Tutto quello che odio di me

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Shot

Ci sono volute diverse operazioni dopo il mio "incidente" per riuscire a riacquisire buona parte della vista.
E quel che sono riusciti a recuperare purtroppo ha causato lo sviluppo di una maculopatia miopica, una cosa per la quale mi dovrò preoccupare quando avrò la dentiera, forse, ma che ancora oggi vivo come un limite, ed un impedimento su tutti i fronti.

La mia degenerazione maculare è progressiva, ma curabile solo in tarda età.
Anni indietro, sarei dovuta andare in giro con gli occhiali talmente tanto spessi che, li avrebbero potuti usare come fondi delle padelle della MondialCasa, un po' stile Professore Farnsworth di Futurama.

Accendo la radio:
" The night we met - Lord Huron" riempie la stanza addolcendo la giornata, danzo con solo i piedi, seguo il suo ritmo con le gambe a penzoloni seduta sulla lavatrice spensierata.
Una volta pronto il bucato lo stendo e rubo i vestiti pronti da esso.

Una volta pronta esco furtivamente dall'edificio e mi incammino verso la mia bambina. La cavalco collego il telefono all'interfono e subito nella mia testa viene proietteta la musica facendomi sentire come un astronauta nello spazio.
Isolamento e solitudine appagante.

Way down we go - Kaleo, è la colonna sonora della mia piccola tratta.
Ferma allo stop mi soffermo ad osservare l'intrigante riflesso della mia seducente moto nella vetrata ad angolo dei muri dell'edificio della mensa.

La mia immagine unica nel suo genere rispecchia appieno la mia personalità.
Delle grandi orecchie appuntite come quelle di un gatto primeggiano sulla cima del mio casco come segno di riconoscimento.
Ergum: Ego spropositato, tamarrata agghiacciante, sentiti cat woman!

Ma la mia mente sempre affollata distratta cerca altro, guidata da sentimenti nuovi si sofferma decisa nel cercare qualcos'altro, o meglio qualcun'altro.
Tra tanti volti risplendi.
Lo vedo seduto al tavolo con i soliti quattro amici, intento a ridere e scherzare.
Con indosso l'uniforme militare che ti calza a pennello, sei e rimani allettante.
Chiunque desidererebbe essere salvato da un soldato come te, tu cosi incredibilmente intraprendente, capace di affrontare qualsiasi calamità.

Probabilmente la tua pelle brucia sotto il mio sguardo adulante che seppur protetto dal casco opaco arriva a lui pungente.
Come richiamato dal canto soave di una sirena si volta di scatto nella mia direzione.

Con solo una vetrata a dividerci a tenerci lontani mi guardi così intensamente che a me scoppia il cuore.
Ma ad alimentare il mio ego è la sua reazione: le sue bacchette cadono nel piatto provocando un tintinnio che seppur reso sordo dalle circostanze riesco a intuire lo stesso.
Si voltano tutti ad osservarti.
E tu dipingi un espressione di desiderio nei tuoi occhi e la tua bocca schiude appena, rapito nell'osservarmi, rimani immobile con occhi fissi su di me.

Ti accomodi meglio sulla seduta. Ti sporgi in avanti e poggiando i gomiti sulle gambe sfiori le labbra con l'indice, ti prende il tuo tempo nell l'osservare con cura e lentamente mordicchi le labbra carnose.
Così invitanti che tremo.
Sta cercando di uccidermi?
Non distoglie lo sguardo nemmeno per un secondo, come se riuscisse a riconoscere chi sia il suo centauro, nonostante il casco.

Ritorno con i piedi per terra quando riconnetto il cervello e spengo gli ormoni.
Consapevole che forse, potrebbe trovare più sexy la mia moto della sua conducente.
Questo pensiero fa crollare il castello di carte che avevo creato, innervosisce ogni mia intenzione all'istante.
Frenetico il battito cardiaco spegne la musica e inonda le orecchie, gelosa e contrariata parto sgommando a tutta velocità senza voltarmi più indietro.

You - GUNSHOTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora