lo sguardo regalando qualche secondo di quiete al mio cuore, prima di premere le cosce contro il mio corpo e stringersi a me infingarda, provocandomi solo agitazione e sgomento, per poi abbandonarsi sulla mia schiena.

Ho ricevuto 2 biglietti in regalo dallo sponsor di questa mostra al  National Museum of Korea.
L'esposizione di 20 frame di arte digitale in un'esperienza immersiva.
Parcheggio la moto in un'area più isolata per poi dirigerci verso l'ingresso.
Lei mi segue silenziosa, passo dopo passo fino al suo interno e mentre lei si perde nel guardarsi intorno io mostro i biglietti ad un ragazzo che dopo avermi salutato entusiasta li scannerizza e ci invita ad entrare.

Nella prima stanza ci accoglie il buio totale, sento il corpo di Eve cercarmi e imprimersi contro il mio.
Ancora quella sua piccola mano cerca il mio corpo, trova il mio braccio e lo stringe a sé.
« Aigo 아이고...» 
Sobbalzo preso alla sprovvista, questo contatto è del tutto inaspettato.
Passano pochissimi istanti dove quasi non trovo il respiro, immobili persi nel buio in questo breve, ma intenso contatto.
Guidato da un instabile curiosità per gioco provo a spostarmi leggermente, ma lei emette un sussulto spaesata e non appena recupero la sua mano afferrandola prontamente lei risponde alla presa ferrea rassicurata.