Le ragazze erano troppo abituate alle feste. Dovevo aspettarmelo che prima o poi non avrebbero resistito senza e invitato un po' di gente a casa.
Ella è al settimo cielo. Una bambina la mattina di Natale che non vede l'ora di scartare i regali che le ha lasciato babbo natale sotto l'albero. <<Spero venga il nostro nuovo vicino di casa. È bellissimo>>.
Alzo gli occhi al soffitto. <<Se lo hai invitato tu, verrà>>. Ella è davvero stupenda: capelli mori a caschetto, occhi verdi, labbra piene e un fisico minuto. È piccolina ma se si arrabbia fa paura. Ma è davvero dolce e stupenda.
<<Tu hai invitato Micah?>>, chiede Maddie.
Annuisco. <<Sì, prima. Ha detto che passerà>>.
Le ragazze non lo sanno di quello che è successo in sala prove l'altro giorno. Per prima cosa si preoccuperebbero per me e non voglio, e seconda cosa farei saltare tutto. Se sono qui, è per avere anche loro un po' di pace.
<<Sai, io se fossi in te un pensierino lo farei. È carino, simpatico. Poco impegnativo>>.
Scuoto la testa. <<A me invece dà l'impressione di uno che poi non mi lascerebbe mai più andare>>. Micah mi guarda come se fossi un carico prezioso da proteggere e non sono per niente pronta per una cosa del genere.
<<E sarebbe un male tesoro?>>, chiede Ella osservandosi allo specchio. Siamo nella sua stanza a prepararci per la serata. Fra poco arriveranno gli ospiti. Non mi sono ancora vestita.
<<Visto come sono andate le cose l'ultima volta, sì. Non sono pronta>>. Nemmeno un pò.
<<Rowan vorrebbe che tu fossi felice. Anche senza di lui. Se sapesse che sei così distrutta, verrebbe lui stesso a farti ragionare>>.
Mi asciugo una lacrima senza che loro se ne accorgano. In questi giorni Rowan mi manca di più. Appena mi capita qualcosa, vorrei solo chiamarlo o scrivergli un messaggio. Solo che non posso. Lui non risponderebbe. Non più. <<Lo so, ma è troppo presto>>.
Maddie mi stringe le spalle. <<Sono passati sei mesi. Hai aspettato e le cose sono peggiorate per lui anziché migliorare. Devi lasciarlo andare. Lo sai>>.
Annuisco ma le parole mi restano incastrate in gola. Non riesco a parlare. Fa troppo male.
Ella si unisce al nostro abbraccio. <<Questo è un nuovo inizio. Prima o poi torneremo a casa. Tanto vale goderci il tempo che ci resta qui>>.
Casa.
Già, questa non è casa nostra. Mi sento proprio in un posto in cui non dovrei essere. Questa non è la mia vita, la mia carriera. Ho dovuto mettere tutto in stand-by per un po'. Però il tempo che sto passando qui mi sta facendo abbastanza bene, se non si contano le crisi.
Ho ricominciato a scrivere. Non lo facevo da prima dell'incidente.
<<Micah è una buona idea>>, dice Maddie. <<Non te lo devi sposare. Ti devi divertire con lui>>.
<<E se lui non volesse?>>, domando come se stessi prendendo in considerazione la cosa.
Ella ammicca. <<Ti cerca appena ne ha la possibilità e ti offre il caffè. È decisamente interessato>>.
Mi salta in mente come sono crollata fra le sue braccia la settimana scorsa. Un altro al suo posto sarebbe scappato e mi avrebbe lasciata perdere. Lui invece era rimasto. So che non lo ha chiesto, ma avrebbe voluto sapere il perché del mio sfogo.
Forse è davvero interessato a me. Ed io? Lo sono? Sì, forse un po' ne sono attratta. Micah è davvero bello. Non sarebbe poi così male divertirmi con lui. Dimenticare. Non lo so, non è qualcosa che si programma questa.
Se deve succedere, succederà.
<<Forse, non lo so. Vedremo>>, rispondo vaga.
Ella solleva un abito blu scuro corto e me lo mostra. <<Dovresti metterti questo. Farebbe risaltare l'azzurro dei tuoi occhi>>.
Osservo la mia felpa verde enorme e poi il vestito. La vecchia me indossava solo vestiti del genere. Ora sto solo cercando di nascondermi. Per una sera posso anche concedermelo. <<Ok>>, acconsento. Ella è piena di entusiasmo e capisco che è la scelta giusta.
Mentre ci trucchiamo, Maddie mette la musica. Ormai sono le nove e la gente dovrebbe cominciare ad arrivare. Spero vada tutto bene.
Un'ora dopo ho in mano un margarita improvvisato da un ragazzo che fa il barman al Red qualche sera e mi sono concessa di divertirmi con le mie amiche.
Il nostro vicino di casa ha preso possesso della zona dj e sta facendo ballare la gente nel nostro salotto. È venuto mezzo campus e non so nemmeno come sia possibile. Ella e Maddie non conoscono nessuno. Eppure hanno fatto la magia.
Mi guardo intorno, in cerca di Micah. Non l'ho ancora visto, ma con tutta questa confusione sembra quasi impossibile trovarlo.
Mi sbagliavo.
Appena entra dalla porta lo noto subito. È davvero alto e attira la mia attenzione. Indossa una camicia bianca con le maniche arrotolate fino ai gomiti che mette in risalto i suoi bicipiti scolpiti e un paio di jeans strappati. Dio, è davvero un Adone.
Ella e Maddie hanno ragione. Dovrei proprio lasciarmi andare e divertirmi. Nessun pentimento la mattina dopo. No, è l'acool a parlare per te. Frena.
Appena mi vede, i suoi occhi si illuminano e mi sorride. Ci separano diversi metri e un fiume di corpi. Lui trova lo stesso il modo di raggiungermi. Per tutto il tempo non distoglie lo sguardo.
<<Ehi>>, mi saluta appena mi è di fronte.
<<Ehi>>, rispondo stringendo il bicchiere.
Il suo sguardo scivola lungo il mio corpo. Si abbassa e avvicina la bocca al mio orecchio. <<Cazzo, sei bellissima, Ava>>.
Rabbrividisco di piacere. <<Grazie. Anche tu>>. Ok, da dove esce tutta questa audacia sta sera?
Sorride, compiaciuto. <<Grazie>>.
<<Posso offrirti da bere?>>.
Scuote la testa. <<Per me solo acqua. Domani mattina ho allenamento e credimi presentarmi sbronzo è una pessima idea. Dopo una serie di scatti mi ritroverei a vomitare>>.
<<Acqua?>>, domando.
Annuisce. <<Sì, già meglio. Giuro che di solito sono più divertente di così>>.
Alzo le spalle. <<Non c'è problema. Saremo gli unici due sobri della serata>>>.
<<Tu non bevi?>>.
Gli mostro il mio bicchiere praticamente intatto. <<Non proprio>>.
Mi fa l'occhiolino. <<Manterrò il tuo segreto>>. Mi prende a braccetto. <<Forza, andiamo a prendere la mia acqua superalcolica>>. Lo seguo sorridendo.
![](https://img.wattpad.com/cover/347932053-288-k539676.jpg)
STAI LEGGENDO
QUALCUNO COME ME
RomanceNon era nei miei piani innamorarmi di lui, del suo sorriso. Della sua risata. O dei suoi incredibili occhi neri. Non era nei miei piani pensare costantemente a lui. Sognarlo la notte. Non era nei miei piani soffrire per lui. Non era nei miei piani d...