Incomprensioni o tradimenti?

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POV SHOT 🔥

Ammaliata da questo ipnotico movimento cancerogeno, immobile fisso la scodella di ramen girare lenta, con la pancia che gorgoglia affamata, appena udito quel suono lo apro con tempestività.
Tiro fuori la scodella stando attenta a non scottarmi e appoggio il tutto sul tavolino leccandomi i baffi; non aspetto neanche che si freddi, da brava intenditrice so che va mangiato bollente, altrimenti tutto diventerà colloso e molliccio.
Annuso il caldo vapore profumato che accresce il mio appetito e appanna la vista e godendo davanti all'invitante profumo, apro le bacchette con l'aiuto della bocca esclamando un rumoroso "Itadakimasu!", come se ci fosse qualcuno da ringraziare o qualcuno in mia compagnia.
Un soffio forte e con uno slurp intenso.
Risucchio una gigante e poco femminile porzione di noodles bollenti, e di tutta reazione impreco cercando di far entrare più aria fredda possibile tra le guance stracolme di cibo ustionante; quando un tratto un rumore anomalo attira la mia attenzione, alzo lo sguardo rimanendo impassibile davanti a me un inspiegabile Yoon-bin stringe una busta della spesa e mi fissa sorridente.

« Cos...» bofonchio date le guance piene.
PANICO! Come... Come mi ha trovato?
« Ciao scusa se non ho cercato il campanello, ma non l'ho trovato, uhm, carino qui!» si guarda intorno e parla tranquillo, mentre io ancora bloccata dalle mille domande non ho nemmeno ingoiato il boccone non più così bollente.
Lo osservo sconvolta ancora destabilizzata dalla sua presenza, resto seduta al tavolo giapponese in difficoltà data la posizione inadatta per difendermi.
Mi ridesto ingoio il boccone ormai amaro e inspiro calma, ricordando solo ora il mio outfit indecente ma felice, morbido e comodo del mio pigiama di Harry Potter; ma il punto qui è un altro!
Sto seriamente cercando di gestire le mie emozioni, ma l'inquietante sensazione che ci sia qualcosa di inspiegabile sta prendendo il sopravvento.

Un altro respiro e poggio le bacchette sul tavolino provocandone il fragoroso rumore, per poco non mi se ne spezza una in mano.
Troppe domande e nessuna risposta, solo due occhi leggeri ma vitrei, non mostrano le reali intenzioni sono astuti e consci, occhi furbi e ingannevoli, ma io di occhi così ne ho mangiati anche troppi.
« Come o meglio chi ti ha detto dove potermi trovare!?» Gli rispondo crucciata con il tono di voce astioso.
« Uwa 우와 Woo, calma tigre, tranquilla!» indietreggia.

« Vengo in pace!» Mi parla con un sorriso idiota tatuato sulla faccia e alzando d'istinto le braccia in segno di resa, per cercare di dare manforte alla sua stronzata!
« Non sapevo fosse Top secret. Ho semplicemente chiesto al dormitorio e due ragazze mi hanno indicato la strada.»
«Questi non sono affari tuoi! Non dovresti essere qui e tantomeno dovresti conoscere questo posto! Non mi piace avere ospiti occasionali, ma soprattutto non ho bisogno di nuove amicizie!» Lo osservo torva studiando ogni suo minimo movimento alla ricerca delle sue reali intenzioni. 
« Beh ormai sono qui!»  Soffia via la mia rabbia con leggerezza facendo spallucce delle mie più cattive intenzioni, scatenando invece le mie reazione peggiori; intestardendomi ancora di più nel volerlo sbattere fuori di casa!.
«Questo dove lo poggio?» Mi ignora totalmente e poi prosegue, 
« Poco fa ho incontrato Guns che mi ha gentilmente aggiornato sul tuo stato di salute, così non ho resistito a portarti qualche prima necessità.> Tutto questo non ha senso, Guns a parla con molta fatica della sua sfera privata.
Sei furbo, ma non abbastanza! Utilizzi nomi di persone nella quale ripongo totale fiducia per farmi abbassare la guardia; ma Ciccio! Questo è pane per i miei denti!

«Fermo li! Non so cos'hai immaginato salendo le scale, forse che ti invitassi a restare e bere una tazza di the insieme, tutta felice?!Ho già chi si sta occupando di me, resta al tuo posto cadetto!» Rispondo piccata,  cercando di riequilibrare le situazioni.
In reazione alla mia acida controversia, il suo atteggiamento muta.
Gli occhi leggeri si rabbuiano spostandosi a terra, il tono di voce sicuro di sé si spegne e chiedendo scusa. Lascia la busta della spesa sul tavolino non tanto distante da me, poi afflitto aggiunge uno sconfortato "Ci vediamo a lezione?"E poi finalmente lascia la mia stanza.
Ritorno a respirare, come se fossi stata in apnea fino a poco fa e con teatrale sconforto guardo i miei, ormai mollicci noodles diventati sciapi.
Ma poi succede l'impensabile.

You - GUNSHOTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora