Giocare alle provocazioni

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Pov Guns
-Pink Floyd wish you were here -

«Mi arrendo!»
Sorride goliardica e con aria furba lentamente si lecca le labbra rosa tulipano ed prosegue dicendo:
«Ho una proposta per te. Ti andrebbe un gioco per rompere la tensione e conoscerci meglio?»
Una minaccia di sfida, interessante!
«Sento dell'ingiustizia nei miei confronti; tu stai scoprendo velocemente troppe cose sul mio conto, ma d'altro canto tu per me, stai rimanendo come una terra inesplorata!»
Trae le sue conclusioni lasciandomi completamente assuefatto con il suo sguardo deciso di chi sa quel che vuole, così impertinente da non riuscire a più distogliere lo sguardo il mio dal suo.
«Magari è un po' banale; ma lo conosci il gioco delle 10 domande? Io lo trovo perfetto!»
Questa ha tutta l'aria di essere una sfida e a me piacciono le sfide!
Mi limito ad Annuire.
«Perfetto! Stipuliamo delle regole:
Se una domanda risulta troppo personale si può decidere di non rispondere, però bisogna pagare una penitenza che consiste nel bere uno shottino di soju!»
Mi guarda cercando consenso e prosegue.
«Si possono bere fino a solo tre shottini bonus; quindi vedi di gestire bene le tue risposte e non vale mentire, su questo non transigo!»

Mi guarda con un'aria di sfida di chi ha già le domande pronte e la vittoria in mano.
Quello che lei non sa, è che questa è l'occasione che aspettavo e non intendo farmi sfuggire questa opportunità.
« Ci sto!» Le rispondo con convinzione accompagnata da un sorriso beffardo, lei in risposta mi guarda felice e sul suo volto si spalanca un sorriso nuovo, bellissimo e speranzoso.
Lasciandomi imbambolato e con addosso lo strascico di tutte le mie curiosità.
Non vedo l'ora di spogliarti, di ogni tua maschera.

« Ottimo! » sorride vittoriosa.
Si alza dal tavolino e recupera i 6 bicchierini per il soju e anche qualche birra.
Li posiziona sul tavolino ed io mi appresto a riempirli, mentre lei indaffarata nella dispensa prende anche qualche snack per accompagnare la nostra bevuta.

Divorato dalla curiosità comprendo quanto questo gioco mi serva, questa stanza è troppo caotica. Tutto fa un po' a cazzotti mi confonde, ma tutto sembra appartenerle.
Non capisco se lei sia davvero così stravagante o se lo fa per disorientare le persone.
La curiosità sta divorando entrambi.

 « 1 Perché mi hai seguita? » tagliente già con la prima domanda, questo mi fa capire le sue reali intenzioni, ovvero quelle di scavare nella mia testa per ottenere le risposte che probabilmente cerca da giorni.

« Dritta al sodo! Interessante!
Mmmhm... Ho seguito il mio sesto senso, sentivo che non eri sincera al 100% e vederti salire qui, ha acceso la mia curiosità- Studia qualcosa sul mio volto, probabilmente alla ricerca di tracce di bugia, soddisfo le sue richieste quando, riconosce nelle mie parole la sola sincerità.

« 1 Quali sono i problemi che hai avuto con il dormitorio femminile?»
Vediamo se sarà altrettanto sincera o si nasconderà dietro un bicchierino di soju.
«Bullismo, nonnismo, entrambi! Perché spesso il diverso spaventa le menti più fragili.»
Sbatto gli occhi attonito, rimango esterrefatto dalla sua prontezza.
Schietta ne parla come se parlasse di un argomento apatico, senza lasciare trapelare nessuna emozione.
Un argomento che di solito le vittime evitano come la peste, lei ci sorvola sopra con fare annoiato, sarà anche questa una tua tecnica di sopravvivenza?

«2 Cosa sai che io non so?»
Mi guarda di traverso, la sua voce si abbassa di qualche tono e risulta calda e ammaliante.

« Solo quello che ho potuto vedere in questi pochi giorni. Le sottili derisioni e lo sgambetto al pub, ma non ho capito la tua non reazione. Ora è tutto più chiaro, hai paura?»
La provoco e il suo sguardo si accende con una punta di rabbia, meravigliosa prende fuoco per me.
Ride amaramente.
« Tu non sai nemmeno cosa sia la paura! Prendere qualche calcio ogni tanto, non è nulla confronto a ciò che ti fa tremare di notte e affogare nel sonno!»
Il suo tono acido derisorio a tracce tetre, mi fa rabbrividire.
Cosa nascondi piccola Eve?!
Così mi uccidi!
Sto morendo di curiosità, lo ammetto!
Ma non voglio subdolamente scavare dentro di lei.
Voglio che sia tu a volermelo raccontare.
Con le lacrime a fior di pelle cambi umore, ti incupisci dettata da una rabbia improvvisa che le si accende lenta.
Incazzata dalla mia arroganza non mostri nulla!
Tutto gelosamente custodito e celato dalla tua muta calma selettiva.

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